Martedì, 15 Settembre 2020 15:15

Consiglio regionale: approvato all'unanimità il Piano faunistico venatorio. Rinviata discussione su modifica legge urbanistica

di 

Era il provvedimento più atteso all'ordine del giorno del Consiglio regionale riunito stamane: è stata però rinviata, per consentire ulteriori audizioni, la discussione sul contestato progetto di legge che, se approvato, andrebbe a modificare la legge urbanistica regionale.

Si è chiuso così, poco dopo le 17, la seduta dell'assise riunita nella sala Ipogea dell'Emiciclo; in mattinata, l'assemblea aveva approvato all'unanimità il Piano Faunistico Venatorio Regionale 2020-2024. “Il piano - leggiamo nella nota introduttiva - è lo strumento necessario per conseguire una razionale pianificazione territoriale, perseguire gli obiettivi di tutela e conservazione della fauna selvatica, tutelare l’equilibrio ambientale e gli habitat presenti, oltre a prevederne la riqualificazione e a disciplinare l’attività venatoria per ottenere un prelievo sostenibile”.

L'ultimo documento di questo tipo risaliva al 1992 ed era scaduto dal 2005. "L'approvazione del nuovo piano faunistico venatorio regionale rientrava tra gli obiettivi della Lega e della coalizione tutta: siamo riusciti a concretizzarlo in tempi relativamente celeri, viste le procedure a cui obbliga la normativa statale" le dichiarazioni a margine del voto di Emiliano Di Matteo, presidente della III Commissione consiliare Agricoltura, Sviluppo economico e Attività produttive. "Siamo orgogliosi: il piano tiene conto delle numerose osservazioni avanzate durante le audizioni della Commissione che ho l'onore di presiedere; è stato concertato con la partecipazione dei territori, delle associazioni venatorie, ambientaliste e agricole. Un documento organico che regolerà le modalità di tutela e di gestione della fauna selvatica - ha aggiunto Di Matteo - un atto amministrativo che disciplina l'aspetto geomorfologico del paesaggio, il clima, l'uso del suolo, la popolazione venatoria regionale e le attività di vigilanza. Abbiamo previsto la valutazione di incidenza su tutti i siti della rete natura 2000, quindi parchi nazionali, regionali, riserve naturali, Sic e ZPS, ed inoltre il Piano elenca le zone tutelate e gli Ambiti territoriali di caccia (Atc) - 11 in Abruzzo - che rappresentano i principali istituti di gestione faunistico-venatoria".

Durante i lavori, inoltre, l'Assemblea legislativa abruzzese ha votato all'unanimità la proposta di progetto di legge alle Camere sulla “Nuova organizzazione dei tribunali ordinari e degli uffici del pubblico ministero”. Il provvedimento tende a superare la soppressione dei cosiddetti “tribunali minori” d'Abruzzo così come operata dal Governo Monti, con l'impegno che le spese di gestione e manutenzione degli immobili e di retribuzione del personale di custodia e vigilanza delle strutture siano a carico del bilancio della Regione. "Sono orgoglioso dell'approvazione all'unanimità del provvedimento", le parole del consigliere regionale della Lega Simone Angelosante, primo firmatario del progetto di legge. "La giustizia non può sottostare a logiche economiche,su questo punto hanno convenuto i miei colleghi,di maggioranza e di opposizione,adesso ci auguriamo che tale unità di intenti trovi riscontro nell'iter parlamentare".

Approvata all'unanimità anche la risoluzione presentata da Silvio Paolucci (Pd) sulla realizzazione della rete irrigua nella Piana del Fucino. Il documento impegna il governo regionale a "fornire atto di indirizzo ai soggetti attuatori del Masterplan Abruzzo per la realizzazione di una rete irrigua in pressione dell’intera Piana del Fucino, funzionale a revocare tutti gli atti progettuali che prevedono la captazione/derivazione dell’acqua a monte dell’abitato di Pescina; chiedere ai soggetti attuatori di sviluppare un’ulteriore ipotesi del progetto stralcio che non prevedeva la derivazione dell’acqua a monte dell’abitato di Pescina e che coinvolga, nella fase di redazione, tutti i portatori di interesse; proseguire nell’attività avviata dalla precedente Giunta regionale tesa a investire, con nuove risorse finanziarie, sul potenziamento della capacità depurativa degli impianti esistenti nei comuni circumlacuali del Fucino e della Marsica intera, al fine di garantire una migliore qualità dell’acqua da utilizzare anche per scopi irrigui; reperire tutte le risorse necessarie al completamento della rete irrigua nell’intera Piana del Fucino e alla realizzazione di interventi per la mitigazione del rischio idraulico nell’area".

La seduta si era aperta stamane con le risposte della Giunta ad alcune interrogazioni e interpellanze dei Consiglieri regionali. Tra le tematiche affrontate, il “Piano di ricollocamento occupazionale dei lavoratori ex – Intecs” portato in aula da Pierpaolo Pietrucci: ebbene, l'assessore alle attività produttive Mauro Febbo ha comunicato di aver convocato un tavolo per il 24 settembre prossimo con i vertici delle aziende interessate che Pietrucci ha chiesto venga integrato con le rispettive RSU, con il sindaco e con gli eletti in Regione interessati all’esito della controversia. "Ho fiducia che finalmente la vicenda si risolva. In caso contrario, continueremo la battaglia al fianco dei lavoratori", le parole del consigliere regionale del Partito democratico.

Approvazione piano faunistico venatorio, Imprudente: "Passaggio storico"

"L’approvazione del piano faunistico venatorio regionale è passaggio a suo modo storico. L’ultimo risale al 1992 e ha avuto scadenza nel 2005. Oggi la Regione vara un fondamentale documento di programmazione e regolamentazione, partecipato e dettagliato, flessibile e ulteriormente adattabile. Sono particolarmente orgoglioso di aver guidato questo processo".

Lo dichiara il vice presidente della giunta regionale e assessore alla Caccia Emanuele Imprudente, alla luce del voto di oggi in consiglio regionale. 

"Il piano faunistico venatorio regionale – spiega Imprudente - è il principale strumento di programmazione e pianificazione territoriale attraverso il quale la Regione definisce le linee guida e gli obiettivi della pianificazione faunistico-venatoria, tenendo conto delle realtà ambientali e socio-economiche. Attraverso il piano si attua una razionale pianificazione territoriale e si consente di tutelare e conservare la fauna selvatica. In questo modo si tutelano l’equilibrio territoriale e gli habitat, prevedendone anche la riqualificazione. La caccia sarà disciplinata affinché sia attuata in modo sostenibile ed è lo strumento che ci consentirà anche di varare nei prossimi anni calendari venatori in linea con le altre regioni a noi confinanti".

Il piano faunistico è il prodotto di una concertazione che ha visto il contributo di tutte le categorie dei portatori d’interesse e degli enti territoriali, nonché dei gestori delle aree protette nazionali e regionali. Inoltre, "nonostante il processo partecipativo formale ai sensi di legge fosse concluso, ho voluto comunque ascoltare centinaia di portatori di interesse, la maggior parte dei quali fortemente critici, per usare un eufemismo, rispetto al testo del piano faunistico ereditato dalla passata legislatura. Ascolto che ha determinato l’attuale visione d’insieme e la considerazione di tutte le realtà coinvolte, cancellando la parzialità iniziale".

Il piano prevede: le oasi di protezione destinate al rifugio, alla riproduzione ed alla sosta della fauna selvatica; le zone di ripopolamento e cattura, destinate alla riproduzione della fauna selvatica allo stato naturale ed alla cattura della stessa per l'immissione sul territorio in tempi e condizioni utili all'ambientamento fino alla ricostituzione ed alla stabilizzazione della densità faunistica ottimale per il territorio; le zone ed i periodi per l'addestramento, l'allenamento e le gare di cani su fauna selvatica naturale o di allevamento appartenente a specie cacciabili; i criteri per la determinazione dei risarcimenti, in favore dei proprietari o conduttori di fondi rustici, per i danni arrecati dalla fauna selvatica alle produzioni agricole ed alle opere approntate sui terreni vincolati; i criteri per la corresponsione degli incentivi in favore dei proprietari o conduttori dei fondi rustici, singoli o associati che si impegnino alla tutela ed al ripristino degli habitat naturali ed all'incremento della fauna selvatica; l'individuazione del territorio agro-silvo-pastorale in cui è ammessa la caccia, comprese le zone contigue ai parchi nazionali e regionali.

"Una particolare attenzione - aggiunge Imprudente - è stata posta per la gestione di tutti gli ungulati quali cinghiali, cervi e caprioli rispetto a cui si sono valutati tutti i fattori necessari per la corretta gestione dall’idoneità agroforestale, ai biotopi, alla vocazione dei territori che rappresenta una priorità e un impegno per la regione Abruzzo, in particolare per la riduzione dei danni che le specie arrecano alle colture agricole. Anche per le specie protette quale l’orso, il lupo e il camoscio, sono state indicate le strategie future da adottare per la loro conservazione”.

PD: "Piano faunistico venatorio e Legge sui tribunali migliorate col nostro contributo"

"Nella seduta odierna del Consiglio Regionale, con il contributo positivo del Partito Democratico e gli altri gruppi di minoranza, sono stati approvati il Piano Faunistico Venatorio Regionale e la Legge sui Tribunali. Dal Pd è arrivato un convinto sostegno all’approvazione di questi due strumenti che vengono licenziati dall’Aula migliorati".

Così i consiglieri Silvio Paolucci, Dino Pepe, Antonio Blasioli, Pierpaolo Pietrucci.

"In particolare, dopo aver chiesto di confrontarsi in modo ampio e partecipato, è stato approvato il Piano Faunistico Venatorio Regionale, avviato nel 2016 con il centrosinistra al Governo della Regione, che servirà a tutelare l’habitat e l’ambiente e a disciplinare l’attività venatoria. In merito alla legge sui Tribunali, modificata per non far scaricare sui Comuni alcun costo di gestione, un progetto di legge verrà presentato in Parlamento per la salvaguardia dei Tribunali di Avezzano, Lanciano, Sulmona e Vasto, così come sollecitato dai Comuni e dai responsabili degli ordini professionali".

Rinviata invece la legge sull’urbanistica, "un testo che il Pd ha da subito contestato perché intempestivo e pericoloso per l’integrità del territorio e per le concessioni eccessive a cemento e occupazioni del siolo pubblico. La buona notizia è che un gruppo di lavoro sta discutendo di una vera legge urbanistica, organica e sostitutiva di quella del 1983, da approvare prima di dicembre, cosa che rende opportuno il rinvio di una legge che deregolamenta il tutto, considerato che prima di dicembre 2020 la nuova disciplina organica sull’urbanistica sarà pronta. Risposte invece poco convincenti sulle interrogazioni presentate dal gruppo del PD circa i vaccini - aggiungono i consiglieri - con l’ammissione di un colpevole ritardo sulla campagna e sull’approvvigionamento, e la mancata riapertura delle sale studio delle biblioteche regionali, su cui è impossibile al momento dare buone nuove sul riavvio del servizio a fruitori, studenti e studiosi che da tempo aspettano di poter rientrare nei locali chiusi con la pandemia".

Approvata, infine, una risoluzione che impegna il Governo regionale a revocare tutti gli atti progettuali che prevedono la captazione/derivazione dell'acqua a monte dell'abitato della Città di Pescina nell'intervento del Masterplan per la realizzazione di una rete irrigua in pressione dell'intera piana del fucino. "Una scelta sciagurata portata avanti dall'attuale amministrazione regionale che, oltre a ritardare l'attuazione dell'impianto irriguo fucense, è riuscita a far irritare molti territori con la rivisitazione di un progetto che, in precedenza, era già stato condiviso con tutti i portatori di interesse".

Ultima modifica il Martedì, 15 Settembre 2020 18:27

Articoli correlati (da tag)

Chiudi