Pierluigi Biondi rompe con la Lega.
A tre mesi dalla sospensione delle deleghe, a seguito del durissimo affondo portato alla Giunta dal capogruppo del Carroccio Francesco De Santis, il sindaco dell'Aquila ha firmato il decreto con cui viene disposta la revoca dell’incarico agli assessori Fabrizia Aquilio, Daniele Ferella e Fabrizio Taranta.
"Un atto doloroso ma inevitabile - così lo definisce Biondi - giunto al termine di un lungo confronto tra le forze di maggioranza".
Una decisione che è "esclusivamente politica e non personale nei confronti di tre persone che, con costanza e impegno, hanno lavorato a servizio di questa terra e che hanno concorso al processo di rinascita che la città sta vivendo sotto ogni punto di vista", le parole del sindaco dell'Aquila. Che aggiunge: "La stima che nutro nei loro confronti era e rimane immutata".
Per il momento, pertanto, la giunta, risulta composta da sette componenti ed è formata, oltre che dal sindaco, da Raffaele Daniele, che mantiene l’incarico di vice sindaco, Carla Mannetti, Fausta Bergamotto, Maria Luisa Ianni, Francesco Cristiano Bignotti e Vittorio Fabrizi.
La decisione di non procedere con un rimpasto dell'esecutivo significa che Biondi ha voluto lasciare comunque una porta aperta al Carroccio.
Nei giorni scorsi, il sindaco aveva chiesto ai partiti di maggioranza di fornire profili utili per la ricomposizione della Giunta, con il principio di un assessore ogni due consiglieri comunali e nel rispetto delle 'quote rosa'. In questo modo, Biondi aveva voluto lanciare un messaggio chiaro al Carroccio: impossibile mantenere i tre assessorati, considerato che il gruppo consiliare si era assottigliato, la Lega avrebbe potuto tenerne due a patto che fossero un uomo e una donna. Il partito, però, ha deciso di non rispondere all'invito del sindaco determinando, di fatto, la rottura di queste ore.
Ora, bisognerà capire se il Carroccio proverà a ricomporre o se, al contrario, chiuderà definitivamente al sindaco dell'Aquila uscendo dalla maggioranza; dovesse andare così, Biondi ricomporrebbe la Giunta senza la Lega avendo, comunque, i numeri per governare sebbene il centrodestra vivrebbe in bilico l'ultimo anno e mezzo di legislatura, ad ogni Consiglio a rischio di 'andare sotto' con i numeri.
Staremo a vedere.
Resta congelata, per il momento, anche la richiesta di Fratelli d'Italia che aveva indicato un altro profilo per la Giunta, oltre Fabrizi, Bergamotto e Mannetti, e cioé Vito Colonna.