"Il Presidente Marsilio continua con un comportamento irresponsabile, il popolo abruzzese ha bisogno di fatti concreti, di risposte ai bisogni, di non perdere le speranze, stiamo vivendo un momento di massimo bisogno e lui cosa fa? Zompetta da una intervista all’altra, attaccando il governo, al solo scopo di coprire le sue gravissime negligenze ed incapacità".
Ad affermarlo, in una nota, è la deputata del Pd Stefania Pezzopane.
"Mentre la sanità regionale è in tilt, lui con toni saccenti e disimpegnati, preannuncia persino la zona rossa in tutta Italia. Il suo scopo esclusivo in realtà è aiutare la capa Meloni in eterna campagna elettorale. Ci sono problemi che attendono soluzioni, ne ricordo qualcuno: i troppi morti che non vengono nemmeno registrati e comunicati dalla Asl 1, la crescita vertiginosa dei contagi con i laboratori pubblici in tilt, le gravi responsabilità di certi manager da lui scelti proprio nell’ entourage meloniano come il direttore Asl 1 Testa di cui si è chiesto il commissariamento".
"E mentre il Presidente fa interviste al Corriere della Sera, a Sky, a “Un giorno da pecora”, l’Abruzzo precipita sull’orlo del baratro. Mentre lui parla a Roma, l’Abruzzo brucia. Marsilio elude i problemi, non prende nessuna decisione e non si assume nessuna responsabilità".
"Ecco i punti:
1) La sanità è competenza regionale ed è stato un suo errore impostare la strategia solo sugli ospedali ed in particolare sull’ospedale di Pescara per il quale in soli 5 giorni ( grazie a 11 milioni del governo e 2 milioni di donazioni), è stato fatto un appalto con tutte le deroghe. I soldi e le deroghe le ha concesse il governo, è di Marsilio invece la scelta di concentrare la spesa tutta sull’ospedale COVID per 215 posti letto di cui 40 di terapia intensiva. Una struttura inaugurata in pompa magna, ma senza personale, così si ospitano pazienti solo se le altre Asl forniscono il personale. La Regione avrebbe potuto distribuire sulle 4 Asl le somme concesse dal governo, rafforzare 4 presidi ospedalieri invece di ostinarsi a lasciare sguarniti i territori ed in particolare le aree interne e la provincia dell’Aquila oggi in gravissima emergenza.
2) Marsilio ha snobbato per settimane la richiesta del governo di un piano operativo, poi finalmente lo ha presentato, chiedendo soldi per terapie intensive ed emergenza, i piani presentati dalle regioni sono stati approvati e finanziati dal Commissario e Marsilio accusa il governo di aver fatto tardi? Ma ad oggi il problema dell’Abruzzo non sono ora le terapie intensive, fortunatamente abbiamo 46 ricoverati in ti, ed è l’unico standard positivo, i problemi sono altri e dipendono dalla mancata programmazione della assistenza da parte della regione
3) Se poi Marsilio riteneva urgentissimi certi interventi, perché non ha utilizzato la norma concessa dal Governo di fare rapidamente opere e poi chiederne il rimborso da parte del Commissario Arcuri come prevede l’art 2 del decreto legge 19/5/20120 n 34? Altre regioni hanno realizzato con proprie risorse e poi il Commissario ha rimborsato.
4) Il Presidente Marsilio ha trascorso una folle estate, contestando ogni regola del governo, sugli stadi, le discoteche ecc , polemizzando su tutto ai limiti del negazionismo, mentre dedicava numerose conferenze stampa alla presenza del Napoli calcio a Castel di Sangro: per questa operazione di immagine sono stati trovati subito, addirittura con debito fuori bilancio, sotto il titolo COVID, 14,4 milioni in 12 anni;
5) il Presidente Marsilio ha la competenza diretta sulla assistenza ed la Regione Abruzzo è penultima nel numero dei tracciatori. Per salvare le vite ed evitare i ricoveri bisogna anticipare la diagnosi ed anticipare la terapia. Qui si è toppato completamente! Quello che non ha funzionato e non sta funzionando, con l’effetto di produrre una escalation di contagi, è il tracciamento e la sorveglianza. Persino sui vaccini antinfluenzali la regione ha sbagliato procedura! Per non parlare della non autosufficienza dei laboratori negli ospedali, e della mancanza di efficaci protocolli per pediatri e medici di base. La corsa dei malati agli ospedali, già in condizioni gravi, è causata dalla mancanza di cure e terapie adeguate a casa ai primi sintomi
6) il governo ha assegnato all’Abruzzo 35 milioni per le assunzioni, 29 milioni per ospedali e 6 milioni per il territorio, quanti ne sono stati utilizzati? In quali Asl?per quali profili professionali? Gli stipendi dei manager sono stati vergognosamente aumentati, ma stessa velocità non c’è stata per assumere il personale necessario. I soldi ci sono, Marsilio li spenda subito e bene
7) Marsilio avrebbe potuto rimodulare fondi in suo possesso, il governo lo ha autorizzato, per realizzare quanto considerato necessario, ma evidentemente non lo ha fatto
8) Marsilio ha 4 milioni di donazioni ancora bloccate, quanti tamponi si sarebbero potuti fare? quanti laboratori di analisi pubblici si sarebbero potuti rafforzare per rendere il sistema del tracciamento efficace? Lo sa Marsilio che le persone anche malate, fanno file interminabili per fare un tampone e poi attendono 7-8 giorni per avere l’esito, mentre nel frattempo si continua a lavorare, ad avere contatti e rapporti, persino a lavorare in ospedale, per poi venire a sapere di essere positivi?
9) la situazione in Provincia dell’Aquila è fuori controllo, quale è il piano della Regione Abruzzo? Cosa si intende fare oltre l’allestimento di tende fuori dai pronto soccorso? Quale è il vero Rt della Provincia dell’Aquila e dei comuni? Cosa ci sta nascondendo la Regione?
10) Marsilio dovrebbe quindi smetterla di fare propaganda per il suo partito, venire a vivere nella terra di cui è Presidente, ascoltare medici ed operatori, sentire i malati e le loro angoscianti attese al telefono, andare fuori il laboratorio Dante Labs a condividere la fila con i cittadini o nella tenda fuori dal Pronto Soccorso dove senza riscaldamento e senza servizi i malati attendono intere giornate. Tre persone sono morte così, attendendo il ricovero.
Marsilio ha sbagliato tutto, ricominci da capo, chiamando tutti a raccolta, la pianti di fare inutili comizi, scenda dal piedistallo e con umiltà rispetti il popolo abruzzese, le nostre difficili quotidianità e non bruci le nostre speranze che nonostante lui, non vogliamo perdere. Non agogni la zona rossa, lavori per far tornare l’Abruzzo in area verde. Su questo obiettivo troverà molti disponibili a lavorare“.