In questi giorni, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente – ARERA, con la Delibera 429/2020 ha deciso di non prorogare le agevolazioni sulla bolletta elettrica relativa agli immobili inagibili nelle aree del cratere sismico 2016, nonostante il “Decreto Agosto” prevedesse tale possibilità.
Una decisione che ha scatenato la rabbia dei terremotati del centro Italia che hanno vissuto la decisione come un ulteriore e ingiusto accanimento nei loro confronti.
Per questo, la deputata Stefania Pezzopane e il consigliere Pierpaolo Pietrucci hanno scritto al ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli: "conoscendo la sua sensibilità, non abbiamo bisogno di illustrarle l’assurdità di questa scelta", scrivono gli esponenti dem. "Lei sa bene che la condizione delle migliaia di famiglie sfollate dopo il sisma è ancora penosa e i gravissimi ritardi della ricostruzione si stanno finalmente superando solo ora grazie all’impulso del Commissario Giovanni Legnini. Ma ripristinare subito il pagamento degli oneri fissi delle bollette anche sugli immobili inagibili o che si trovano in “zona rossa” e dunque sono inaccessibili e inutilizzabili, sarebbe al tempo steso un danno e una beffa".
Peraltro, il “Decreto Agosto” - come detto - aveva sancito una significativa proroga con la sospensione, sino al prossimo 31 dicembre, del pagamento delle bollette dell’acqua per le utenze dei Comuni del cratere sismico, anche di coloro che vivono in edifici agibili; una proroga applicata anche alla parte fissa delle bollette di luce e gas.
"Oggi, con questa decisione di ARERA si torna al punto di partenza", ribadiscono Pezzopane e Pietrucci. "Sempre il Decreto 104/2020, inoltre, all’art. 57, comma 18, lettera b) aveva espressamente previsto la possibilità di prorogare le agevolazioni oltre il 31 dicembre 2020. Punire oltre misura con il ripristino dei pagamenti delle bollette migliaia di famiglie, cittadini e imprese - peraltro particolarmente colpite e in difficoltà in questa fase di pandemia - è davvero grave e ingiusto. Per questo le chiediamo di intervenire su ARERA affinché, aderendo alle possibilità previste dal legislatore, proroghi ulteriormente il ripristino dei pagamenti, prevedendolo – eventualmente – dal prossimo anno, solo in maniera volontaria. Sarebbe il modo corretto per dimostrare la sensibilità e la coerenza dello Stato e di tutte le sue articolazioni nella gestione della ricostruzione e nell’interesse di tutti i cittadini".