“Raccogliamo e facciamo nostre le preoccupazioni dei titolari degli esercizi che si trovano all’interno di centri commerciali e strutture similari, per le conseguenze particolarmente pesanti che nel mese di dicembre e fino al termine delle festività derivano dall’applicazione delle misure restrittive contenute nei Dpcm”.
Lo dichiara Daniele D’Angelo, rappresentante di “Cambiamo” nel consiglio comunale dell’Aquila.
“Già difficile da reggere in periodi ordinari – prosegue D’Angelo -, il criterio delle chiusure nei festivi e nei pre-festivi rischia infatti di produrre effetti addirittura paradossali: tra domeniche, festività infrasettimanali e relativi pre-festivi questi negozi fino al 6 gennaio possono stare aperti soltanto per dodici giorni. Con il danno aggiuntivo determinato dall’incertezza per i potenziali clienti e dalla reperibilità di molte merci in altre strutture non difformi dal punto di vista logistico che legittimamente possono lavorare in quanto catalogate nel commercio di prima necessità".
"Tutto questo – dice ancora il consigliere comunale - a fronte di spese che corrono invariate e di merce già ordinata e acquistata quando il governo dava rassicurazioni sul periodo natalizio. Una situazione dura per tutti ma che diventa insostenibile in territori come quello aquilano, dove le imprese, le partite Iva e i lavoratori per ripartire dopo un terremoto devastante hanno compiuto grandi sacrifici e ora rischiano di vederli irrimediabilmente compromessi".
"Ci faremo portatori in ogni sede – conclude D’Angelo - delle istanze delle categorie particolarmente esposte, per sensibilizzare a livello nazionale chi assume le decisioni e promuovere a livello degli enti locali ogni misura utile ad alleviare le difficoltà di chi lavora e rischia in proprio e nel nostro territorio ha già sofferto tanto”.