Martedì, 26 Gennaio 2021 12:21

Crisi di maggioranza risolta, anzi no: grana Liris dopo l'affaire Cicogna

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Sta assumendo tratti persino grotteschi la crisi di maggioranza al Comune dell'Aquila che, un anno dopo, sembrava risolta col reintegro degli assessori della Lega, la forza politica che, per bocca del suo capogruppo, aveva detto di vergognarsi - testuale - dell'azione amministrativa, che non aveva votato il bilancio di previsione e che è rientrata in maggioranza come nulla fosse accaduto; in effetti, davvero nulla è accaduto. 

A poche ore dalla firma in calce ad un comunicato stampa trionfante però, che ha esaltato i 'successi' del governo Biondi ridimensionando ad "un periodo di confronto" spaccature e tensioni che hanno avvelenato il clima politico lasciando 'zoppa' per mesi la Giunta comunale, i partiti del centrodestra sono tornati a farsi la guerra. 

Prima il 'siluramento' della direttrice sanitaria della Asl provinciale Sabrina Cicogna, espressione della Lega, deciso dal manager di Fratelli d'Italia Roberto Testa che ha 'avvelenato i pozzi' - e se il sindaco, nonché coordinatore del Comitato ristretto dei sindaci, Pierluigi Biondi e l'assessore regionale Guido Liris, esponenti meloniani, erano davvero all'oscuro della decisione del direttore generale, significherebbe che il peso politico del territorio aquilano è residuale in seno al centrodestra regionale - poi le dichiarazioni dell'ex vicesindaco Liris al quotidiano 'Il Centro', con la conferma di ciò che scriviamo da giorni: la corrente di Fratelli d'Italia che fa riferimento al consigliere regionale vuole un assessorato. 

Non è un mistero che il nome proposto è quello di Vito Colonna che, nelle intenzioni, dovrebbe prendere il posto dell'assessore tecnico Vittorio Fabrizi, stimatissimo dal sindaco Biondi che non vorrebbe rinunciare all'ex dirigente comunale. Liris ha parlato di "aspettativa legittima" ma ha assicurato che non ci sarà "nessuna rottura": ci sarebbe un "confronto" aperto col primo cittadino sulla rappresentanza in giunta dei quattro consiglieri ex 'Insieme per L'Aquila' confluiti con l'ex vicesindaco in Fratelli d'Italia. 

Ora, Liris ha tenuto a sottolineare che "non ci sono sottogruppi; apparteniamo tutti ad un unico partito - ha detto - e formiamo un solo gruppo consiliare"; così fosse, non si capisce a che titolo si vorrebbe una rappresentanza in Giunta per i quattro consiglieri che fanno riferimento all'assessore regionale, non si capisce come mai gli ex 'Insieme per L'Aquila' abbiano tentato di forzare la mano per strappare la carica di capogruppo di FdI a Ersilia Lancia, meloniana della prima ora, non si capisce che senso abbia, trattandosi di un solo gruppo consiliare, chiedere la 'testa' di Fabrizi, voluto fortemente dal sindaco Biondi, coordinatore provinciale di Fratelli d'Italia, per sostituirlo con Colonna.

"Restiamo in piena sintonia" con il sindaco, ha assicurato Liris; sarà anche vero, tuttavia il gruppo avrebbe inviato una lettera formale al primo cittadino ponendo la questione e lasciando intendere, tra l'altro, che se non dovessero arrivare risposte il sottogruppo - che sottogruppo non è, stando alle dichiarazioni alla stampa - potrebbe non votare i provvedimenti portati in Consiglio da Fabrizi.

"In un gruppo ampio come il nostro non c'è un unico sentiero da poter seguire", ha voluto precisare Liris a 'Il Centro', "va apprezzata la capacità di avere più pensieri che, però, trovano la sintesi nel gruppo stesso e nel partito". Vedremo che sintesi verrà trovata nelle prossime ore. 

Viene da chiedersi, però: non si poteva porre la questione a crisi 'aperta', piuttosto che attendere la soluzione dei problemi con la Lega per aprire nuovi fronti di scontro? E ancora: se c'è un partito che fa sintesi, col sindaco che ne riveste il ruolo di coordinatore provinciale, se non si vuole mettere Biondi in difficoltà, come mai si chiede una rappresentanza in Giunta per la corrente - che corrente non è, giusto? - mettendo nel mirino un assessore che è apprezzato dal primo cittadino? 

D'altra parte, Liris sa bene - e lo sanno i consiglieri ex 'Insieme per L'Aquila' - che Forza Italia, col suo peso specifico in Consiglio comunale, ha posto il veto sull'operazione, 'intestandosi' l'assessore tecnico Fabrizi come già aveva fatto con l'attuale vicesindaco Raffaele Daniele; dunque, se pure Biondi dovesse cedere alle pressioni rinunciando all'ex dirigente comunale avrebbe da gestire la reazione di Forza Italia.

In questo clima, la ricandidura di Biondi nel 2022 annunciata con le fanfare dal centrodestra cittadino pare davvero una battuta mal riuscita.

 

 

Ultima modifica il Martedì, 26 Gennaio 2021 22:07

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