Mercoledì, 21 Maggio 2014 13:10

Svolta nel centrodestra: nasce l'intergruppo 'Rivoluzione L'Aquila'

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Svolta nel centrodestra aquilano: in Consiglio comunale, nasce un intergruppo: Rivoluzione L'Aquila. Ne faranno parte - in rigoroso ordine alfabetico - Vito Colonna (capogruppo Prospettiva 2022), Raffaele Daniele (capogruppo Udc), Luigi D'Eramo (Prospettiva 2022), Guido Quintino Liris (capogruppo Forza Italia), Alessandro Piccinini (capogruppo Ncd), Pierluigi Properzi (capogruppo Domani L'Aquila), Roberto Tinari (Forza Italia).

Una nuova maggioranza, dunque, in seno alla minoranza. Restano fuori Giorgio De Matteis (L'Aquila città aperta), Emanuele Imprudente (capogruppo L'Aquila città aperta), Daniele Ferella (Tutti per L'Aquila). Oltre ai civici, naturalmente, che pur in minoranza non esprimono anime di centrodestra: Ettore Di Cesare (Appello per L'Aquila), Vincenzo Vittorini (L'Aquila che vogliamo) e Angelo Mancini (L'Aquila oggi-Idv). 

"Chi è venuto qui per ascoltare polemiche, resterà deluso", ha inteso sottolineare Guido Liris, nella conferenza stampa che ha sancito la nascita di Rivoluzione L'Aquila. "Non c'è alcun intento polemico, piuttosto una volontà politica: rafforzare la compagine di centrodestra". Con un nuovo atteggiamento di interlocuzione, verso il Sindaco e la maggioranza di centrosinistra: "Non certo di collaborazione e inciucio - ha spiegato - ma di confronto su temi centrali per la città".

"Si tratta di una risposta alle critiche sulla presunta frammentazione del centrodestra aquilano - ha incalzato Raffaele Daniele - che tende a rafforzarne invece la coesione. Inizierà un confronto con la città sui grandi temi: penso al nuovo Piano regolatore, alla manutenzione del Progetto Case e via dicendo. Presenteremo delle proposte concrete e alternative a quelle dell'amministrazione, con la disponibilità però ad un confronto costruttivo".

Nasce un centrodestra finalmente maturo, si lascia andare Luigi D'Eramo, "con l'obiettivo primario di riallacciare definitivamente un legame diretto, continuo e costante con la popolazione aquilana. Il progetto dell'intergruppo verrà presentato in tutto il territorio del cratere, perché si tratta della candidatura ufficiale di una nuova classe dirigente per il centrodestra. Intendiamo dire 'no' agli inciuci così come - però - al partito del 'no' sempre e comunque e ai finti 'no' che spesso, in Consiglio comunale, hanno finito per favorire la maggioranza. Intendiamo svolgere attività amministrativa, presentando proposte di deliberazione piuttosto che urlare per ottenere qualche titolo sui giornali".

L'intergruppo si riunirà settimanalmente, con una organizzazione del lavoro capace di offrire "risposte concrete alle problematiche della città. E' la consacrazione di una nuova unità del centrodestra - ha concluso D'Eramo. Troppe volte ci siamo presentati divisi alle elezioni amministrative: il patrimonio del centrodestra aquilano è troppo importante per vedere stagnante una situazione di divisione che ha portato alla vittoria del centrosinistra".

La mia decisione di aderire al progetto politico, ha spiegato Pierluigi Properzi, "deriva dalla valutazione che - passate le elezioni regionali - avremo grossi problemi nel governo della città. C'è bisogno di una diversa posizione delle minoranze, un cambiamento nel governo della cosa pubblica che non può avvenire solo per i problemi della maggioranza. E' necessario cambiare il modello della governance: in questo senso, sarà importante la capacità delle minoranze di avere un peso incidente, di programmazione e confronto. Con un coinvolgimento reale della città, non accademico o retorico come fino ad oggi. Dunque, capacità di formulare proposte e non sterile contrapposizione con la maggioranza, con cui lavorare - se possibile - nell'interesse della città. Il progetto non è ad escludendum - ha sottolineato Properzi -, anzi aspettiamo che altri contribuiscano. Tanto più le opposizioni saranno coese, tanto meglio lavorerà anche la maggioranza".

Se è vero che il progetto non vuole escludere, piuttosto aggregare, è chiaro altresì come Rivoluzione L'Aquila intenda andare oltre la leadership di Giorgio De Matteis. "Siamo stanchi di dire 'no' a tutti i costi", ha ribadito Roberto Tinari. "La vecchia politica è andata avanti per spot e proclami: al contrario, intendiamo compiere una rivoluzione innanzitutto responsabile". A domanda, Raffaele Daniele ha chiarito di aver parlato con Emanuele Imprudente, capogruppo di L'Aquila città aperta: "Al momento - evidentemente - non hanno ritenuto di aderire".

Avremo una voce unica, assicurano i consiglieri del nascente intergruppo di Rivoluzione Abruzzo, senza capi né kapò: ogni azione consiliare verrà condivisa. A questo punto, non resta che attendere la reazione di Giorgio De Matteis.

 

Ultima modifica il Mercoledì, 21 Maggio 2014 13:38

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