Martedì, 02 Marzo 2021 10:54

Case e Map: in Commissione ok a riscossione coattiva di canoni e consumi non pagati

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Con 20 voti favorevoli ponderati, 6 astenuti e 1 contrario, la prima Commissione consiliare 'Programmazione e Bilancio', presieduta da Luigi Di Luzio, ha dato il via libera alla delibera d'affidamento all'Agenzia delle Entrate della riscossione coattiva riferita ai canoni e ai consumi degli alloggi del progetto Case e Map così come previsto dalla legge 225 del 1° dicembre 2016 che ha sciolto le società del gruppo Equitalia che svolgevano attività di riscossione lasciando agli Enti locali la possibilità di procedere con la riscossione per via diretta, attraverso un'agenzia o società di riscossione accreditata, oppure tramite l’Agenzia delle Entrate-Riscossioni, appunto.

D'altra parte, come scriviamo da tempo la mancata gestione, della passata e dell'attuale amministrazione comunale, degli alloggi costruiti a seguito del terremoto del 2009 ha aperto un buco nel bilancio dell'Ente che, tra canoni di locazione e consumi non pagati, ammonta ad oltre 20 milioni di euro; una mannaia che pende sulla testa dei cittadini aquilani e che preclude, di fatto, l'investimento in servizi alla comunità che paga le tasse per coprire i debiti dovuti ad una 'cattiva' amministrazione degli alloggi acquisiti a patrimonio. 

"E' una scelta dolorosa che ci ritrovati a dover porre in essere", ha tenuto a sottolineare il vice sindaco del capoluogo, Raffaele Daniele, che detiene la delega al Bilancio; "ho sempre ritenuto che, per la delicatezza di questi crediti, si dovesse intervenire in una maniera più morbida. In questo senso, avevo imbastito una delibera per affidare la riscossione, tramite convenzione, all'Ordine degli Avvocati, facendo così lavorare i giovani professionisti che avrebbero potuto determinare, caso per caso, le modalità più giuste per il recupero dei crediti maturati. Purtroppo, lo scontro politico è diventato giudiziario: la Procura della Corte dei Conti - ha svelato Daniele - attraverso la Guardia di Finanza ha inziato a chiedere chiarimenti sugli atti messi in campo a tutela del credito; dunque, non abbiamo potuto far altro che salvaguardare l'Ente e gli amministratori". 

Un richiamo, quello allo scontro politico, che non è piaciuto affatto ai consiglieri di opposizione. "L'aria greve dell'assessore Daniele non è assolutamente adeguata al momento", l'affondo di Giustino Masciocco; "nei giorni scorsi, il dirigente Dino Tarquini ha riferito in commissione 'Controllo e garanzia' che dal 2018 non vengono inviate le bollette per i consumi di Case e Map; stante il debito di oltre venti milioni di euro, all'unanimità - maggioranza e opposizione - abbiamo deciso di inviare le carte alla Procura della Corte dei Conti per una verifica". Sulla stessa lunghezza d'onda Lelio De Santis: "Sono sorpreso dalle parole del vicesindaco che scarica le responsabilità di questo atto sui consiglieri di minoranza; gli ricordo che la decisione di inviare i documenti alla Corte dei Conti per una doverosa verifica è stata degli esponenti di maggioranza e opposizione, come ha giustamente ricordato Masciocco. Da mesi sto sollecitando l'amministrazione ad affrontare in modo serio e consapevole questo problema e, fino ad oggi, non si è voluto fare. Dirò di più: ci sono centinaia di procedure esecutive che, da anni, ristagnano negli uffici dell'Avvocatura comunale senza che si emettano provvedimenti".

E se Angelo Mancini ha tenuto a ribadire come, in questi anni, passata e attuale amministrazione abbiano 'usato' gli alloggi Case e Map "per scopi politici, tra assegnazioni di apparamenti con provvedimenti sindacali, bollette non inviate e pagamenti dei canoni non riscossi", il consigliere di maggioranza Roberto Jr Silveri ha parlato di "atto doveroso che, anzi, doveva essere approvato mesi fa"; ha aggiunto Giorgio De Matteis: "abbiamo ereditato un bilancio disastrato, abbiamo le nostre responsabilità ma abbiamo deciso di assumercele non come chi ci ha preveduto che è 'scappato' dal problema".

Stante la situazione debitoria disastrosa, e l'indagine della Guardia di Finanza su impulso della Procura della Corte dei Conti, va aggiunto, in realtà, che ad aprile 2019, quasi due anni fa, l'attuale amministrazione aveva approvato la delibera di Giunta comunale del 14 gennaio dello stesso anno per l'affidamento all'Agenzia delle Entrate della riscossione coattiva dei tributi comunali e delle sanzioni amministrative per violazione al Codice della strada; all'epoca si parlava di 9 milioni di euro: l'accordo prevedeva un esborso in favore dell'Agenzia del 3% a carico del Comune dell'Aquila come interessi sulle somme recuperate e del 3% a carico del contribuente, che arrivava al 6% superati i 30 giorni dalla notifica della somma da versare.

Tuttavia, la Giunta comunale aveva deciso di tenere fuori le posizioni dei morosi degli alloggi provvisori per mancati pagamenti dei canoni di locazione e dei consumi; anzi, sulla vicenda si era consumato un vero e proprio scontro politico: l'allora assessora al Bilancio Anna Lisa Di Stefano, infatti, aveva portato in Giunta - e il provvedimento era stato approvato - un'altra delibera, la numero 268 del 29 giugno 2018, ad oggetto “l’affidamento della riscossione coattiva delle entrate comunali all’ente nazionale Agenzia delle Entrate-Riscossioni”, prevedendo il recupero di tutte le entrate comunali, tributarie, extra tributarie e patrimoniali, nonché le entrate derivanti da titoli esecutivi di natura giudiziale, anche della magistratura contabile. 

Quel provvedimento non è mai giunto in Consiglio comunale e, anzi, c'è chi si dice convinto che stia alla base della decisione di defenestrare l'assessore Di Stefano.

In sostanza, ciò che si sta facendo oggi si poteva fare già tre anni fa: fosse andata così, non si sarebbe arrivati a maturare un debito di oltre 20 milioni di euro; se poi l'amministrazione attiva avesse inviato regolarmente le bollette, è chiaro che le casse del Comune ne avrebbero tratto dei rilevanti benefici. Ed invece, si sono persi tre anni e ci si sta muovendo soltanto ora, con una voragine spaventosa in bilancio e la Corte dei Conti che è stata costretta, di nuovo, a muoversi, come era già avvenuto con la passata amministrazione di centrosinistra. 

D'altra parte, come ha tenuto a sottolineare il consigliere Masciocco, "non emettere le bollette e non riscuotere i canoni di locazione non è affatto un aiuto ai cittadini indigenti del progetto Case e Map che non possono permettersi di pagare; piuttosto, è una porta aperta lasciata ai morosi colpevoli che si stanno approfittando della situazione. Piuttosto, bisognerebbe emettere regolarmente le bollette e poi intervenire a sostegno dei famiglie in difficoltà attraverso le Politiche sociali".

 

Ultima modifica il Martedì, 09 Marzo 2021 11:38

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