Venerdì, 26 Marzo 2021 15:06

Pezzopane: "2,7 miliardi del Recovery Plan per le regioni terremotate"

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Due miliardi e 780 milioni. E’ la cifra, ricavata dal plafond (192 miliardi) del Recovery Plan, di cui potrebbero beneficiare le regioni e i territori colpiti dai terremoti del 2009 e del 2016/2017.

La proposta di assegnare alle regioni appenniniche del Centro Italia una quota parte dell’enorme mole di risorse che l’Europa ha destinato all’Italia per la ripartenza e la ripresa post pandemica è già stata recepita, con parere favorevole, dalla commissione Ambiente della Camera dei deputati e verrà inserita ufficialmente all’interno della relazione generale sul Pnrr, che a breve verrà discusso in parlamento.

Ad annunciarlo è la deputata del Pd Stefania Pezzopane, che parla di una “grandissima occasione” per le aree terremotate. Ma affinché la proposta non rimanga un pio desiderio scritto solo sulla carta ma diventi invece una realtà, afferma la parlamentare aquilana, bisognerà “attivare comuni, università, giovani generazioni e promuovere un laboratorio che dovrà portare rapidamente all’elaborazione e programmazione di progetti. C’è una sfida che dobbiamo giocare come classe dirigente e il ruolo della Regione sarà molto importante. Per questo, con i nostri rappresentanti regionali, lanceremo un messaggio a Marsilio perché ci sia una guida regionale. Incalzeremo anche l’amministrazione comunale e coordineremo il lavoro da fare con gli altri sindaci”.   

“In questi giorni” spiega Pezzopane “in parlamento si sta discutendo il Piano nazionale di ripresa e resilienza. La pandemia, nelle terre colpite dal terremoto, ha trovato una situazione già molto difficile, in cui la nostra resilienza era già stata messa a durissima prova. Nell’elaborazione del Pnrr mi sono mossa insieme ad altri affinché ci fosse un passaggio specifico sulle zone terremotate. La prima stesura del documento, col governo Conte, nella misura 5, che si occupa di diseguaglianze e coesione territoriale, prevedeva di stanziare un miliardo e 780 milioni ma in commissione Ambiente alla Camera, con una battaglia specifica, abbiamo fatto aggiungere, a questo plafond, un altro miliardo. La commissione ha recepito la proposta, la notizia è che il relatore del Pnrr inserirà il parere della commissione in forma integrale all’interno della relazione generale”.

Destinare queste risorse all’Abruzzo e alle altre “terre del sisma”, secondo Pezzopane, sarebbe importante “perché con il Pnrr si potrebbe fare quello che ora non si può fare con i fondi per la ricostruzione. Potrebbe essere realizzata una serie di cose che per rendere questi territori un laboratorio di innovazione, sostenibilità, efficienza energetica, promozione di beni culturali e turistici. Cose che con i fondi del 4% riusciamo a fare solo in parte”.

Le risorse, spiega Pezzopane, andrebbero usate per favorire “ la transizione ecologica, visto che siamo in borghi che hanno un grande valore ambientale, essendo circondate da parchi nazional e regionali; per l’ economia circolare, i servizi sociali a cominciare da scuole e asili; per l’efficientamento energetico, l’illuminazione sostenibile, il sostegno alle attività produttive, alle università e ai centri di formazione, al turismo e ai beni culturali; per il miglioramento infrastrutturale e dei trasporti”.

Insomma, secondo Pezzopane, se quei soldi venissero convogliati, si potrebbe mettere in campo un “progetto di area vasta, una strategia più ampia, in grado di sviluppare, per esempio, sistemi turistici appenninici. Potrebbe essere riproposto il progetto Ape, Appennino Parco d’Europa. Però” ammonisce Pezzopane “per sfruttare questa occasione, non potremo avere un atteggiamento chiuso e remissivo”.

Ultima modifica il Venerdì, 26 Marzo 2021 19:41

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