Promuovere vaccinazioni “a tappeto” nei piccoli centri montani e delle aree interne, estendendole a tutti cittadini over 60.
È la proposta formulata dal Comitato ristretto dei sindaci della provincia aquilana, presieduto dal primo cittadino del capoluogo d’Abruzzo, Pierluigi Biondi, che in questa fase di emergenza sanitaria è stato allargato anche ai sindaci di Pescina e Tagliacozzo, in cui insistono i Punti di primo intervento, e ai commissari liquidatori delle ex comunità montane.
L’istanza è contenuta in una nota inviata al Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, generale Francesco Figliuolo, e al Capo Dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio. La lettera è stata inoltrata anche al presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, all’assessore regionale alla Sanità, Nicoletta Verì, e all’assessore con delega alle aree interne e del cratere, Guido Liris.
“Il nostro territorio è costellato di comuni piccoli e piccolissimi, spesso difficili da raggiungere. – spiega Biondi – Immaginare la campagna vaccinale anti Covid-19 solo per fasce di età significa, nel caso specifico, dispendio di energie, risorse e scarsa efficacia per l’oggettivo coinvolgimento di poche unità. D’altro canto non si può pensare di concentrare il Piano vaccinale solo su grandi hub, perché questo significa condannare quei territori a rimanere indietro nell’adempimento”.
“Lo sforzo organizzativo per il processo di immunizzazione della popolazione è enorme, riteniamo che la proposta possa agevolare il compito del personale sanitario. Per questo motivo la Regione Abruzzo, dal canto suo, potrebbe farsi carico di individuare questi comuni secondo popolosità e distanza dai punti vaccinali, per accelerare i tempi di copertura ed evitare distorsioni rispetto alle finalità previste”.