"Governare una città complessa e complicata come la nostra richiede molta attenzione e capacità oltre che cognizione di causa e oculatezza. Devo dire, purtroppo, che lo spiacevole episodio legato alla cervellotica scelta di posizionare un inutile autovelox in prossimità dell'area dell'ex Motel Agip è l'esempio classico di una arrogante incapacità di scelta e collaborazione da parte dell'assessore Carla Mannetti".
A dirlo non è un consigliere di opposizione bensì Giorgio De Matteis, capogruppo di uno dei partiti di maggioranza, Forza Italia.
Già nei giorni scorsi, in Consiglio comunale, si era consumato uno strappo tra le forze di centrodestra [qui], con Lega e Forza Italia che avevano presentato un ordine del giorno - primo firmatario Francesco De Santis - chiedendo di installare dissuasori luminosi in luogo dell'autovelox mobile e Fratelli d'Italia che aveva deciso di non partecipare al voto facendo venire meno il numero legale. "La decisione della Mannetti è imbarazzante, da ogni punto di vista, presa dall'assessora senza alcun coinvolgimento delle forze delle maggioranza", era stato l'affondo di De Matteis; "parliamo di un'assessora, tra l'altro, che non ha portato a 'casa' nessun risultato, penso al piano parcheggi, al Pums, per non parlare dell'assenza al Consiglio sulle infrastrutture di collegamento con Roma". Dunque, la stoccata a Fratelli d'Italia: "Ersilia Lancia [capogruppo in Consiglio di FdI, ndr] sa bene ciò che è successo, e mente sapendo di mentire: c'è stato un tentativo di discutere con l'assessora Mannetti che ha risposto, però, invitando i consiglieri ad interrogarla in Consiglio. E oggi non si è presentata. Un comportamento ridicolo: dovete prendervi le vostre responsabilità: se non siete in grado di farlo, cambiate mestiere".
Ed oggi De Matteis è tornata ad attaccare l'assessora, vicinissima al sindaco Pierluigi Biondi: "Quello che l'opposizione definisce cerchio magico di eletti, o forse sarebbe meglio definire manipolo(?), dovrebbe considerare che il governo di questa città è frutto di una coalizione di donne e uomini che rappresentano tutti insieme L'Aquila. Se questo sfugge a chi fugge dal consiglio mettendo la testa sotto la sabbia, ricordo che il documento a firma del sottoscritto e del capogruppo della Lega De Santis è ancora vigente e quindi, ahimè per qualcuno, dovrà essere votato nel prossimo consiglio".
All'assessora Mannetti un caldo invito: "venga a difendere le sue cervellotiche scelte in consiglio evitando figure meschine al suo partito, e si occupi di quelle cose che attendono la soluzione da ormai tempo, come i parcheggi, la viabilità e tutte le altre questioni irrisolte negli anni".
Un affondo durissimo.
D'altra parte, i rapporti in seno alla maggioranza di centrodestra sono piuttosto tesi, con la spaccatura, ogni giorno più evidente, tra il 'gruppone' di Fratelli d'Italia e l'asse Lega-Forza Italia, rinforzato dalla decisione delle segreterie nazionale di sostenere il governo Draghi; una tensione che si tocca con mano in Regione, con la maggioranza di Marco Marsilio minata dalle contrapposizioni interne, e che inizia a maturare anche a livello locale, ad un anno dalle elezioni comunali della prossima primavera. E chissà che non si tratti di un primo segnale di ciò che potrebbe accadere nei prossimi mesi, con salviniani e forzisti che non intendono lasciare campo libero ai fratelli d'Italia: non è un caso che nel mirino sia finita una 'fedelissima' del sindaco Biondi.
E se si stesse parlando a nuora perché suocera intenda? Non si puà affatto escludere.