Venerdì, 23 Aprile 2021 13:01

Il Consiglio comunale si spacca sull'autovelox della discordia

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Volano gli stracci tra i banchi 'virtuali' della maggioranza di centrodestra, a margine del Consiglio comunale convocato stamane su piattaforma digitale; ma non è che le opposizioni diano segnali di compattezza, anzi.

A spaccare il fronte politico è l'autovelox mobile posizionato all’ingresso ovest dell’Aquila, nei pressi dell’imbocco e dell’uscita dal casello autostradale dell’Aquila Ovest, dove è in vigore da alcuni giorni un nuovo sistema di circolazione in area di cantiere, con velocità massima fissata a 30 km orari.

In chiusura della riunione dell'assise, il capogruppo della Lega Francesco De Santis ha presentato un ordine del giorno, sottoscritto dai consiglieri Roberto Jr Silveri (Lega), Giorgio De Matteis, Marcello Dundee e Berardino Morelli (Forza Italia), per impegnare il sindaco ad intervenire "valutando la possibilità di posizionare dissuasori luminosi di velocità nei tratti interessati dalla nuova viabilità della SS17 e SS80, e nei centri abitati delle frazioni, così come sono stati posizionati già in altre arterie a scorrimento veloce della città, incentivando gli automobilisti a rispettare i limiti senza dover ricorrere a strumenti particolarmente invasivi come gli autovelox mobili".

D'altra parte, nei giorni scorsi la Lega aveva già manifestato perplessità per la decisione della Giunta, ed in particolare dell'assessora alla mobilità Carla Mannetti (Fratelli d'Italia), di posizionare l'autovelox, parlando di scelta "non condivisa, assolutamente arbitraria e da rivedere".

Sui social, Mannetti aveva risposto duramente spiegando come l'intervento fosse provvisorio; "all'inizio del mese è stata istruita un'ordinanza che disciplina la circolazione nell'area di cantiere, avente validita fino al 31 maggio 2021, "data prevista per l'ultimazione dei lavori che consistono nell'asfalto del manto autostradale, nella realizzazione degli attraversamenti pedonali e della segnaletica orizzontale e verticale" aveva chiarito l'assessora; una volta terminati i lavori, "il limite di velocità tornerà ad essere quello di prima, cioè 50 km orari, come da codice della strada". In questi giorni, però, erano arrivate "numerosissime segnalazioni, anche da parte della scuola, dove si lamentava l'eccesso di velocità in quel tratto di strada, nonostante la presenza costante di due pattuglie dei vigili urbani sia sulla statale 17 che sulla strada statale 80".

E' per questo che si è deciso di posizionare provvisoriamente l'autovelox mobile così da far rispettare i limiti di velocita.

Una decisione non condivisa da alcune forze di maggioranza, Lega e Forza Italia in particolare, che pur riconoscendo la necessità di garantire la sicurezza per gli automobilisti, i pedoni e gli operai impegnati nel cantiere, hanno proposto di intervenire in modo meno invasivo, e meno "criminalizzante", con l'installazioe di dissuasori luminosi. 

Fratelli d'Italia, il partito del sindaco e dell'assessora delegata alla mobilità, per voce della capogruppo Ersilia Lancia ha provato ad evitare che si discutesse l'ordine del giorno, chiedendone il rinvio stante l'assenza di Biondi e di Mannetti; tuttavia, la pregiudiziale è stata bocciata a larga maggioranza. A quel punto, il capogruppo di Italia viva, Paolo Romano, ha proposto un emendamento, accolto dai consiglieri di centrodestra che avevano sottoscritto l'ordine del giorno, per chiedere alla Giunta di intervenire anche sulle vie limitrofe alla nuova viabilità della zona ovest "velocizzando l’intervento su via Carducci, programmando una immediata messa in sicurezza di via Salaria Antica Est", a partire dal rifacimento del manto stradale, primo tassello per un ripristino di un’adeguata sicurezza della strada, e dal rifacimento/realizzazione dei marciapiedi non idonei a una adeguata fruizione del cittadino; Romano ha voluto porre l'attenzione anche sui tratti cittadini "con una maggiore incidentalità e mortalità, come la SS 80 presso l’abitato di San Vittorino e la SP 23 di collegamento tra le frazioni di Preturo e Coppito, seppur non ricadenti nella stretta competenza del Comune", con la richiesta al Prefetto di un tavolo Interistituzionale che possa dare risposte concrete alla sicurezza stradale di quelle arterie.

Al momento del voto sull'emendamento, però, propedeutico all'approvazione definitiva dell'ordine del giorno, è venuto meno il numero legale per la decisione dei consiglieri di Fratelli d'Italia e di L'Aquila futura di non partecipare alle operazioni di voto e per alcune defezioni tra i banchi delle opposizioni, in particolare i consiglieri del Pd Stefano Palumbo e Stefano Albano oltre a Lelio De Santis (Cambiare insieme); a rispondere all'appello, di fatto, sono rimasti soltanto 15 consiglieri e, dunque, il presidente dell'assise Roberto Tinari non ha potuto far altro che chiudere i lavori.

In altre parole: se i consiglieri di opposizione presenti avessero partecipato al voto sull'emendamento di Romano, il provvedimento sarebbe passato; un segnale della mancata concertazione tra le forze di minoranza. D'altra parte, la maggioranza si è di nuovo spaccata. 

E non sono mancate le tensioni: "Avevamo chiesto un chiarimento e intendevamo dare un mandato rafforzativo al sindaco e all'assessore per poter assumere una decisione più soft, valutando altri modi per garantire la sicurezza su SS17 e SS80. Mi dispiace che qualcuno abbia voluto trasformare il nostro ordine del giorno in un motivo di scontro politico", l'affondo di Francesco De Santis. Che ha aggiunto: "Abbiamo provato a chiarirci con l'assessora Mannetti: purtroppo, ci è stata lasciata soltanto l'arma del Consiglio comunale. Evidentemente, ci si defila dalla votazione - la stoccata ai consiglieri di Fratelli d'Italia - senza avere il coraggio politico di difendere le scelte assunte. Avreste potuto votare contro, nessuno si sarebbe offeso: defilarsi, però, senza assumere la responsabilità della decisione presa dall'assessora è un chiaro segnale che si è voluto dare. Ne prendiamo atto". 

A De Santis ha replicato la capogruppo di FdI, Ersilia Lancia: "Siamo stati chiari: l'ordine del giorno richiamava profili di carattere tecnico che non sono di competenza del Consiglio comunale. Si sarebbe potuto chiedere al sindaco e all'assessora di convocare in tempi brevissimi un tavolo di lavoro, così da affrontare la situazione contemperando le esigenze di sicurezza e la volontà di non vessare i cittadini. Se si voleva davvero avviare un confronto costruttivo, si sarebbe potuto rinviare la discussione come avevamo chiesto".

Durissimo l'intervento di Giorgio De Matteis: "La decisione della Mannetti è imbarazzante, da ogni punto di vista, presa dall'assessora senza alcun coinvolgimento delle forze delle maggioranza; parliamo di un'assessora, tra l'altro, che non ha portato a 'casa' nessun risultato, penso al piano parcheggi, al Pums, per non parlare dell'assenza al Consiglio sulle infrastrutture di collegamento con Roma. Ersilia Lancia sa bene ciò che è successo, e mente sapendo di mentire: c'è stato un tentativo di discutere con l'assessora Mannetti che ha risposto, però, invitando i consiglieri ad interrogarla in Consiglio. E oggi non si è presentata. Un comportamento ridicolo: dovete prendervi le vostre responsabilità - le parole di De Matteis rivolte ai consiglieri di Fratelli d'Italia - se non siete in grado di farlo, cambiate mestiere". 

Più chiaro di così. 

Sarà un anno lunghissimo, verso le elezioni amministrative della prossima primavera.

Ultima modifica il Venerdì, 23 Aprile 2021 19:20

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