Bagarre ieri in Commissione regionale territorio.
Con una mossa politica che ha spiazzato le opposizioni, infatti, sono stati fatti decadere i circa 4mila emendamenti ostruttivi che erano stati presentati dai consiglieri Pierpaolo Pietrucci (Pd) e Giorgio Fedele (M5S) al progetto di legge 128/2020 sulla riperimetrazione del parco regionale Sirente-Velino.
Un passo indietro.
Il presidente della Commissione Manuele Marcovecchio (Lega), con comunicazione via mail, aveva informato i membri dell'assise che c'erano 24 ore di tempo per presentare dei sub-emendamenti, dalle 17:30 del 18 febbraio alle 17:30 del 19 febbraio; una comunicazione che, evidentemente, è sfuggita ai consiglieri di opposizione. D'altra parte, i sub-emendamenti non sono stati caricati in anticipo, come da prassi, così da consentire ai membri della Commissione di prepararsi ai lavori, bensì a qualche ora dalla riunione, con la Lega che si è appellata al regolamento che, in effetti, lo consente.
Sta di fatto che ieri, in apertura dei lavori, sono spuntati i sub-emendamenti e, tra questi, quello 'tagliola' che, riproponendo il medesimo progetto di legge ha fatto decadere tutti gli emendamenti che erano stati presentati al testo originario.
Una 'furbata' che ha permesso alla maggioranza di togliersi dallì'impaccio e che consentirà all'assessore Emanuele Imprudente di far approdare il progetto di legge in Consiglio regionale per l'approvazione definitiva; vedremo se le opposizioni decideranno di ripresentare i 4 mila emendamenti per continuare a fare ostruzione in aula.
Furioso il consigliere regionale Fedele che parla di "sub emendamenti segreti per eliminare la voce delle opposizioni, ignorando oltre centomila firme raccolte dai cittadini e delle associazioni ambientaliste che hanno lavorato con impegno e, diciamolo, anche pazienza per portare l’assessore Imprudente a produrre una norma che salvasse il Parco Sirente Velino dalla mannaia di un centrodestra cieco e incosciente dell’importanza delle aree protette in l’Abruzzo. Una pazienza che non è stata ripagata dalle azioni sconsiderate dell’Assessore che oggi, senza alcun confronto e senza dare la possibilità alle opposizioni di visionarli per tempo, ha depositato in segreto una serie di sub emendamenti che hanno di fatto ghigliottinato la voce di un intero territorio. Un atteggiamento inaccettabile che mette in luce tutta l’arroganza istituzionale di chi non riesce a capire che salvare un parco equivale a tutelare la vita stessa, oltre a garantire un futuro di prosperità economica a territori interni che devono approfittare di un mondo sempre più orientato alla sostenibilità ambientale".
Basti ricordare che la gran parte dei fondi europei per la ripresa post-Covid devono essere impiegati, per esplicita richiesta della Commissione europea, nella transizione ecologica. "Forse per Imprudente, la Lega e tutta la maggioranza di centrodestra le aree interne dell’Abruzzo sono un limone da spremere e nient’altro. Non hanno alcuna visione per la valorizzazione della montagna, che in questo momento in cui si affermano sempre di più coscienze 'green', dovrebbe essere al centro di ogni logica di tutela e sviluppo del territorio. Con un taglio non giustificato da argomentazioni tecnico-scientifiche e che non risolve nessuno dei problemi delle popolazioni locali, si stanno mettendo a rischio specie protette che rappresentano un patrimonio naturale, culturale, storico ed economico per l’Abruzzo. E mentre l’Unesco dichiara la Maiella patrimonio dell’umanità, il centrodestra va in senso opposto massacrando il Sirente-Velino".
Aggiunge Fedele: "Sono indignato da questo comportamento e ora mi aspetto che l’Assessore dica direttamente a tutti i cittadini che hanno firmato la petizione e alle associazioni ambientaliste, che nei mesi abbiamo audito e con le quali io ho lavorato a stretto contatto tentando di far partecipare alle scelte politiche chi da anni si impegna per la tutela dell’Abruzzo, che il tempo che ci aveva chiesto per riscrivere la norma, il confronto di cui si era riempito la bocca e la collaborazione istituzionale che abbiamo dimostrato, per lui sono carta straccia. Abbiamo dimostrato pazienza e cooperazione per permettere alla Regione di licenziare un testo giusto che evitasse la distruzione di chilometri quadrati di parco, abbiamo presentato emendamenti di merito per migliorare un testo di legge indecente, e questo è il ringraziamento: agire nell’ombra, tenere in segreto sub emendamenti per tirarli fuori all’ultimo momento e mandare in malora mesi di lavoro. Ancora una volta chi è alla guida di questa Regione si è dimostrato lontano dalla realtà, dalle esigenze del territorio e assolutamente asservito a logiche di sfruttamento del territorio che ricadranno inevitabilmente sul futuro di chi quel territorio lo abita".