Non convince quasi nessuno lo schema d'accordo con il Ministero dell'Interno approvato alla fine dell'anno passato dalla giunta comunale per realizzare la caserma dei Vigili del Fuoco in via Panella, nei pressi del cimitero monumentale, laddove nel post sisma furono costruiti alloggi provvisori per le 'fiamme rosse'; non convince la stragrande maggioranza dei sindacati che rappresentano i Vigili, non convince i Consiglieri comunali.
Eppure, l'amministrazione attiva 'tira dritto': con determina dirigenziale 2034 pubblicata stamane sull'albo pretorio, infatti, è stata nominata la struttura di supporto al responsabile unico del procedimento, l'ingegner Mauro Bellucci, dirigente del settore “Opere Pubbliche, Patrimonio ordinario e post sisma; la struttura sarà composta dall’ing. Michele Suriani, Istruttore direttivo Tecnico in servizio presso il settore “Ricostruzione Pubblica – Disability Manager”, dal geometra Berardino Tarquini, Istruttore direttivo Tecnico del settore “Opere Pubbliche, Patrimonio ordinario e post sisma, Impianti” e dell’ingegner Anna Romagnoli, istruttore tecnico del settore “Ambiente e Protezione Civile”, quali professionalità a disposizione dell’Ente in possesso di elevate competenze, di specifica formazione nonché di adeguata esperienza nello svolgimento delle attività analoghe a quelle da realizzare.
A loro saranno affiancati Maurizio Sista, quale “Referente territoriale per gli aspetti tecnico – amministrativi”, in forza alla Direzione regionale Abruzzo, Massimo Silvestrini, “Referente centrale per gli aspetti tecnico – amministrativi”, in forza al D.C.R.L.S. – Ufficio coordinamento, e Barbara De Luca, “Referente centrale per gli aspetti amministrativo - contabili”, in forza al D.C.R.L.S. – Ufficio coordinamento, indicati dal Ministero dell'Interno.
La vicenda si trascina, vergognosamente, da 12 anni; in cassa ci sono 12 milioni di euro, stanziati e immediatamente spendibili: considerato che a seguito del sisma è stato necessario abbattere la sede storica dei Vigili del fuoco in via Pescara, si è deciso da tempo di delocalizzare il Comando in una zona più idonea; è stato appurato che serve un'area di circa 22.000 metri quadrati e, per questo, in un primo momento si era pensato di spostare la sede all'interno della ex Caserma Rossi. L'ipotesi, caldeggiata dai sindacati, era stata sposata in pieno dall'allora ministro degli Interni Matteo Salvini che, in visita all'Aquila, aveva preso impegni precisi con il Corpo; pochi mesi dopo, però, è stata accantonata per il diniego opposto dal Demanio.
Così come è rimasta chiusa in un cassetto "per motivi tecnici" la possibilità di trasferire il Comando nell'area di Coppito dove è già presente la Direzione regionale che, in caso di ricostruzione della sede di via Pescara, sarebbe stata spostata in centro.
Si è arrivati, dunque, all'accordo sull'area di via Panella: l'amministrazione dell'Interno ha redatto uno studio di fattibilità preliminare dell'opera, in cui ha individuato la dislocazione degli spazi della nuova sede, ipotizzando il recupero dei manufatti esistenti con la realizzazione di ulteriori volumi tecnici al fine di garantire la piena operatività del presidio con l'abbattimento dei Map. Il Comune dell'Aquila si è impegnato a fare da stazione appaltante.
Un’idea, quest’ultima, ritenuta non idonea dai sindacati e non rispondente ad alcuna logica urbanistica, visto l’aggiuntivo congestionamento del traffico che la riconversione della caserma Rossi produrrà su via Panella; come non bastasse, l'intervento dovrebbe ricadere in un’area intestata al Demanio dello Stato ed assegnata in uso governativo al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, individuata all’interno del territorio urbanizzato disciplinato dal Piano Regolatore Generale in parte in Zone di uso pubblico e di interesse generale e in parte in fascia di rispetto generata dal Cimitero Monumentale.
Per questo, è necessario che il Consiglio comunale approvi una variante urbanistica.
Non solo. Sebbene servirebbe un'area di 22 mila metri quadrati, il sedime individuato ne misura 12.500 circa e, anche per questo, non è ritenuto idoneo dalla stragrande maggioranza dei sindacati dei Vigili del Fuoco. Anche i consiglieri comunali, d'altra parte, hanno espresso perplessità in Commissione 'Vigilanza', così come l'assessore all'Urbanistica e alla Pianificazione Daniele Ferella; dunque, nel corso della riunione dell'assise convocata ad inizio maggio dal presidente Giustino Masciocco su richiesta del capogruppo Pd Stefano Palumbo, si era tornati ad ipotizzare una localizzazione nella ex Caserma Rossi.
"In Commissione consiliare 'Garanzia e controllo’ - avevano spiegato Elio D’Annibale e Ermanno Pitone, rispettivamente segretari regionale e provinciale del sindacato autonomo Conapo che rappresenta la maggioranza assoluta del personale operativo all'Aquila - abbiamo ribadito la nostra netta contrarietà a questa opera pubblica che, realizzata in via Panella, sarà inutile per i Vigili del Fuoco e dannosa per la città. Con 12 milioni di euro stanziati da anni e subito spendibili, gli aquilani hanno il dovere di pretendere ben altro". In Commissione, "abbiamo ribadito che il Dipartimento VVF e il Comune dell’Aquila hanno il dovere di realizzare un’opera pubblica al passo con i tempi e funzionale alle esigenze dei Vigili, in una zona adeguata che non può essere certamente quella a ridosso del cimitero monumentale. Ecco perchè ci siamo appellati ai consiglieri che saranno chiamati a rinormare quella zona di città, chiedendo loro di non votare in sede di Consiglio comunale nessun provvedimento che agevoli la costruzione della caserma nell’area di via Panella, con la consapevolezza che in tal caso non farebbero uno sgarbo istituzionale ai Vigili del Fuoco, peraltro cittadini, contribuenti nonché elettori, ma, al contrario, ne promuoverebbero e agevolerebbero il benessere e il lavoro".
Sta di fatto che l'amministrazione attiva, come detto, sta tirando dritto sul progetto.