Lunedì, 12 Luglio 2021 22:56

Mannetti a NewsTown: "Ecco il lavoro svolto per la città del futuro"

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"Gentile direttore, ho letto con attenzione il suo fondo "L'Aquila riparte": il racconto di un eterno presente che non guarda al futuro [potete leggerlo qui] che a tratti risulta persino stimolante ma è caratterizzato da un giudizio complessivamente ingeneroso nei confronti del lavoro svolto dalla sottoscritta che, grazie naturalmente anche al supporto degli uffici di riferimento, è corposo e, seppur probabilmente ancora poco tangibile, getta proprio le basi per quella città del futuro alla quale a suo avviso questa amministrazione non guarderebbe".

Si legge in una lettera inviata alla redazione di newstown dall'assessore comunale Carla Mannetti; una lettera che vi proponiamo, integralmente, convinti come siamo che il ruolo della stampa debba essere di pungolo per chi governa, anche per stimolare confronti come questo, di cui ringraziamo l'assessore.

"La pedonalizzazione del centro storico – tra l’altro vigente in tutte le città italiane analoghe alla nostra per dimensioni e caratteristiche – è stata istituita per la prima volta nel 2018 attraverso un progetto sperimentale", ricorda Mannetti. "Con profondo rammarico constato che è ancora un tema divisivo, quando ritengo sia quella la direzione verso la quale tutti dovremmo protendere, ma sono convinta che si tratti solo di abitudini consolidate per mutare le quali, com’è fisiologico che sia, possono volerci anni".

Nel 2019 - prosegue l'assessore, ripercorrendo il lavoro di questi anni - "con due distinte delibere sono state costituite le Apu (Aree di rilevanza urbanistica) e le Ztl che, con altre due delibere, sono state rinnovate nel 2020. Strumenti che, nonostante le problematiche di sicurezza collegate al Covid-19, hanno consentito la ripresa delle attività economiche e degli eventi estivi con notevole afflusso di cittadini e turisti".

"La pedonalizzazione è stata accompagnata dalla rifunzionalizzazione del mega parcheggio-terminal bus “Lorenzo Natali” - leggiamo ancora nella lettera - dove è stata effettuata una serie di lavori di manutenzione e che è stato ri-arredato. È stato anche reso gratuito e questo sta incentivando il suo utilizzo tra i cittadini, tanto che nelle ultime settimane abbiamo aperto la nuova ala – mai utilizzata fino ad ora, almeno nell’ordinarietà – arrivando a mettere a disposizione ben 640 posti auto. Contestualmente, è stato assicurato il servizio di bus navetta, altrettanto gratuito, attraverso un mezzo elettrico di Ama spa. Un servizio che non solo verrà potenziato, ma che è anche completamente ecologico. Un aspetto che – unito a tutte le politiche per la mobilità alternativa e green che stiamo portando avanti – non mi pare secondario e che, anche in questo caso con rammarico, noto non riscuotere particolare apprezzamento nei confronti di un mondo politico e culturale storicamente attento all’ecologia".

A proposito ancora della mobilità alternativa, "verso la quale ciascuno, nel suo piccolo, dovrebbe protendere - aggiunge Mannetti - voglio ricordare il potenziamento del servizio di noleggio di monopattini elettrici fornito da privati e regolamentato dall’Ente con apposite Linee Guida approvate dalla Giunta, e la concessione di ben 700mila euro di incentivi per le e-bike che hanno consentito l’acquisto di circa 1.200 bici il cui utilizzo è favorito dalla Rete di mobilità dell’emergenza. Solo il primo passo, quest’ultimo, verso una rete di ben 90 chilometri di pista ciclabile in parte già finanziata, come abbiamo ampiamente spiegato attraverso comunicati e conferenze stampa che non le saranno sfuggiti".

Ancora a proposito di pianificazione: "oltre ad aver adottato, nel 2019, il Piano parcheggi provvisorio del centro storico dell’Aquila, con altra delibera nel 2021 è stata ampiamente favorita una pianificazione bottom-up confluita nell’adozione del Piano urbano della mobilità sostenibile (Pums), frutto di un lungo e complesso percorso partecipato che ha visto l’accoglimento di proposte, idee, suggerimenti e contributi da parte di cittadini e stakeholder con la conseguente costruzione ed implementazione di una strategia condivisa. Unitamente al Pums, con il medesimo atto, è stato adottato anche il Piano della sosta contenente, quale piano di settore del Pums, l’organizzazione dei parcheggi cittadini sempre in un’ottica di condivisione e partecipazione pubblica. La documentazione citata, che consta di centinaia di pagine contenenti una corposa e dettagliata narrativa ed elaborati progettuali, può essere facilmente consultata sia all’Albo pretorio del Comune dell’Aquila che sul sito www.pumslaquila.it".

Insomma, "pur comprendendo che troppo spesso i tempi fisiologici della Pubblica amministrazione non consentono di offrire alla cittadinanza risposte tangibili nel breve periodo, la invito a considerare la mole di lavoro portato avanti dal Settore Mobilità e trasporti che è proprio in gran parte costituito da quella programmazione che lei considera carente. D’altra parte, tutte le iniziative sin qui descritte, seppur possono apparire riduttive, richiedono sforzi, lavoro, reperimento di risorse, e sono proprio il risultato della programmazione".

La gestione del centro storico, ad ogni modo, è complessa e piena di sfumature, sarebbe superficiale dare giudizi trancianti come troppo spesso si tende a fare: "la città muta in continuazione, complice l’avanzamento della ricostruzione, e non è dunque ancora possibile immaginare delle soluzioni definitive, trovandoci a dover fare i conti con intere aree ancora interessate da cantieri o persino zona rossa. Questo, a mio modesto avviso, non può significare attendere la fine della ricostruzione rinunciando a qualsiasi iniziativa. Infine, mi è d’obbligo precisare che all’amministratore unico del Centro turistico del Gran Sasso Spa non è stato affatto intimato di non chiudere la funivia, bensì, proprio nell’ottica della pianificazione e programmazione, di pianificare e programmare il servizio pubblico locale di trasporto a fune che non può subire interruzioni senza il consenso informato dell’Ente, a maggior ragione considerato che, come è emerso all’esito della riunione della Commissione, l’intervento di manutenzione ordinaria della cosiddetta 'prova del finto taglio' può essere effettuato in un solo giorno".

Questa la lettera di Carla Mannetti, giunta in redazione e pubblicata integralmente. 

Ci sia consentita una breve appendice. Apprezzando, di nuovo e sinceramente, la volontà di confronto dell'assessore comunale, che volentieri ospitiamo sul nostro giornale, e sottolineando, pubblicamente, come non sia affatto in discussione il suo impegno, dal giorno dell'insediamento, e quello degli uffici comunali, è giusto chiarire alcuni aspetti.

Il primo: siamo assolutamente convinti che la pedonalizzazione del centro storico sia la direzione verso la quale propendere; anzi, lo diciamo senza infingimenti: è l'unica strada possibile. Non è questo il punto in discussione, però.

La Giunta comunale è un organo collegiale che dovrebbe perseguire politiche condivise per dare attuazione ad un'idea di città. L'impegno dell'assessorato alla viabilità, in questo senso, dovrebbe essere accompagnato dal lavoro congiunto dell'intero esecutivo comunale. E dunque, se la priorità è la pedonalizzazione del centro storico non si capisce come mai si sia lasciato nel cassetto il progetto di riqualificazione di viale della Croce Rossa, con annesso parcheggio multipiano a servizio con collegamento mobile con San Basilio, addirittura definanziandolo e dirottando le risorse per l'abbattimento e la ricostruzione del Ponte Belvedere che, stante l'inerzia di questi dodici anni, era evidentemente diventata una pressante priorità che, tuttavia, una puntuale programmazione avrebbe dovuto finanziare con risorse dedicate. 

E ancora, non ci spieghiamo come mai si sia lasciato nel cassetto, per quattro anni, il progetto di riqualificazione di Porta Leoni che prevedeva la realizzazione di un altro parcheggio interrato multipiano; avvicinandosi le elezioni, si è deciso di spacchettarlo realizzando, per ora, soltanto 89 posti a raso che non potranno essere neanche asfaltati. 

Non sono responsabilità attribuibili all'assessore Mannetti, sia chiaro: tuttavia, una Giunta comunale dovrebbe lavorare all'unisono per raggiungere gli obiettivi prefissati e, in questo caso, alle scelte dell'assessorato alla viabilità non si sono accompagnate politiche che avrebbero dovuto facilitare e rendere effettivamente realizzabile l'obiettivo dichiarato. 

Sui parcheggi, si sono carenze indiscutibili.

Aggiungiamo, inoltre, che una pedonalizzazione davvero realizzabile necessiterebbe della regolamentazione dei mezzi della ricostruzione che, al contrario, utilizzano il centro storico come fosse un enorme cantiere chiuso: ciò non è accettabile, se la volontà dichiarata - e assolutamente condivisibile - è di "non attendere la fine della ricostruzione rinunciando a qualsiasi iniziativa", usando le parole dell'assessore Mannetti. 

Non solo. 

Se si vuole liberare il centro storico dalle automobili, va potenziato il sistema del trasporto pubblico locale: ciò non significa (soltanto) garantire la navetta elettrica dal mega parcheggio di Collemaggio al centro storico cittadino; va garantito un servizio puntuale, e quanto più capillare possibile, a chi vive in periferia e nelle frazioni per raggiungere il cuore della città facilmente e in tempi accettabili.

E' questa la sfida da vincere.

Ne discende una ulteriore considerazione: bene, anzi benissimo gli investimenti sulla mobilità alternativa - monopattini, biciclette a pedalata assistita e auto elettriche - nelle condizioni date, però, e ci sembra piuttosto evidente, rischiano di trasformarsi in incentivi discriminatori; ci spieghiamo meglio: fino a quando non verrà realizzata la vera rete di piste ciclabili, monopattini e biciclette potranno essere utilizzate soltanto da chi vive in centro storico o nelle immediate vicinanze. Diventa pericoloso, infatti, pensare di arrivare in centro storico con la bicicletta partendo, per esempio, da Sassa e dovendo percorrere una statale ad alta velocità. Ecco il motivo per cui le ciclabili dovevano rappresentare una assoluta priorità, ancor prima di concedere contributi, e su questo siamo in ritardo, pur comprendendo i tempi fisiologici della pubblica amministrazione; ecco il motivo per cui bisogna investire innanzitutto sul trasporto pubblico locale, magari tirando fuori dai cassetti il progetto di collegamento con la metro di superficie sui binari della ferrovia, con stazioni intermedie tra Sassa e San Gregorio: l'intermodalità è la vera chiave di volta per una città che voglia dirsi davvero sostenibile.

Potremmo andare avanti a lungo; ciò che preme sottolineare, però, è che quando si denuncia una mancanza di visione, di prospettiva condivisa per la città, non si sta giudicando il lavoro di un singolo assessore ma di un esecutivo comunale chiamato a mettere a terra una strategia per ridisegnare L'Aquila del futuro; la sensazione è che si lavori per compartimenti stagni, che non ci sia una regia, e che scelte pure apprezzabili - e ribadiamo che condividiamo l'impostazione che sottende al lavoro dell'assessore Mannetti, senza dubbio tra i più competenti della Giunta comunale - non stiano dentro una cornice chiara e riconoscibile. 

In questo senso, non si può tacere sul fatto che la maggioranza di centrodestra, in questi giorni, stia mostrando posizioni piuttosto divergenti sulle politiche per il centro storico: di qui la sensazione di una mancata regia, di un mancato progetto comune da perseguire per realizzare un programma di governo. 

 

 

Ultima modifica il Martedì, 13 Luglio 2021 00:39

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