La 727esima edizione della Perdonanza celestiniana 'costerà' circa 800 mila euro: è la stima fatta dal sindaco dell'Aquila Pierluigi Biondi e dal direttore artistico Leonardo De Amicis nel corso della conferenza stampa di presentazione.
Ovviamente, bisognerà attendere la pubblicazione del bilancio per farsi un'idea precisa dei costi sostenuti; in realtà, a sfogliare i consuntivi degli anni scorsi è lecito ipotizzare che si potrebbe spendere anche di più, considerando le somme impegnate su specifici capitoli per la fornitura di strumentazione, l'installazione dei palchi, l'affitto delle barriere antipanico e così via.
Di certo, parliamo di un evento 'fortemente' mediatico: da foto, video e dirette pubblicate in queste ore sui social e sui canali istituzionali, si evince che si stia profondendo uno sforzo importante per comunicare e promuovere il Giubileo aquilano. In particolare, ci sono limiti piuttosto stringenti per le riprese e le foto in occasione degli spettacoli - per l'evento di apertura, era lasciato un solo minuto ad artista - a fronte di un servizio di riprese televisive e di foto prodotte dalla macchina organizzativa e che vengono messe a disposizione degli operatori dell'informazione.
Un servizio che ha un costo, evidentemente.
A leggere le determine pubblicate in questi giorni sull'albo pretorio del Comune dell'Aquila, allo scopo sono stati già impegnati 109mila e 275 euro.
Oltre all'attività dell'ufficio stampa del Comune, che sta lavorando con la solita professionalità sulla Perdonanza, il Comitato organizzatore ha inteso implementare il servizio "al fine di promuovere efficacemente gli eventi inseriti nel programma sui canali nazionali, comprendendo canali radio, televisivi e carta stampata, non gestibili con le risorse interne dell’Ente, attesa anche la necessità di continuare comunque a garantire le ordinarie mansioni istituzionali": dunque, si è provveduto a "richiedere la disponibilità all'esecuzione del servizio descritto alla ditta individuale ADR Communication di Di Risio Anna cui, con determina 3287 [qui], sono stati riconosciuti 4.880 euro.
La ripresa e la diretta video degli eventi è stata affidata, invece, alla DVS News e Video production di Sonia Maracci per un impegno di spesa di 22.147 euro, a fronte di tre determine, la 3289 [qui], la 3344 [qui] e la 3339.
E ancora: il servizio video maker è stato affidato alla ditta individuale Francesco Colantoni per 16.970 euro, con determina 3290 [qui] che ha avuto poi una estensione e 3395.
Dei servizi fotografici sono stati chiamati ad occuparsi Stefano Pettine e Roberto Grillo, con determina 3288 [qui] che ha impegnato 4.880 euro equamente distribuiti.
Per il servizio stampa del materiale pubblicitario è stato affidato l'incarico, tramite piattaforma Mepa, all'Italpoli srl per 27.389 euro con determina 3291 [qui].
Infine, sono stati stanziati 24.458 euro per la pubblicità, la comunicazione e promozione degli eventi sulle testate televisive, radiofoniche, cartacee e digitali locali.
Su quest'ultimo 'capitolo di spesa', il rapporto con le testate locali, è giusto aprire una ulteriore riflessione. E' accaduto di nuovo, infatti, che si siano seguiti percorsi tutt'altro che chiari.
Un passo indietro.
Poco prima di ferragosto, alla mail di redazione è pervenuta una nota firmata dalla 'Segreteria del Comitato Perdonanza': "Al fine della migliore promozione - leggiamo testualmente - si chiede di voler trasmettere, allo scrivente ufficio, una proposta relativa alle attività di comunicazione dell'evento in oggetto con relativo quadro economico per un importo massimo pari a euro 800 più iva. Detta proposta dovrà prevedere pubblicazione banner/messa in onda di spot video o spot audio (a seconda del mezzo) oltre che riportare un numero minimo di redazionali che la vostra testata potrà realizzare durante il periodo di svolgimento della manifestazione, in raccordo con l’Ufficio comunicazione e lo scrivente. Sarà inoltre necessario, ai fini della rendicontazione, produrre quanto sarà pubblicato".
Insomma, è stato indicato chiaramente, e preventivamente, il budget massimo concedibile alla nostra testata: si chiedeva semplicemente di formulare una proposta relativa alle attività di comunicazione dell'evento da pubblicare sulle pagine del nostro quotidiano.
Ovviamente, abbiamo risposto all'invito; se non fosse che qualche giorno dopo è arrivata un'altra mail, simile alla prima, inviata stavolta dal 'Settore Aq Progetti speciali': a domanda di chiarimento, ci è stato spiegato che la proposta commerciale andava reindirizzata a quell'indirizzo con la giusta intestazione, e cioé quella del 'Settore Aq Progetti speciali' appunto.
Così abbiamo fatto.
Dunque, il 19 agosto ci è stato comunicato che con determinazione dirigenziale n. 3286, pubblicata sull'albo pretorio on line [qui], era stato affidato alla società che edita il nostro giornale "il servizio di promozione degli eventi inseriti nella 727a edizione della Perdonanza Celestiniana, come da proposta riportata nel preventivo presentato".
Ne siamo stati felici.
A sfogliare la determina, però - ne è seguita poi un'altra, la 3294 [qui], a finanziare altre due testate, una televisiva e una radiofonica - viene naturale porsi alcune domande: in base a quale criterio si è deciso di conferire 800 euro ad alcune testate on line e quasi 3 mila ad altre? Ce lo chiediamo perché l'importo massimo concedibile, come detto, ci è stato indicato dal Comune dell'Aquila: a quella indicazione ci siamo attenuti. Evidentemente, ad altre testate è stato riconosciuto preventivamente un contributo maggiore, e al di là dell'offerta presentata se è vero che la cifra era già suggerita. D'altra parte, non sono stati richiesti i dati certificati sul numero di lettori quotidiani, mensili o annuali della nostra testata, ed immaginiamo che così sia andata anche per le altre testate: e dunque, in base a quale criterio si è scelto di conferire quasi 3 mila euro ad alcune testate e 800 euro ad altre?
Era già accaduto, in passato: l'ultima volta, soltanto l'ultima, in occasione della partenza di tappa del Giro d'Italia; di nuovo, c'erano testate che avevano ricevuto un contributo economico assai maggiore di altre. Ne aveva scritto L'Aquila Blog [qui]. E sia chiaro, stiamo parlando di quotidiani digitali: è evidente che la pubblicità su una televisione costi di più che su un sito d'informazione; di nuovo, però, a leggere le due determine si resta interdetti considerando che alcune testate web arriveranno ad incassare più delle televisioni locali.
Come facciamo da 8 anni, stiamo seguendo e seguiremo la Perdonanza ogni giorno, con articoli e approfondimenti, e l'avremmo fatto comunque, anche se non fosse arrivato alcun contributo, considerandolo un servizio alle nostre lettrici e ai nostri lettori; trattandosi di fondi pubblici, però, crediamo sia corretto informare sulle modalità adottate per assegnare le risorse, stante l'indicazione preventiva dell'importo massimo concedibile. Non essendo stata valutata la proposta commerciale per la quantificazione del contributo, e non essendo stati richiesti dati certificati sulla penetrazione delle diverse testate giornalistiche che non si potrebbero evincere altrimenti, è chiaro che sono stati adottati altri criteri che, al momento, ci sfuggono.
Sarebbe giusto chiarirli.