Lunedì, 06 Settembre 2021 12:02

Sgombero famiglie da Sassa NSI, Unione Inquilini: "Basta a boutade estiva"

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L'Unione Inquilini ha inoltrato stamane una lettera al sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi, in ordine al paventato sgombero del progetto C.A.S.E. "Sassa N.S.I." per destinare l'area al Centro di formazione territoriale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.

Il sindacato sostiene la mobilitazione degli inquilini per la tutela della loro dignità e del loro abitare ed è intervenuto nell'assemblea del 30 agosto scorso con il proprio Presidente nazionale.

Nella lettera, si chiede al Sindaco di porre ufficialmente un termine alla "boutade estiva" sulla pelle dell'inquilinato e di fornire formali chiarimenti sulla vicenda.

Di seguito, la comunicazione inviata a Biondi:

 

Egregio Sig. Sindaco,

l'Unione Inquilini è organismo di massa di organizzazione e rappresentanza degli inquilini, assegnatari e senza casa e dei proprietari-utenti della prima casa che persegue l'obiettivo di costruire un vasto movimento unitario, anche a carattere internazionale, per la piena attuazione del diritto inalienabile di ogni persona ad una abitazione idonea e dignitosa. E' presente con una propria sede a L'Aquila dal 2018 ed è impegnata per rendere la città socialmente accogliente ed attrattiva assicurando l'accesso universale all'abitazione. Un diritto fondamentale dell'essere umano che nel contesto aquilano può agevolmente attuarsi per l'ampia disponbilità del patrimonio abitativo, anche pubblico, risultante dall'ingente investimento della Repubblica nell'emergenza e nella ricostruzione post-sismica.

Invece, a dodici anni dal sisma ed in pieno agosto, la cronaca locale paventa sgomberi di massa da alloggi pubblici e centinaia di esseri umani avvertono con urgenza la precarietà del proprio alloggio, con le ovvie conseguenze psicologiche e morali. Non avviene per l'avverso fato, ma per l'improvvida ed incompetente iniziativa assunta dall'Assessore Vito Colonna con le comunicazioni recapitate agli abitanti del C.A.S.E. di Sassa N.S.I. all'inizio di agosto a mezzo di messi comunali.

Nella missiva, l'Assessore ed il Dirigente Ing. M. Bellucci informano gli inquilini che l'area è stata 'individuata per la realizzazione del Centro di formazione territoriale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco" e che le abitazioni "dovranno essere sgomberate entro il corrente anno 2021'; gli inquilini dovranno trasferirsi presso imprecisati 'altri alloggi che risultano nella disponibilità del Comune', se ne occuperà l'indeterminato 'Ufficio preposto [che] farà il possibile per trovare la soluzione più idonea alle esigenze della sua Famiglia'.

La maiuscola di cui si è inteso lusingare le comunità di vita degli inquilini suona come una beffa: una Famiglia cui in 3 mesi si assume di imporre di trasferirsi non si sa dove, a proprie spese, ignorando deliberatamente esigenze scolastiche, lavorative, assistenziali e relazionali. Per fortuna è solo una boutade estiva; ma lo scrivente sindacato ritiene vergognoso che la si giochi sulla pelle degli inquilini. La loro indignazione è sacrosanta.

L'Unione Inquilini ha già espresso loro la propria piena solidarietà con la presenza del Presidente Nazionale all'assemblea del 30 agosto e fornirà ogni utile apporto alla loro lotta.

Il giorno dopo, in una dichiarazione attribuitaLe da un sito web di informazione locale Lei avrebbe dichiarato: "Il Comune dell'Aquila non sfratta nessuno. [...] L'assessore al Patrimonio ha già incontrato i residenti per comunicare la necessità di trasferire i nuclei familiari ai quali vengono proposte una serie di opzioni, le più comode e confacenti. [...] è allo studio un piccolo ristoro per l'allaccio delle nuove utenze [...] le ricollocazioni avverranno sempre in zone limitrofe al progetto Case di Sasa Nsi. L'attenzione rispetto alle necessità di ogni singolo cittadino è massima. Sui tempi di realizzazione non è il Comune il soggetto attuatore di interventi che altre istituzioni dello Stato hanno stabilito ed è a loro che va posta la domanda", ma anche paventato che l'opportunità di sviluppo costituita dall'istituzione del Centro di formazione territoriale dei Vigili del Fuoco "rischia di essere ostacolata da veti pretestuosi e proteste prive di contenuti."

Orbene: l'Unione Inquilini Le chiede di porre con maggiore chiarezza un termine a questa boutade estiva sulla pelle dell'inquilinato!

Lo chiami come vuole, ma scrivere ad agosto che entro dicembre le abitazioni andranno liberate dagli attuali inquilini è interromperne la stabilità abitativa con meno di 4 mesi di preavviso. E' un'indegna pretesa. Dopo aver ascoltato dalla voce dell'inquilinato il resoconto dell'incontro con l'Assessore al Patrimonio, il minimo che dobbiamo significarLe è la patente difficoltà del suo fiduciario nella comunicazione interpersonale, indubbiamente resa più complessa dalla scelta di tempi e modi nell'affrontare il caso.

Sono la perdita di tempo, l'incompetenza, l'approssimazione e le ambiguità comunicative che rischiano di ostacolare l'evocata opportunità di sviluppo e che già hanno fatto gravi danni agli inquilini e precarizzato le loro esistenze. 

Il 20 dicembre scorso, anticipando l'iter della L. 178/2020 (approvata il successivo 30) Lei aveva dichiarato di voler allo scopo "riconvertire gli alloggi del Progetto Case che non sono utilizzati"; invece fin dal 5 febbraio sarebbe emerso dai sopralluoghi con il Corpo dei Vigili del Fuoco la necessità di utilizzare il complesso C.A.S.E. di Sassa N.S.I., ancora utilizzato in modo più che significativo. Di ciò l'Assessore al Patrimonio doveva necessariamente essere conscio. Da allora, per un semestre, solo confuse notizie dagli organi di stampa, ma nessuna iniziativa dell'Amministrazione, fino all'improvvido invio dei messi comunali in agosto.

Avrà le Sue ragioni per non invitare l'Assessore al Patrimonio a dimettersi dall'incarico, ma potrà almeno serenamente riconoscere che non è entro il dicembre venturo che la problematica emersa deve risolversi positivamente.

L'esame della delibera di Giunta n. 262 del 29.6.21 e dello schema di Convenzione allegato rende evidente che nessun trasferimento si rende necessario prima del 30 settembre 2022, data indicata all'art. 7 dello schema di convenzione redatto d'intesa ed in collaborazione con il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. Prima di allora l'individuazione dell'area proposta e la Convenzione dovranno essere deliberate dal Consiglio Comunale ed altresì dovrà procedersi alla variante urbanistica nelle forme, con le garanzie e le consultazioni di legge.

Ed allora, orsù, settembre è tempo di partire, perché la norma istitutiva indicava come termine per stipulare la Convenzione il passato 30 giugno!

Ma, al contempo, non c'è nessuna esigenza di forzare la ricollocazione degli inquilini entro il dicembre 2021. Al contrario, malgrado i 6 mesi persi per l'inerzia dell'Assessore al Patrimonio, c'è ancora un ampio lasso di tempo (13 mesi) per procedere ad una ragionata, consensuale ed imparziale ricollazione di tutti gli inquilini interessati e per prevenire ed evitare il prodursi in loro pregiudizio di oneri e danni indebiti.

Le esprimo, al riguardo, che la ricollocazione volontaria di centinaia di persone non può certo lasciarsi all'improvvisazione della contrattazione individuale inquilino-assessore; per autoevidenti ragioni di efficacia, imparzialità e buon andamento dell'azione amministrativa. A pochi mesi dalle elezioni amministrative una simile scelta sarebbe oltremodo inopportuna ed imbarazzante, tanto più con questo indecoroso avvio in fuor d'opera. Con altrettanta evidenza gli oneri dei traslochi e dei riallacci delle utenze debbono essere sostenuti dall'intera cittadinanza aquilana, che collettivamente si gioverà della realizzazione dell'intervento pubblico in questione, e non certo gravare sui singoli inquilini.

L'Unione Inquilini Le chiede, pertanto, di chiarire formalmente che:

  • Le abitazioni andranno liberate entro il 30 settembre 2022, salvo ulteriore termine da fissarsi nella Convenzione;
  • La ricollocazione collettiva di tutti gli inquilini in alloggi (C.A.S.E. o equivalenti) nelle immediate vicinanze avverrà in modo pubblico, trasparente, imparziale e partecipato dagli inquilini, alla stessa non prenderà in alcun modo parte alcun Assessore della Sua Giunta, che peraltro non avrebbe competenza alcuna nella gestione amministrativa, al di fuori di un formale atto di indirizzo politico-amministrativo;
  • Il Comune si farà carico di tutti i costi di trasloco e di riallaccio delle utenze.

In attesa di questi chiarimenti l'Unione Inquilini rimarrà mobilitata al fianco del Comitato spontaneo degli inquilini del C.A.S.E. di Sassa N.S.I.. L'Aquila, 6 settembre 2021

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