Martedì, 28 Settembre 2021 17:07

Pezzopane (Pd): "Presenza Draghi importante, approvare legge per parenti vittime"

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“Il Presidente Draghi è stato impeccabile nel discorso rigoroso ma emozionante, nel riconoscere il lavoro fatto finora, nel prendere impegni sul presente e sul futuro, nel comprendere che bisogna ancora accelerare; nel confermare 1 miliardo e 780 milioni di euro del Fondo complementare del Pnrr per i crateri 2009 e 2016/2017, nell’annunciare alcuni dei progetti (come la Scuola per la Pubblica amministrazione) su cui stiamo lavorando e nel ribadire che la ricostruzione va completata in tutto il cratere".

A dirlo è la deputata Stefania Pezzopane, a margine della inaugurazione del Parco della Memoria alla presenza del Presidente del Consiglio dei Ministri.

"Ho potuto chiedergli, così come mi ero impegnata a fare, di mandare avanti la mia proposta di legge per i familiari delle vittime come necessaria ricucitura di uno Stato che ammette i suoi doveri morali e politici ed ammette di dover colmare almeno parzialmente un grande buco nero. So che ci sta lavorando e questa mattina il Presidente Draghi me lo ha confermato. E io non mollerò un giorno per questo obiettivo perché non basta un monumento, per quanto bello".

"I nomi delle vittime scolpiti nella fontana del Parco – ha aggiunto l'esponente dem - richiamano volti e vite che non ci sono più. E la città è chiamata a fare i conti con quanto accadde. Ora più che mai, perché la divisione artificiale di questa mattina tra chi c'era e chi non c'era trovi lo spazio e la voglia di una ricomposizione. In questi giorni ho pensato molto ad Antonietta Centofanti che ci ha lasciati troppo presto. Ed è la prima volta che si ricordano le 309 vittime del terremoto del 6 aprile senza la sua presenza vigile ed accorata insieme, e poi proprio lì nel Parco della memoria a cui lei con altre e altri aveva dedicato ogni attenzione. E mancavano molti familiari, alcuni avevano annunciato la loro assenza, altri non hanno saputo e non sono stati chiamati. Peccato. Peccato che anche in questa circostanza il Sindaco abbia diviso la città. E non potrà fare nulla Draghi per riunire ciò che è stato diviso, dobbiamo farlo tutti noi, con impegno, in silenzio, con rispetto per un dolore così grande. Perché diciamo la verità, 12 anni sono passati ma la ferita ancora sanguina e se tutti e tutte vogliamo guardare oltre e costruire altro, non sarà utile la rimozione e sarà indispensabile che le famiglie delle vittime riconoscano il Parco della memoria ed ogni luogo della città e del cratere come proprie, come la loro casa più robusta e sicura. Draghi ha confermato che lui accompagnerà questo percorso, ma il resto dobbiamo farlo noi".

Ultima modifica il Martedì, 28 Settembre 2021 17:53

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