“Con la delibera di Giunta n. 614 del 28 settembre scorso, la Regione Abruzzo ha approvato i bilanci 2019 delle 4 Asl, che presentano debiti pari a 60.994.085,87 euro, mettendo così nero su bianco quanto stiamo denunciano da tempo: il disavanzo della sanità abruzzese”.
Lo afferma in una nota il capogruppo Pd ed ex assessore alla Sanità Silvio Paolucci sull’atto che dà il via libera alla copertura dei debiti Asl del 2019.
“Due anni di totale mancanza di programmazione, con atti fermi al 2018 e un piano operativo 2019/2020 non solo in ritardo, perché ormai siamo nel 2022, ma giudicato “non assentibile”, e cioè bocciato, perché chi governa oggi non rispetta nemmeno gli inviti e le prescrizioni del tavolo di monitoraggio del Ministero della Sanità” incalza Paolucci.
Vista la situazione in cui versa la sanità abruzzese in termini di bilancio e debiti, sottolinea Paolucci, “è inutile portare in Commissione la “programmazione” sulla rete sanitaria se in più due anni, e cioè dal 2019, nulla è stato fatto per sanare i conti delle aziende abruzzesi che, peraltro, hanno avuto a disposizione ingenti risorse a causa della pandemia”.
“Dall’ultimo parere del Tavolo di monitoraggio emerge come l’erogazione di 500 milioni di euro, già disponibili, a favore della sanità abruzzese sia subordinata alla presentazione da parte della Giunta di un programma aggiornato e credibile e all’avvio di un confronto sulla rete ospedaliera. L’impressione - sottolinea Paolucci - è che la Giunta cerchi di nascondere la polvere sotto il tappeto, usando le risorse a disposizione non per fare una politica sanitaria adeguata alle esigenze sempre più crescenti e urgenti del territorio, ma per coprire i debiti maturati dalla mancanza di gestione della sanità da parte della Regione e delle Asl”.
“Lo diciamo con la coscienza limpida di amministratori che hanno certificato lo stato di salute dei conti con l’uscita dal commissariamento nel 2016, conti che sono stati a posto fino a tutto il 2018, come asseriva la stessa Verì nell’aprile del 2019, quando affermò che non c’erano disavanzi nella gestione grazie a una governance che, però, non era targata centrodestra”.
“Dell’attuale amministrazione - conclude il consigliere dem- ricorderemo l’assenza, nonostante la presenza di risorse e progetti fermi per presidi ospedalieri e territoriali, organici e servizi, che le nostre province aspettano da ormai quasi tre anni”.