Si sbloccano, dopo mesi di polemiche, i 10 milioni di fondi Restart destinati alle piccole e medie imprese del cratere 2009.
La Regione Abruzzo ha pubblicato un avviso per la selezione dei Confidi che dovranno rilasciare garanzie alle micro e piccole imprese per l’accesso al credito.
L’annuncio è stato dato in conferenza stampa da parte dell’assessore regionale al Bilancio e alle Aree interne, Guido Liris, del presidente della Fira, società regionale affidataria della gestione delle risorse, Giacomo D’Ignazio, del direttore del Dipartimento della Presidenza Emanuela Grimaldi e della dirigente Filomena Ibello.
I fondi, stanziati nel 2019 ma rimasti nel cassetto per oltre due anni, sono, per la precisione, 9,5 milioni.
Sono previste due linee di intervento: la “A” che destina 4,7 milioni circa al rilascio di garanzie ex novo, su finanziamenti fino a 100mila euro, alle micro e piccole imprese attraverso i Confidi selezionati con l’avviso, la linea “B” che concede contributi in conto capitale per altrettanti 4,7 milioni a fondo perduto, nella misura massima del 40% del finanziamento deliberato, in favore delle micro e piccole imprese beneficiarie del finanziamento bancario garantito con le risorse della linea “A”.
L’obiettivo dell’intervento, hanno spiegato Liris e D’Ignazio, è quello di creare uno strumento a sostegno dell’accesso al credito delle micro e piccole imprese ricadenti nel territorio del cratere sismico aquilano e verrà data particolare attenzione a coloro che hanno difficoltà di accesso al credito attraverso la concessione di una garanzia “a primo rischio”, anche per la copertura della sola liquidità, abbinata alla concessione di un contributo in conto capitale per il rafforzamento patrimoniale.
I risultati attesi, hanno sottolineato sempre Liris e D’Ignazio, sono, da un lato, l’aumento del numero delle imprese che accedono a prestiti bancari sostenuti da garanzie prestate dai Confidi, dall’altro l’incremento della quota di finanziamenti concessi alle imprese sia in termini assoluti che in termini di dimensione dei prestiti concessi alla relativa garanzia accesa. Infine, il rafforzamento patrimoniale delle imprese.
“È uno strumento per rendere protagoniste le piccole e medie imprese che hanno subito gli effetti drammatici dei lockdown e comunque erano già in difficoltà per gli accadimenti degli ultimi anni”, ha detto l’assessore Liris, ricordando come “tra fondo perduto, Fesr e altri strumenti abbiamo messo in campo 56 milioni di euro”.
“Abbiamo parlato con le imprese, c’è stato un lungo confronto, la richiesta è stata quella di metodi snelli e rapidi e dunque quello del fondo perduto è stato quello che abbiamo individuato come il più efficace”, ha aggiunto Liris, ponendo l’accento sul fatto che “misure come questa sono complementari alle tante altre messe in campo dalla Regione” e ringraziando la struttura tecnica della Regione.
“La conduzione di questo ulteriore fondo, posto accanto alle risorse gestite già o che ci troveremo a gestire nel prossimo futuro, farà di Fira sempre più un punto di riferimento solido nel panorama economico e imprenditoriale abruzzese”, ha detto D’Ignazio, annunciando che la pubblicazione sul Bura è prevista già per domani per il bando rivolto ai Confidi e a seguire sarà pubblicato quello rivolto direttamente alle imprese.
“Il nostro grande obiettivo è la crescita delle imprese e lavoriamo per mettere in essere tutti gli strumenti migliori e più funzionali al loro sviluppo. Abbiamo fatto della vicinanza al territorio la nostra mission”, ha aggiunto.
“Nel caso di Restart Fare Impresa, Fira è da un lato soggetto gestore e dall’altro attuatore, dato che il Fondo fornisce uno strumento combinato - concessione di garanzie da parte dei Confidi e contributo a fondo perduto per le aziende - per il sostegno dell’accesso al credito delle micro e piccole imprese ricadenti nel territorio del cratere sismico aquilano 2009. Le vere beneficiarie sono infatti loro, in primis quelle con difficoltà di accesso al credito, così come il Cipe ci chiede”, ha continuato D’Ignazio.
“L’impegno di Fira è essere snelli e veloci nell’istruttoria delle pratiche perché la misura abbia la piena efficacia”, ha concluso.
Secondo una stima, le imprese potenzialmente beneficiarie sono tra le 200 e le 300.
Presente alla conferenza stampa anche Antonio Paraninfi, consigliere d’amministrazione della Fira.