Sabato, 09 Ottobre 2021 18:40

L'Aquila verso il 2022, è iniziata la campagna elettorale: il centrodestra 'occupa' lo spazio politico, l'adesione di Tordera, il centrosinistra chiamato ad offrire un'alternativa

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Un comunicato stringato, inviato alla stampa all'ora di pranzo di un venerdì giornalisticamente denso, stante l'inaugurazione della torre restaurata che ha richiamato a Santo Stefano di Sessanio importanti autorità 'occupando' le prime pagine dei giornali, per ribadire ciò che era stato già detto mesi fa, a soluzione dell'ennesima crisi di maggioranza. 

Le forze partitiche e civiche di centrodestra hanno inteso mettere nero su bianco che il candidato sindaco, alle amministrative 2022, sarà l'attuale primo cittadino, Pierluigi Biondi.

Ci si è chiesti: qual è il senso politico?

Le letture possibili sono due; la prima: il centrodestra ha voluto 'stanare' Biondi che, sostengono alcuni, non avrebbe ancora rinunciato ad una candidatura in Parlamento; "se non intende ricandidarsi, deve dircelo ora", hanno sussurrato alcune fonti addentro le dinamiche del centrodestra cittadino. Una lettura che convince poco: in realtà, Biondi ha oramai capito che altre strade non ce ne sono, deve ricandidarsi e, d'altra parte, lo aveva già lasciato intendere nei mesi scorsi, dicendosi pronto a farsi "trovare nella mischia". Anche perché l'ipotesi - che pure era circolata insistentemente - di una candidatura altra con l'uscente candidato da capolista per Fratelli d'Italia al Consiglio comunale in attesa delle politiche si è mostrata impercorribile: avrebbe aperto crepe profondissime nel centrodestra, con la Lega pronta, a quel punto, a rivendicare per sé la candidatura a sindaco. 

Più credibile l'altra lettura: il centrodestra ha voluto "occupare lo spazio politico", col centrosinistra ancora in attesa di definire gli equilibri. Americo Di Benedetto, che pure sarebbe pronto a scendere in campo con una proposta civica, non ha ancora formalizzato la sua candidatura; i progressisti, d'altro canto, non hanno fatto sintesi sui confini della coalizione e sul candidato sindaco.

In politica, occupare lo spazio, e farlo per tempo, significa acquisire un vantaggio non trascurabile.

E non è un caso che ciò sia avvenuto a pochi giorni dalle amministrative che hanno segnato una battuta d'arresto per il centrodestra a livello nazionale e, soprattutto, regionale, con malcelate tensioni che stanno attraversando le forze d'area. All'Aquila, la coalizione ha inteso mostrarsi compatta e pronta a sostenere il sindaco uscente; al momento, è l'unica proposta definita in campo, capace di attirare, dunque, quel fronte non ideologico, volatile per definizione, pronto ad aderire alla coalizione considerata vincente. 

Di nuovo, non è un caso che il comunicato stampa sia servito, anche, ad annunciare l'adesione al centrodestra del movimento 'Progetta', lanciato nei mesi scorsi da Rinaldo Tordera e dal sindacalista Fabio Frullo e che vede, tra le sue fila, anche Alfredo Moroni.

"Il movimento non farà da supporto a nessuno ma manterrà una sua autonomia", aveva chiarito il portavoce Vittorio Perfetto provando a sgomberare il campo dai dubbi su una adesione, di fatto, al centrodestra considerato che alla conferenza stampa era presente Elisabetta De Blasis, consigliera comunale di Fratelli d'Italia eletta in Forza Italia e transitata per la Lega. 

"Diciamo che non bisogna mai porsi il limite di fare meglio" aveva aggiunto Tordera, rispondendo così a chi gli chiedeva un giudizio sull'attuale amministrazione. Parole, le sue, che avevano lasciato intendere una volontà di candidatura a sindaco; anzi, si era persino pensato che Tordera potesse ambire a fare sintesi nel centrosinistra considerati i tanti incarichi, non da ultimo quello di manager della Asl 1, ricoperti su indicazione di quell'area politica. D'altra parte, Moroni è stato assessore della passata giunta di centrosinistra, considerato vicinissimo all'allora sindaco Massimo Cialente, e persino Frullo, storicamente vicino al centrodestra, in questi anni era entrato pesantemente in conflitto col sindaco Biondi.

Evidentemente, la politica ha ragioni che la ragione fatica a comprendere. A meno di non voler credere che l'adesione del movimento al centrodestra sia arrivata per la mancata apertura del centrosinistra ad una candidatura a sindaco di Tordera. 

Sta di fatto che il centrodestra è in campo, con un candidato sindaco, il primo cittadino uscente, e almeno sei liste. Per il centrosinistra, sarebbe un errore mortale lasciare 'campo libero': il tempo è scaduto, va fatta necessariamente sintesi anche per mostrare alla città che una proposta, o più di una qualora Di Benedetto scioglierà le riserve, c'è ed è credibile. 

Altrimenti, il salto sul carro del presunto vincitore sarà disciplina parecchio praticata nei prossimi mesi.

Ultima modifica il Domenica, 10 Ottobre 2021 23:25

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