La Film Commission Abruzzo diventerà una Fondazione di diritto privato a capitale pubblico.
Lo fa sapere l'assessore regionale a Cultura e Turismo, Daniele D'Amario, anticipando i contenuti della riforma che toccherà direttamente l'ente considerato strategico per la promozione del territorio e del turismo.
"È un'operazione di grande respiro - chiarisce D'Amario - che permetterà alla struttura di programmare facendo leva su risorse economiche certe”.
L’annuncio arriva dopo le le polemiche nate intorno alla trasposizione filmica del romanzo di Donatella di Pietrantonio, vincitore del Premio Campiello 2017, ambientato in Abruzzo ma girato fuori regione. Nell’occasione, il Pd Abruzzo aveva sollecitato la Giunta Marsilio ad attivare l’ente, ricordando che “le proposte avanzate all'attuale amministrazione regionale per avviare la sua operatività” erano cadute nel vuoto. Il consigliere regionale Pietrucci, in una lettera aperta all’assessore D’Amario, aveva anche chiesto “l’erogazione del finanziamento previsto nella Legge Regionale 10/2020 (BURAT del 5 Giugno 2020) che all’art. 20 prevedeva, a integrazione della precedente LR 53/2017, l’istituzione dell’Istituto Fondazione Film Commission d’Abruzzo con un finanziamento di € 100.000,00”.
“Quelle del Pd regionale sono strumentalizzazioni - la risposta di D’Amario - Il precedente governo regionale ha fatto nascere la Film Commission sulla carta, ma non prevedendo per essa alcuna forma di finanziamento né modalità gestionali. Una scatola vuota, senza alcuna programmazione e senza risorse umane ed economiche. Insomma, un'esperienza votata al fallimento. Il coraggio della svolta è arrivato da questa Giunta in due momenti distinti. Il primo portato avanti dal precedente assessore Mauro Febbo, che già nel novembre 2019 a Los Angeles ha intessuto rapporti partecipando all'American Film Market, uno dei principali mercati audiovisivi al mondo e poi, nel novembre 2020, con un 'avviso ponte' di 300 mila euro per erogare contributi per realizzazione di opere audiovisive, produzione di film con legame storico-artistico-culturale e ambientale. Il secondo momento si sta concretizzando con la decisione della Giunta di dare all'organismo una nuova veste giuridica in grado di gestire direttamente i fondi strutturali europei".
La forma giuridica di Fondazione di diritto privato a capitale pubblico permette alla Film Commission di fungere da organismo intermedio del Fesr in quanto sottoposto a controllo analogo.
“Questa nuova collocazione - conclude l’assessore D’Amario - apre ampi spiragli per una programmazione che potrà contare sui fondi strutturali europei 2021-2027, il cui Piano operativo regionale (Por) è in fase di elaborazione e a breve sarà sottoposto all'esame della Commissione europea. Il presidente Marsilio ha confermato che la quota di compartecipazione regionale ai fondi europei destinati all'attività della Film Commission sarà del 14% anziché l'8%, come previsto da obbligo di legge”.