"Biondi pensa di usare il PNRR come un bancomat a cui attingere per finanziare qualsiasi cosa possa valergli un annuncio utile alla sua campagna elettorale? La proposta di attingere al fondo complementare, destinato al rilancio economico delle aree del sisma del centro Italia, per finanziare la riapertura di Viale Ovidio lo palesa in modo chiarissimo".
A dirlo è il capogruppo Pd in Consiglio comunale Stefano Palumbo, che si domanda: "All’interno di quale fine strategia di trasformazione urbana rientrerebbe questo intervento? La pedonalizzazione del centro storico? No. La liberazione del monumento della Fontana Luminosa dalla circolazione e dalla sosta selvaggia delle auto? No. Allo scatto culturale in avanti che il mondo chiede sul tema della mobilità sostenibile, Biondi e la Mannetti rispondono con un romantico ritorno al passato", l'affondo. "Mentre Parigi si prepara ad investire 250 milioni di euro per liberare gli Champs-Élysées dalle auto e trasformarli in un parco lineare di 2 km, mentre Berlino si avvia alla costituzione dell'area pedonale più estesa del mondo (88 chilometri quadrati), all’Aquila l’amministrazione comunale non riesce ad andare oltre la riapertura di una strada per rispondere all’unica esigenza di migliorare, e dunque incentivare, l’afflusso di auto dentro il perimetro delle mura urbiche, quando l’obiettivo dovrebbe essere esattamente il contrario".
La verità è che di fronte alle sfide globali che il piano di ripresa e resilienza si pone di affrontare, aggiunge Palumbo, "la mancanza di visione strategica e di pianificazione urbanistica dell’attuale amministrazione rischia di rappresentare un grande ostacolo rispetto alle opportunità che il piano di investimenti europei offre ai territori che saranno pronti a coglierle".
L’incidentato iter amministrativo che dovrebbe portare all’insediamento della Scuola di formazione dei Vigili del Fuoco nell’area del progetto CASE di Sassa Scalo ne è la dimostrazione, "con l’affanno dell’ente comunale ad adempiere agli impegni assunti dopo aver perso mesi preziosi che dovevano essere invece utilizzati per guidare, con il dialogo, gli inquilini al trasferimento e anticipare tutte le valutazioni di carattere urbanistico necessarie. Proprio adesso che, grazie al Pnrr, ci viene offerta la possibilità di consolidare ulteriormente l’idea dell’Aquila quale città della conoscenza, con l’istituzione della scuola di formazione della Pubblica Amministrazione e di un centro di formazione nazionale per il Servizio Civile universale, e speriamo anche di uno degli ecosistemi dell’innovazione previsti nelle regioni del sud, sottovalutazioni simili non sono concesse. Si tratta di scelte strategiche, la cui localizzazione non può seguire una volontà monocratica ma deve rispondere ad un disegno urbanistico chiaro e soprattutto condiviso, attraverso un confronto che invito il Sindaco ad aprire con tutte le forze politiche e sociali della città".
Da soli si va forse più veloci - conclude il capogruppo dem - "ma se si vuole andare lontano si può farlo solo insieme. Chi è alla guida della nostra città ne prenda subito consapevolezza e agisca di conseguenza".