Un discorso lungo e ispirato, arricchito da citazioni storiche e dizioni colte: Luciano D'Alfonso ha tenuto a battesimo così la X Legislatura, che si è aperta oggi con la prima seduta del nuovo Consiglio regionale.
Atmosfera da primo giorno di scuola. In prima fila la ministra per gli Affari regionali, Maria Carmela Lanzetta. "Come Ministro, sono pronta a incoraggiare le buone politiche territoriali volte a creare sviluppo, crescita, occupazione e benessere in un'ottica di leale collaborazione tra Regione e istituzioni dello Stato. L'impegno che parte dal governo in questo senso è massimo", ha promesso. Lanzetta ha poi ricordato che "l'Abruzzo si trova ancora ad affrontare le drastiche conseguenze del sisma che lo ha colpito e che ha messo a dura prova capacità di intervento e gestione dell'emergenza da parte di tutti i soggetti coinvolti. Eventi di una così grave entità - ha osservato la ministro - dimostrano quanto sia importante una buona programmazione che migliori l'efficienza e l'efficacia degli interventi e che permetta di mettere insieme le forze per ricostruire, per ripartire e per fare ancora meglio. Ciò con l'auspicio - ha detto Lanzetta - che questa occasione possa portare a una proficua azione condivisa verso il cambiamento e il miglioramento di questa realtà regionale anche grazie al contributo fornito dal presidente in sede di conferenze delle Regioni".
Oltre a Maria Carmela Lanzetta, erano presenti il Sottosegretario all'Economia Giovanni Legnini, le Senatrici Stefania Pezzopane e Federica Chiavaroli e i deputati Antonio Castricone e Paolo Tancredi. Non hanno mancato l'appuntamento i Presidenti emeriti del Consiglio regionale, Giuliano Giuliani, Vincenzo Del Colle, Umberto Aimola, Egidio Marinaro, Gianni Melilla, Giuseppe Tagliente e Nazario Pagano. Mentre, per i Presidenti emeriti della Giunta erano presenti Anna Nenna D'Antonio, Romeo Ricciuti, Antonio Falconio e Giovanni Pace.
E poi i vertici regionali delle forze armate, alcuni Sindaci abruzzesi - tra gli altri, ovviamente, Massimo Cialente -, amministratori locali, rappresentanti sindacali e i rettori dell'Università dell'Aquila e di Teramo. Alle porte dell'Emiciclo, un maxischermo ha permesso ai cittadini accorsi di seguire tranquillamente la seduta del Consiglio regionale.
Nel suo discorso, D'Alfonso ha presentato innanzi all'assise gli assessori che comporranno la sua Giunta - Giovanni Lolli, Marinella Sclocco, Silvio Paolucci, Mario Mazzocca, Dino Pepe, Donato Di Matteo - e le deleghe che ha affidato loro. Poi, ha inteso sottolineare i punti salienti del programma di Governo: le infrastrutture della mobilità, innanzitutto. L'idea di un rapporto nuovo con le regioni limitrofe e confinanti del versante adriatico (Molise e Marche), di quello appenninico (Umbria) e di quello tirrenico (Lazio). Ancora turismo, cultura e attenzione alle opportunità che l'Europa saprà fornire. "Ente regione si costituisce oggi come funzione a servizio dell'Abruzzo", ha sottolineato D'Alfonso.
"E' una priorità essenziale del nostro programma di governo pensare ad un Abruzzo che sappia rapportarsi con le regioni limitrofe, che sappia parlare il linguaggio nazionale ed europeo delle istituzioni, che ridiventi punto di riferimento di un certo modo di programmare e progettare. Tutto questo - ha spiegato D'Alfonso - richiede un'idea nuova e forte di Regione. Non una Regione autoreferenziale e autorefenziata, ma una Regione che si definisca progetto, dimensione progettuale. Potenza di una dimensione progettuale che permetta di realizzare più velocità, più premure, più attenzioni verso le famiglie e le imprese".
La 'nuova Regione' avrà un occhio particolare alle infrastrutture. "Le infrastrutture devono avere dignità perché accadono e si realizzano. Questo significa che dobbiamo essere in grado di saper realizzare, saper finanziare, saper progettare e saper mettere in funzione una infrastruttura. E ciò richiede un'alleanza tra chi è dentro la Regione e chi sta fuori: imprese, Università, società di progettazione pubbliche e private".
Quindi, l'annuncio: "Ci doteremo di una legge che faccia capire quali siano le priorità dell'Abruzzo; una sorta di legge obiettivo regionale che verrà approvata in occasione della discussione e deliberazione della legge di stabilità finanziaria regionale". La Fondo Valle del Sangro "sarà la priorità delle priorità, anche per raccogliere la sfida che ci ha lanciato Sergio Marchionne". Ma ci sono altre urgenze che non possono essere dimenticate: "I collegamenti ferroviari in particolare, in una regione che ha dato i natali a Silvio Spaventa, il primo che ha disegnato e pensato ad una mobilità ferroviaria a livello nazionale. In questi anni dobbiamo far partire una vera e propria 'rivoluzione della dotazione ferroviaria'. E lo dico pensando alla direttrice della dorsale adriatica sulla quale stiamo perdendo la vitale partita dell'Alta velocità e a Bruxelles daremo battaglia per entrare nei finanziamenti e nei progetti dei corridoi europei; pensando al collegamento Pescara-Roma con la possibilità concreta di ridurre di 55 minuti gli attuali tempi di percorrenza; e pensando anche alla linea ferroviaria Pescara-L'Aquila che potrebbe contare su tempi di percorrenza di 80 minuti".
Il presidente Luciano D'Alfonso ha poi assicurato "un'attenzione particolare del governo regionale alla ricostruzione economica e culturale dell'Aquila. La possibilità per il capoluogo regionale di una Zona franca fiscale. A giorni, inoltre, definiremo la mappa dei nuovi Aiuti di Stato e dentro, di sicuro, ci sarà L'Aquila, ma anche altri territori che in questa regione hanno bisogno di investimenti pubblici e privati in grado di generare lavoro e benessere". Non è mancato un riferimento alle piattaforme petrolifere in Adriatico: "Il nostro sarà un 'no' deciso e resistente".
Ad ascoltarlo, non c'erano i consiglieri eletti nelle liste provinciali del Movimento 5 Stelle che hanno abbandonato polemicamente l'aula, denunciando l'inciucio tra centrodestra e centrosinistra che si sono spartiti le poltrone dell'Ufficio di presidenza.
"Noi ci abbiamo provato, abbiamo provato a ragionare sul fatto che all’interno dell’Ufficio di Presidenza tutte le forze di opposizione dovessero essere equamente e proporzionalmente rappresentate", ha spiegato Sara Marcozzi. "Il M5S è la prima forza politica di opposizione con il 21,27% ma, come al solito, Partito Democratico e Forza Italia, perfettamente allineati al modus operandi in voga in Parlamento, si sono mostrati fintamente divisi in campagna elettorale e solidalmente uniti nella spartizione degli incarichi e, soprattutto, delle indennità aggiuntive".
In effetti, che ci fosse un clima da grandi intese si era capito immediatamente: all'inizio dei lavori, infatti, costituito l'ufficio di presidenza provvisorio composto dal consigliere anziano Mario Fiorentino Olivieri di Abruzzo Civico, e dai consiglieri giovani Sandro Mariani (Partito Democratico) e Domenico Pettinari (Movimento 5 Stelle), il capogruppo di Forza Italia Mauro Febbo - persino anticipando Camillo D'Alessandro del Pd - aveva preannunciato il voto favorevole del gruppo qualora la maggioranza, come ampiamente indicato a mezzo stampa, avesse formulato la proposta di candidare alla carica di Presidente del Consiglio il democrat Giuseppe Di Pangrazio.
Manco a dirlo, Di Pangrazio è stato eletto in prima votazione con 25 voti favorevoli sui 31 votanti: sei le schede bianche, del Movimento 5 Stelle appunto. "Saremo interlocutori attenti di quanti vorranno contribuire a costruire il nuovo Abruzzo che tutti sogniamo, anche con l'apporto propositivo dei tantissimi abruzzesi nel mondo, verso i quali questo Consiglio regionale, necessariamente, guarda con attenzione e profondo rispetto", ha sottolineato Di Pangrazio. "Per questo, il contributo delle forze sociali, delle forze culturali, del mondo del lavoro, della produzione, dell'università saranno di estrema utilità e potranno contare su un Consiglio regionale pronto a dialogare. C'è la necessità di riorganizzare il territorio regionale per renderlo più coeso e competitivo, più attento, per affrontare le sfide nazionali ed europee che impongono la valorizzazione territoriale e opportuni cambiamenti. E' fondamentale sviluppare la partecipazione dei cittadini attraverso lo strumento elettronico e-democracy. E' utile la ricerca di relazioni istituzionali con paesi che possano costituire mercato per le nostre aziende e quindi per i cittadini-lavoratori. Noi, in questa legislatura, vogliamo essere protagonisti, come Regione Abruzzo, anche all'interno della Conferenza delle Assemblee legislative regionali dove ben presto si giocheranno, con il Parlamento e le Commissioni parlamentari, partite decisive. In materia di riforme istituzionali, in atto in questo momento storico, il Consiglio regionale svolgerà pienamente il ruolo centrale conferitogli, chiedendo, in ogni occasione, la proficua collaborazione del Presidente e della Giunta".
Successivamente, sono stati eletti – con votazioni separate e sempre a scrutinio segreto – i due Vice Presidenti indicati da centrosinistra e centrodestra: Lucrezio Paolini dell'Italia dei Valori, con 15 preferenze, e Paolo Gatti con 10 voti che, numeri alla mano, ha potuto contare sull'aiuto del centrosinistra. Infine, con perfetto gioco di squadra, sono stati eletti anche i consiglieri segretari: Alessio Monaco di Regione Facile e Giorgio D'Ignazio del Nuovo Centrodestra.
"Abbiamo assistito, con l'elezione di Gatti e dei segretari dell'ufficio di Presidenza del Consiglio, a uno spettacolo deprimente e vomitevole. Siamo stati esclusi da ogni tutela", ha denunciato il consigliere M5S eletto nella circoscrizione di Pescara, Leandro Bracco.
Pronta la replica di Mauro Febbo, capogruppo di Forza Italia: "I voti in più che i candidati proposti dal centrodestra hanno ottenuto nelle elezioni del Vice Presidente e del Consigliere segretario, sono la dimostrazione non di 'inciuci' tra PD e Forza Italia, ma della validità di quelle stesse candidature. Quei voti – ha incalzato Febbo – non erano certo necessari a far eleggere Paolo Gatti e Giorgio D'Ignazio, che ce l'avrebbero comunque fatta. La verità è che il centrosinistra ha riconosciuto il loro valore, così come noi abbiamo scelto di votare Giuseppe Di Pangrazio come Presidente, alla luce dell'opposizione leale che ha portato avanti nella scorsa Legislatura, quando eravamo noi a governare".
Ora, non resta che assegnare la presidenza della Commissione di Vigilanza: "Dovrà necessariamente andare al M5S", ha avvertito Sara Marcozzi, "altrimenti potrete tutti tranquillamente parlare di dittatura". La candidata presidente dei pentastellati ha tenuto comunque a precisare che il M5S non sarà l'opposizione del 'no'. "Porteremo in Aula le nostre proposte e vedremo da quali forze saranno appoggiate. Naturalmente, non ci sarà nessun tipo di ritorsione da parte nostra per quanto accaduto questa mattina: se il PD dovesse proporre una legge che a nostro parere andrà a favore dei cittadini, noi la voteremo, ma sempre con la schiena dritta".
Intanto, sono andati apposto gli ultimi pezzi mancanti per la composizione della squadra che guiderà l'Abruzzo per i prossimi cinque anni: a capo del Segretariato generale della presidenza sarà Antonio Dandolo, attualmente vice prefetto dirigente dell’area II (raccordo con gli Enti locali e Consultazioni elettorali) della Prefettura di Chieti, a capo della struttura coordinamento e raccordo è dato invece per sicuro l’aquilano Vincenzo Rivera, già capo di gabinetto della presidenza di Del Turco. E' noto che alla segreteria del presidente andrà l'ex consigliere Pd Claudio Ruffini. Infine, alla struttura “Attuazione del Programma di Governo e Controllo Strategico” siederà Barbara Becchi.
La diretta dal Consiglio regionale
11:15. "Come Ministro, sono pronta a incoraggiare le buone politiche territoriali volte a creare sviluppo, crescita, occupazione e benessere in un'ottica di leale collaborazione tra Regione e istituzioni dello Stato. L'impegno che parte dal governo in questo senso è massimo". A dirlo, la ministra per gli Affari regionali, Maria Carmela Lanzetta, che ha aperto i lavori del primo consiglio regionale. Lanzetta ha ricordato che "l'Abruzzo si trova ancora ad affrontare le drastiche conseguenze del sisma che lo ha colpito e che ha messo a dura prova capacità di intervento e gestione dell'emergenza da parte di tutti i soggetti coinvolti. Eventi di una così grave entità - ha osservato il ministro - dimostrano quanto sia importante una buona programmazione che migliori l'efficienza e l'efficacia degli interventi e che permetta di mettere insieme le forze per ricostruire, per ripartire e per fare ancora meglio. Cio' con l'auspicio - ha detto Lanzetta - che questa occasione possa portare a una proficua azione condivisa verso il cambiamento e il miglioramento di questa realta' regionale anche grazie al contributo fornito dal presidente in sede di conferenze delle Regioni".
11:20. Il saluto del consigliere anziano Mario Fiorentino Olivieri di Abruzzo Civico. Si è costituito l'ufficio di presidenza provvisorio, composto dallo stesso Olivieri, e dai consiglieri più giovani: Sandro Mariani (Pd) e Domenico Pettinari (Movimento 5 Stelle) che sta procedendo con l'appello.
11:30. Il capogruppo di Forza Italia, Mauro Febbo, ha indicato il voto favorevole del gruppo qualora venga formulata la proposta di Giuseppe Di Pangrazio alla carica di Presidente del Consiglio regionale.
11:32. Camillo D'Alessandro, Partito Democratico, ha in effetto formulato la proposta di Di Pangrazio a Presidente del Consiglio regionale. L'invito all'aula è di un voto il più possibile ampio.
11:45. Giuseppe Di Pangrazio, Partito Democratico, è stato eletto Presidente del Consiglio regionale con 25 voti. Sei le schede bianche (con ogni probabilità, i consiglieri eletti nel Movimento 5 Stelle).
11:55. Il discorso del presidente eletto del Consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio: "Saremo interlocutori attenti di quanti vorranno contribuire a costruire il nuovo Abruzzo che tutti sogniamo, anche con l'apporto propositivo dei tantissimi abruzzesi nel mondo, verso i quali questo Consiglio regionale, necessariamente, guarda con attenzione e profondo rispetto. Per questo, il contributo delle forze sociali, delle forze culturali, del mondo del lavoro, della produzione, dell'università saranno di estrema utilità e potranno contare su un Consiglio regionale pronto a dialogare".
12:00. Il discorso di Di Pangrazio: "C'è la necessità di riorganizzare il territorio regionale per renderlo più coeso e competitivo, più attento, per affrontare le sfide nazionali ed europee che impongono la valorizzazione territoriale e opportuni cambiamenti. E' fondamentale sviluppare la partecipazione dei cittadini attraverso lo strumento elettronico e-democracy. E' utile la ricerca di relazioni istituzionali con paesi che possano costituire mercato per le nostre aziende e quindi per i cittadini-lavoratori. Noi, in questa legislatura, vogliamo essere protagonisti, come Regione Abruzzo, anche all'interno della Conferenza delle Assemblee legislative regionali dove ben presto si giocheranno, con il Parlamento e le Commissioni parlamentari, partite decisive. In materia di riforme istituzionali, in atto in questo momento storico, il Consiglio regionale svolgerà pienamente il ruolo centrale conferitogli, chiedendo, in ogni occasione, la proficua collaborazione del Presidente e della Giunta".
[Il curriculum vitae: Giuseppe Di Pangrazio è nato ad Avezzano il 01.05.1959. Laureato in Architettura presso l’ Università degli studi "La Sapienza" di Roma , ha conseguito l’abilitazione all’esercizio della professione di architetto. E’ tecnico competente in Acustica Ambientale. E’ giornalista pubblicista. Nel 1986-1989 è stato dipendente presso l'ITAL-UIL Nazionale Settore Estero; 1989-1992 Responsabile Nazionale ITAL-UIL Settore Estero; 1991 Incaricato presso il Comitato Tecnico Scientifico Nazionale della UIL.; 1991-1993 Responsabile dell'associazione Cittadini per l'ambiente Città di Avezzano; 2007 Vice Presidente Regionale (Abruzzo) della FIMAA (Federazione Italiana Agenti Immobiliari); 1992 Collaborazione UIL provinciale Roma. E' stato inoltre nel periodo 1995-1996 Membro del Consiglio Regionale Abruzzese della Federazione Italiana degli Agenti Immobiliari Professionali (Fiaip). Nel 1998 si è iscritto all'albo dei consulenti tecnici “stima e valutazione immobili” del Tribunale Civile e Penale di Avezzano. Nel periodo 2000-2002 è stato eletto Consigliere di Amministrazione A.R.E.T. (Azienda Regionale Edilizia e Territorio della Regione Abruzzo); 2000-2003 Consulente presso A.G.I.E.D S.r.l. di Roma - Responsabile di ufficio per la gestione di immobili di enti pubblici e privati. Dal 2004 Membro del Consiglio Di Amministrazione “La valle Della Pescara”; nel 2004-2005 è stato anche Collaboratore di “Abruzzo Lavoro” Ente strumentale della Regione Abruzzo con l’incarico di assistente tecnico alla direzione ai progetti Equal ed a perizie di congruità tecniche - economiche per investimenti realizzati sulla base di norme regionali e nel 2006 è membro della commissione provinciale Agenti Immobiliari della Camera di commercio di L’Aquila. Dal 2006 è Presidente della FIMAA (Federazione Italiana Agenti Immobiliari) provincia di L’Aquila. Nel 2002 è stato eletto Consigliere comunale della città di Avezzano (AQ). Nel 2008 è stato eletto Consigliere Regionale e ha svolto l’incarico di Vice Presidente della 2^ Commissione “ LL.PP- Territorio”; Nel 2014 è stato rieletto per la seconda volta in Consiglio Regione con 6.155 voti di preferenza per la circoscrizione della Provincia dell’Aquila]
12:05. A conclusione del discorso di Di Pangrazio, è il momento dell'elezione – con votazioni separate e sempre a scrutinio segreto – dei due Vice Presidenti e dei due Consiglieri segretari. Per garantire la rappresentanza delle opposizioni, la seduta è stata sospesa per 10 minuti così da consentire ai Gruppi di minoranza di raggiungere un accordo.
12:45. Seduta ancora sospesa. Evidentemente, è più complicato del previsto trovare i giusti equilibri.
12:55. Il Consiglio regionale è ripreso. Inizia la votazione per l'elezione dei due Vice Presidenti: la maggioranza indica Lucrezio Paolini, il centrodestra Paolo Gatti.
13:19. Eletti i due Vice Presidenti del Consiglio regionale: si tratta di Paolo Gatti, Forza Italia, con i 10 voti del centrodestra, e Lucrezio Paolini, Italia dei Valori, con 15 preferenze espresse dalla maggioranza di centrosinistra. Riccardo Mercante del Movimento 5 Stelle ha ottenuto i 6 voti dei consiglieri pentastellati. Ora, l'elezione dei due Consiglieri segretari.
13:22. La maggioranza, per la carica di Consigliere segretario, ha indicato Alessio Monaco (Regione Facile). L'opposizione di centrodestra, invece, Giorgio D'Ignazio (Ncd). Il Movimento 5 Stelle ha infine fatto il nome di Gianluca Ranieri.
13:34. Eletti i due consiglieri segretari: Alessio Monaco con 16 voti e Giorgio D'Ignazio con 9. Così, è costituito formalmente il nuovo Ufficio di Presidenza: Di Pangrazio (Pd) è presidente, Gatti (Forza Italia) e Paolini (Idv) saranno i vice, Monaco (Regione Facile) e D'Ignazio (Ncd) i consiglieri segretari. Il Movimento 5 Stelle, in gesto di protesta, ha deciso di abbandonare l'aula: la candidata presidente, Sara Marcozzi, aveva spiegato come il movimento si aspettasse la vice presidenza essendo stato il secondo partito più votato.
13:36. Parla il presidente eletto Luciano D'Alfonso. In questi minuti, sta comunicando il nome dei sei assessori componenti la Giunta e le deleghe loro affidate.
13:45. D'Alfonso: "Ente regione si costituisce oggi come funzione a servizio dell'Abruzzo". Poi, cita lo storico aquilano Colapietra, tra gli ospiti della seduta del Consiglio regionale, e ricorda l'indagine del 1909 sul mezzogiorno italiano condotta dal dottor Cesare Jarach. "Dobbiamo essere capaci di stringere alleanze con le Regione limitrofe. Con le Marche e l'Umbria, per quel che riguarda la costa, con il Lazio e l'Umbria per quel che riguarda invece l'Appennino. Serve però una nuova e forte idea di Regione che si pensi come funzione del futuro. Una Regione che acquisti la potenza di dimensione progettuale".
14:15. Il presidente eletto della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, sta ancora parlando. Presentando all'assise il programma di governo per i prossimi 5 anni. Il governatore, tra citazioni dotte e ricostruzioni storiche, ha parlato anche di una legge per L'Aquila.
14:21. D'Alfonso: "No deciso e resistente alle piattaforme petrolifere in Adriatico". Qual è la missione della Regione? "Dovrà essere la Regione della qualità della vita".
14:37. Con il saluto dei vice presidenti eletti, Gatti e Paolini, si è chiusa la prima seduta del Consiglio regionale.