"Il Comune dell’Aquila non liquida più i rimborsi dei traslochi da marzo 2021, pur avendo in cassa risorse necessarie e dedicate: questo perché l’amministrazione ha pensato bene di sopprimere l’ufficio preposto come se la ricostruzione privata fosse finita".
A denunciarlo è il capogruppo di Italia viva, Paolo Romano.
"L’utenza, che non lo sa, è oramai imbufalita perché non riesce neanche a parlare con qualcuno del Comune che possa dare loro quantomeno una chiarezza di percorso": Romano ha dunque richiesto la convocazione di una Commissione di Garanzia e Controllo sull’argomento.
Si tratta di pratiche che 'pesano' in media 1000/1500 euro, ma che ristorano le famiglie di quanto anticipato e loro dovuto. "La causa di questo immobilismo risiede nell’ultima revisione di microstruttura comunale, approvata con det. dirigenziale n. 277 del 29.01.2021, della riorganizzazione del settore Ricostruzione privata, Sue, Suap, Cuc e progetti di carattere strategico: chi la legge potrà constatare come scompaia l’ufficio Rimborso traslochi e beni mobili che istruiva e liquidava le pratiche di rimborso al cittadino".
Parliamo di una modifica avvenuta il 29 gennaio scorso, quindi di effetti che si ripercuotono sull’utenza da quasi un anno e che ancora non riescono a trovare soluzione. "Basti pensare che l’ultima pratica (dati ripresi dal sito dell’Ente) relativa al servizio in oggetto fa riferimento a domande consegnate entro il 31 dicembre del 2020", chiarisce Romano. "È chiaro come questo servizio rimanga ancora essenziale nel processo di ricostruzione del nostro territorio oltre al fatto che gli effetti della sua soppressione sanciscono una sperequazione di diritto fra chi ha usufruito in passato di questa misura e chi brancola da un anno nel buio".