Sabato, 04 Dicembre 2021 11:49

Pennadomo (Ch): sindaco sfiduciato dopo due mesi per aver nominato una donna in Giunta. Democratiche: "Siamo sconcertate"

di 

E' stato rieletto sindaco di Pennadomo, 150 abitanti in provincia di Chieti, il 3 ottobre scorso, col 70% delle preferenze; tuttavia, è già decaduto per le dimissioni, ratificate ieri sera, di sei consiglieri comunali.

E' la storia di Domenico D'Angelo che, tra l'altro, dato che l'unico ufficiale dell'anagrafe comunale è in quarantena, ha dovuto ratificare personalmente gli atti di sfiducia nei suoi confronti. 

A lasciare davvero interdetti è il motivo che ha spinto i consiglieri alle dimissioni: la colpa di D'Angelo è di aver nominato una donna in Giunta, la ex vice sindaca Rosalinda Di Salvo.

A seguito di pesanti pressioni politiche, D'Angelo aveva nominato come assessori Davide Lucci, con la carica di suo vice, e Gianluca Giovannelli; tuttavia, Di Salvo si era rivolta ad un legale per far valere il principio delle pari opportunità che, anche nei comuni al di sotto dei 3mila abitanti, impone di nominare l'esecutivo nel rispetto delle norme riguardanti la parità di genere.

Obbligo che deriva da leggi, statuti, Carte e anche dalla Costituzione.

Dunque, essendo Di Salvo l'unica donna eletta in Consiglio tra i banchi della maggioranza, il primo cittadino è tornato sui suoi passi e l'ha nominata in Giunta al posto di Giovannelli. 

La maggioranza, però, gli si è rivoltata contro, sostenendo che la norma sulla parità di genere non andasse applicata e che andavano rispettati gli accordi presi in campagna elettorale: per questo, cinque consiglieri di maggioranza - Giovanni Ranalli, Daniele Cianci, Remo Di Donato, Marco Pantalone e lo stesso Gianluca Giovannelli, più l'esponente di minoranza Giuseppe D'Ulisse, hanno rimesso il mandato al sindaco.

All'alba dell'anno 2022, "siamo sinceramente costernate e sconcertate nel dover ancora assistere a vicende come quella appena accaduta nel Comune di Pennadomo" il commento della portavoce della Conferenza delle donne democratiche della provincia di Chieti, Marta Rapa. "In una provincia nella quale si sta affermando sempre di più, per merito, la presenza delle donne nella vita pubblica e nelle amministrazioni, vedasi ad esempio giunta e consiglio comunale di Francavilla al Mare, accade anche che non vengano rispettati diritti e norme sulla parità di genere nella composizione di una giunta e che accordi presi in campagna elettorale prevalgano sulle pari opportunità, portando ad una triste battaglia che ha come epilogo la fine di una amministrazione nata appena due mesi fa. Tutto ciò ha inoltre un riflesso fortemente negativo sulla vita della collettività, il cui bene deve sempre e comunque restare l'obiettivo primario di chiunque intenda mettersi al servizio della cosa pubblica, a qualsiasi livello".

Parliamo inoltre di una donna eletta, espressione quindi del consenso popolare, ricorda Rapa. "Quanto accaduto dimostra ancora una volta che le scelte della classe dirigente troppo spesso non favoriscono un processo di equa rappresentanza di genere nelle istituzioni. Se questo addirittura porta a privare la collettiva dei suoi rappresentanti, vuol dire che la strada da percorrere è ancora lunga. La Conferenza delle donne democratiche della provincia di Chieti stigmatizza senza riserve quanto accaduto a Pennadomo, esprime solidarietà e vicinanza a Rosalinda Di Salvo, unica donna del gruppo di maggioranza e vice sindaco nella precedente amministrazione, e si augura di non dover intervenire più su vicende di questa natura che contribuiscono ad allontanare sempre più i cittadini della politica".

Articoli correlati (da tag)

Chiudi