Come non bastasse la diffida formale inviata nei giorni scorsi dall'avvocata Alessandra Dundee al Teatro stabile d'Abruzzo [qui], in persona del legale rappresentante pro tempore e del direttore, affinché venga revocato, in autotutela, il discusso avviso per la selezione interna di un responsabile del settore produzioni e allestimenti scenici, inquadramento 1° livello A del CCNL, indetto con delibera del Consiglio d'amministrazione del 26 luglio scorso e pubblicato il 28 luglio, in queste ore il vice presidente vicario del Consiglio regionale Domenico Pettinari (M5s) ha chiesto all’assessore alle Attività Produttive, Turismo e Beni e attività culturali e di Spettacolo Daniele D’Amario e al Direttore regionale del Dipartimento Sviluppo Economico – Turismo – DPH Germano De Sanctis "di trasmettere alla vicepresidenza tutta la documentazione inerente all'avviso e le risultanze prodotte".
Pettinari, nella missiva, spiega che sono pervenute alla vicepresidenza del Consiglio regionale "segnalazioni, da parte di alcuni cittadini, su presunte incongruenze riscontrate nei numerosi Avvisi emanati, nel corso degli ultimi anni, dal CDA dell'Ente Teatrale Regionale Teatro Stabile d'Abruzzo per il reclutamento di alcune figure professionali". In particolare, "sembrerebbe che nel bel mezzo della pandemia da COVID-19, il CDA - con propria Deliberazione, del 26/07/2021, pubblicata il 28/07/2021 - avrebbe emanato l’Avviso di selezione interna per un responsabile del settore produzioni e allestimenti scenici, con scadenza in data 3 settembre 2021".
Nello specifico, sottolinea Pettinari, "nell’Avviso di selezione interna si farebbe riferimento al 1° livello A del CCNL. Si evidenzia che, tra i requisiti per la selezione del citato Avviso, viene richiesto il 'diploma di scuola secondaria di primo grado', in contrasto con quanto previsto dal 'Disciplinare sulle procedure selettive finalizzate alle progressioni interne verticali del Teatro Stabile d’Abruzzo', che all’art. 2 'Requisiti di partecipazione', punto 2, dispone: 'Per partecipare alle selezioni interne si richiede: dal 3° al 1° livello A, diploma di scuola secondaria di secondo grado; dirigenza, laurea a ciclo unico, laurea specialistica o laurea magistrale' e non diploma secondario di primo grado, come richiesto dall’Avviso stesso. Infatti, sempre nel Disciplinare, dal 7° al 4° livello, è richiesto il diploma di scuola secondaria di primo grado".
Pertanto, "al fine di chiarire ai cittadini interessati se vi sia stata corretta applicazione, da parte della Direzione del Teatro Stabile dell’Aquila, delle norme definite nel 'Disciplinare sulle procedure selettive finalizzate alle progressioni interne verticali del teatro stabile d’Abruzzo', pubblicate nella sezione amministrazione trasparente del TSA abruzzese", Pettinari ha chiesto, ai sensi dell'art. 30 dello Statuto della Regione Abruzzo, "di trasmettere alla vicepresidenza tutta la documentazione".
Una bella grana.
Infatti, a seguito della prova scritta sostenuta dai candidati il 1° dicembre scorso, è previsto che il CdA si riunisca il giorno 21 per la proclamazione del vincitore e già l'avvocata Dundee ha minacciato di "agire nelle opportune sedi giurisdizionali, nessuna esclusa" qualora il Tsa dovesse tirare dritto".
La storia di un avviso contestato
L'avviso contestato, pubblicato il 28 luglio scorso, era aperto ai dipendenti con contratto a tempo indeterminato, che avessero maturato altre esperienze di particolare rilievo nell'organizzazione dello spettacolo dal vivo ed in possesso dei "requisiti per la selezione", e tra gli altri il diploma di scuola secondaria di primo grado.
Negli ultimi anni, il Tsa sta investendo molto sul settore produzioni teatrali.
Ad agosto 2019, lo Stabile ha avviato una selezione per un addetto all'ufficio produzioni dell'Ente con contratto a tempo determinato di 12 mesi, inquadramento 3° livello del CCNL: a risultare vincitore è stato Leonardo Bizzarri.
Una nomina, annunciata a febbraio 2020, che ha fatto parecchio discutere: Bizzarri, infatti, era stato membro del consiglio d'amministrazione fino a qualche settimana prima che venisse avviata la selezione. Con una lettera protocollata il 5 agosto 2019, ma scritta qualche giorno prima, aveva rassegnato le sue dimissioni sostenendo che il nuovo incarico affidatogli dall'amministrazione comunale all'interno del Comitato Perdonanza fosse incompatibile con quello di componente del cda del Tsa. A fine agosto, però, si era aperta la manifestazione d'interesse per la posizione di addetto alla produzione, incarico per cui era previsto un compenso da terzo livello del contratto nazionale, e Bizzarri aveva deciso di partecipare, non ritenendo, evidentemente, di avere conflitti di interesse, malgrado avesse abbandonato il CdA (dove, come da statuto, non percepiva né stipendio né indennità né rimborsi spese) un mese prima. Anche la commissione valutatrice non aveva ravvisato elementi di incompatibilità e lo aveva ammesso alla selezione, che si era conclusa con la nomina resa nota, però, soltanto a febbraio 2020.
Per quanto formalmente legittima, quest'ultima aveva sollevato questioni di opportunità abbastanza evidenti, anche perché, da membro del CdA, Bizzarri aveva approvato le nuove linee guida che il Tsa si era dato, su impulso dell'ex presidente Annalisa De Simone, per rinnovare la struttura organizzativa interna. Linee che prevedevano, in prospettiva, una riduzione dei costi del personale anche mediante ricorso a professionisti esterni. Era stato proprio in nome di questa ristrutturazione che il CdA aveva deciso di reclutare con una manifestazione di interesse due nuove figure professionali.
Si è scritto, addirittura, che questa vicenda abbia avuto un peso non marginale anche nella defenestrazione di De Simone, avvenuta a fine ottobre 2019, proprio il giorno seguente alla presentazione della stagione 2019/20, a selezione ancora in corso; sembra infatti che la ex presidente, poi sostituita con Pietrangelo Buttafuoco, avesse sollevato dei dubbi sull'opportunità che Bizzarri concorresse per un posto previsto da una struttura organizzativa che egli stesso aveva contribuito, da ex membro del CdA, ad avallare.
Qualche mese dopo, comunque, ad ottobre 2020, il Tsa ha indetto un altro avviso per la selezione di un addetto/a nell’Ufficio produzioni teatrali, con contratto stavolta a tempo indeterminato, inquadramento 2° (secondo) livello del CCNL. La selezione si è conclusa con Delibera del Consiglio di Amministrazione del 29/12/2020 [puoi leggerla qui]. A valle dei lavori della Commissione giudicatrice, è risultato idoneo lo stesso Leonardo Bizzarri, con il massimo dei voti.
Otto mesi dopo, il Tsa ha avviato la selezione interna di un responsabile del settore produzioni e allestimenti scenici, con inquadramento di 1° livello A del CCNL.
Ma che cosa ha contestato l'avvocata Dundee? "L'avviso di selezione - sostiene la legale - presenta gravi profili di irregolarità con riferimento alla compilazione del bando che, inopinatamente, contempa requisiti per la selezione non conformi né compatibili con le declaratorie corrispondenti al livello ed alle mansioni per cui è indetta la selezione interna". La declaratoria del livello professionale di cui alla selezione di che trattasi presuppone, infatti, "il possesso di assorbenti requisiti di carattere amministrativo (nonché titoli accademici) non adeguatamente presi in considerazione, al contrario, nel bando. Ciò anche per effetto del nuovo disciplinare sulle procedure selettive, ad arte approvato dal CdA nel 2019".
In quel Consiglio, come detto, sedeva anche Leonardo Bizzarri che, oggi, concorre per la selezione.
Allo stesso modo, aggiunge Dundee, "i titoli valutabili risultano in palese contraddizione con le oggettive mansioni del profilo professionale ricercato mentre è discutibile, e priva di pregio, la possibilità per la commissione esaminatrice di stabilire 'in corso d'opera' sub criteri di valutazione non espressamente previsti nell'avviso di selezione".
Prosegue l'avvocata: "dubbi di imparzialità e terzietà permangono sulla composizione della commissione di concorso".
Di qui, la diffida - formale "e ad ogni effetto di legge" - a voler revocare in autotutela l'avviso.