Le elezioni provinciali celebrata a Teramo hanno rinnovato il solo Consiglio; il presidente Diego Di Bonaventura, infatti, andrà a scadenza di mandato il prossimo anno.
Ebbene, la maggioranza ha tenuto eleggendo 7 consiglieri contro i 5 delle opposizioni; 4 per la lista civica “Renew Teramo”: Lanfranco Cardinale consigliere uscente con delega alla viabilità (6950), Ennio Pavone (6023), Luca Corona (5823) e Giovanni Luzii, consigliere uscente con delega al PNRR (3818); 3 per la lista “la Forza del Territorio per Di Bonaventura presidente”: Frangioni Luca, vicepresidente uscente con delega all’edilizia scolastica (7455), Jwan Costantini, sindaco di Giulianova (6737) e Gennarino Di Lorenzo, consigliere uscente delegato alla viabilità (5713).
“La casa dei Comuni” che siede sui banchi della minoranza ha eletto invece 5 consiglieri: confermati gli uscenti Mauro Giovanni Scarpantonio (6391) e Graziano Ciapanna (5996), entrano in Consiglio Vincenzo D’Ercole, sindaco di Castiglione Messer Raimondo (6916), Luca Pilotti (4518) e Ernesto Iezzi (4125).
Luca Frangioni, Fratelli D’Italia, risulta essere il consigliere più votato con 7455 voti ponderati; le liste non hanno espresso una consigliera donna.
"E’ aumentato il consenso e questo è un dato oggettivo e che non può che far piacere, dalla lettura del voto si evince una risposta territoriale omogenea rispetto a tutte le aree del territorio – commenta il presidente Diego Di Bonaventura – credo si possa certamente leggere come un riscontro positivo al lavoro svolto in questi due anni sia in termini di risorse investite sia, e lo considero l’aspetto più importante, in termini di relazione con amministratori locali e cittadini. Devo ringraziare per questo tutti i consiglieri che mi hanno accompagnato in questi due anni. Mi spiace e molto che non sia stata eletta una donna, credo che il lavoro portato avanti da Beta Costantini sia stato eccellente e ritengo che l’assenza di una consigliera in assemblea rappresenti, in generale, un forte limite. Auguro a tutto il Consiglio un buon lavoro, abbiamo tante cose da fare”.