Martedì, 04 Gennaio 2022 12:12

Elezione del Presidente della Repubblica: prima votazione il 24 gennaio

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Il presidente della Camera, Roberto Fico, ha comunicato la data d'inizio delle votazioni per l'elezione del Presidente della Repubblica.

Si andrà alle urne lunedì 24 gennaio alle ore 15, col Parlamento convocato in seduta comune.

Sulle modalità delle votazioni al momento non è stata presa ancora nessuna decisione. Si sta ragionando sull'adozione di misure anti-Covid, così da evitare assembramenti davanti alle urne e ridurre i rischi di contagi. Ieri il presidente Fico ha incontrato i questori di Montecitorio proprio per trovare nuove soluzioni. "Nelle prossime due settimane all'attività ordinaria della Camera si affiancherà quella di preparazione al voto", ha spiegato su Facebook il presidente dell'Aula; "siamo al lavoro insieme al collegio dei questori - ha aggiunto - per definire l'organizzazione e le misure per garantire la piena operatività e sicurezza del voto".

Ad eleggere il Capo dello Stato saranno 1.009 grandi elettori: ai 321 senatori e 630 deputati si aggiungeranno 58 delegati regionali, tre per ciascuna regione esclusa la Valle d'Aosta che ne esprime soltanto uno; l'Abruzzo è stata la prima regione italiana ad indicare i suoi delegati: saranno il governatore Marco Marsilio, il presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri e la consigliera del Movimento 5 stelle Sara Marcozzi, indicata dalle forze di minoranza. D'altra parte, la prassi vuole che le delegazioni regionali dei grandi elettori siano composte, per ogni regione, dal presidente della Giunta e da un esponente della maggioranza da lui indicato, oltre che da un esponente dell'opposizione. 

Fissata la data di inizio delle elezioni, la palla passa ora ai partiti, che dovranno trovare un candidato che possa essere appoggiato da entrambi gli schieramenti.

Ieri il leader della Lega, Matteo Salvini, ha rilanciato l'idea di un confronto tra centrodestra e centrosinistra, un tavolo comune per condividere se non un nome, "quantomeno un metodo". Ma dal Pd è arrivato il no secco e deciso di Enrico Letta: "Finché il centrodestra ha una posizione ufficiale attorno a Silvio Berlusconi, il dibattito resta congelato". 

Davvero difficile pensare che si possa arrivare ad una elezione al primo scrutinio: gli unici presidenti eletti alla prima votazione sono stati Francesco Cossiga nel 1985 e Carlo Azeglio Ciampi nel 1999; per eleggere Giovanni Leone, nel 1971, ci vollero invece 23 scrutini. Sandro Pertini, nel 1978, fu il presidente eletto con il consenso maggiore: l'82,3% dei voti. Giorgio Napolitano è stato l'unico rieletto, nel 2013.

Ma come funziona la votazione? Viene eletto il candidato che ottiene la maggioranza dei 2/3 dei voti dell'assemblea (quindi, almeno 672); se non si arriva alla fumata bianca nelle prime tre votazioni, poi è sufficiente 'strappare' la maggioranza assoluta dei voti espressi (50%+1). 

Ultima modifica il Martedì, 04 Gennaio 2022 17:31

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