Lunedì, 24 Gennaio 2022 21:52

Elezione del presidente della Repubblica, 'fumata nera' alla prima votazione: 672 schede bianche, accordo ancora lontano

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672 schede bianche, casualmente il quorum che sarebbe stato necessario per eleggere il capo dello Stato.

Si è chiusa così la prima votazione per l'elezione del tredicesimo Presidente della Repubblica.

Come ampiamente annunciato, lo scrutinio è stato interlocutorio; contestualmente alle operazioni di voto, si sono susseguiti vertici tra i segretari delle principali forze politiche con il leader della Lega, Matteo Salvini, particolarmente attivo. A sera, l'impressione è che sia 'in campo' la candidatura del premier Mario Draghi che, in giornata, ha sentito sia Salvini che Enrico Letta, sebbene si resti ancora lontani da un accordo che dovrà riguardare anche il destino dell'esecutivo.

Sono stati 976 su 1008 aventi diritto i 'grandi elettori' che si sono presentati alle urne; il candidato più votato è stato il magistrato Paolo Maddalena, ex giudice della Corte Costituzionale che è stato proposto dai parlamentari usciti dal M5S e entrati nel gruppo misto: ha ricevuto 36 voti. L'attuale presidente Sergio Mattarella è stato il secondo più votato, con 16 voti, seguito dalla ministra della Giustizia Marta Cartabia con 9, sostenuta da +Europa e Azione. 7 voti sono andati all'ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, così come ad Antonio Tasso e Guido De Martini; 5 preferenze ha ottenuto Marco Cappato, 4 il giornalista Bruno Vespa, 3 Elisabetta Belloni che è tra i nomi che circolano per la poltrona di Presidente del Consiglio in caso di 'trasloco' di Draghi al Quirinale.

La situazione è molto fluida: è improbabile che si trovi una quadra tra oggi - la seconda votazione è fissata alle 15 - e domani; dal quarto scrutinio si inizierà a fare sul serio: a quel punto, basterà la maggioranza del 50% + 1 dei voti degli aventi diritto per eleggere il nuovo capo dello Stato.

Ultima modifica il Martedì, 25 Gennaio 2022 09:59

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