Giovedì, 10 Febbraio 2022 17:09

Giorno del Ricordo, Pezzopane (Pd): "Regione Abruzzo e Comune L’Aquila fanno propaganda, presentata interrogazione"

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“Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del Giorno del Ricordo ha richiamato la Repubblica ‘al raccoglimento e alla solidarietà con i familiari e i discendenti di quanti vennero uccisi con crudeltà e gettati nelle foibe’. Oggi, per celebrare il giorno del Ricordo delle vittime delle Foibe, invece la Regione Abruzzo e il Comune dell'Aquila hanno organizzato un evento a cui hanno presenziato, e sono state annunciate, unicamente personalità di rilievo politico afferente al mondo della destra o ospiti coinvolti in operazioni editoriali di estrema destra riferite a Casapound (Altaforte) e Forza Nuova (Ferrogallico), con l’aggravante di aver coinvolto le scuole e utilizzato i fondi pubblici ed escludendo, in modo sconcertante, la presenza di storici autorevoli, compresa la sua struttura di riferimento, l’Istituto Abruzzese per la Storia della Resistenza e dell’Italia Contemporanea, che ha esattamente lo scopo di promuovere l’approfondimento e lo studio di tali questioni”.

Lo dichiara la deputata abruzzese del Pd Stefania Pezzopane, della presidenza del Gruppo dem alla Camera.

“Come dichiarato dall’Anpi - aggiunge l’esponente dem - è giusto ricostruire tutta la storia: le origini dei conflitti, le responsabilità, gli odi, le aggressioni, le violenze, le vendette. Perché le frontiere divengano non un muro, ma il luogo del riconoscimento dell’altro, la porta aperta per l’amicizia fra i popoli. La Regione Abruzzo e il Comune dell’Aquila invece hanno dato vita ad un’iniziativa che appare più un’operazione di propaganda che non di ricostruzione storica dei gravi fatti avvenuti, condotta senza alcun rispetto per le istituzioni storiche, per le vite di chi non c’è più e per la veridicità dei fatti”.

“Per questo - conclude Pezzopane - ho presentato un’interrogazione al ministro dell’Interno e al ministro dell’Istruzione per sapere quali iniziative urgenti i ministri intendano adottare per consolidare e conservare la memoria di fatti complessi e drammatici come quelli che riguardarono il confine orientale del nostro Paese, con particolare riguardo al mondo della scuola, anche al fine di disincentivare il ripetersi in futuro di operazioni meramente propagandistiche che, con l’utilizzazione di fondi pubblici, e senza nessun coinvolgimento di esperti e studiosi interessati, rischiano di fornire anche ai minori di età una ricostruzione distorta dei fatti avvenuti sul territorio italiano”.

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