Domenica, 13 Luglio 2014 14:41

Ricostruzione, soldi finiti. Lolli: "Soluzione prima della legge di Stabilità"

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Un allentamento dei vincoli di bilancio imposti dall'Europa o un ritorno agli stanziamenti della Cassa depositi e prestiti. Tertium non datur.

Per trovare il miliardo e mezzo annuo necessario a completare, in tempi ragionevolmente brevi (cinque, sei anni), la ricostruzione dell'Aquila e delle sue frazioni, le possibili soluzioni sono limitate e viaggiano su sentieri obbligati.

Lo ha ribadito sabato l'assessore e vice presidente regionale Giovanni Lolli durante un incontro sulla ricostruzione tenutosi nella frazione di Bagno, incontro al quale hanno preso parte anche l'assessore comunale Pietro Di Stefano, il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci, il presidente della Gsa Americo Di Benedetto e il consigliere comunale Tonino De Paolis.

Domani (lunedì) Lolli incontrerà il direttore della Cdp per discutere della possibilità di tornare al vecchio meccanismo tramite il quale erano stati messi a disposizione, ed erogati, negli anni passati, 2 miliardi di euro.

"Per avere i fondi di cui abbiamo bisogno, visto che quelli che avevamo sono terminati" ha detto Lolli "c'è una sola strada: ottenere le anticipazioni. Ci sono due possibilità: quella principale, per la quale ci stiamo battendo da tempo, è che l'Europa assuma un indirizzo in base al quale, per le calamità naturali riconosciute, autorizzi gli Stati a fare delle anticipazioni senza che queste finiscano nell'indebitamento netto. Questa ipotesi e è oggetto di un negoziato in corso. Il fatto che l'Italia sarà, per i prossimi sei mesi, il paese guida dell'UE ci dà un certo margine di successo nella trattativa. Se questo non dovesse succedere, l'altra strada, un po' più tortuosa ma che porterebbe sempre allo stesso risultato, è il ricorso alla Cassa depositi e prestiti, portando però a indebitamento solo il tiraggio che si fa anno per anno e non la cifra complessiva. In tal modo la garanzia dello Stato varrebbe solo per gli stanziamenti annuali, il famoso miliardo e mezzo. Cifra che vale circa lo 0,08% del Pil. Un valore importante ma ben al di sotto del tetto del 3%".

"Dobbiamo ottenere uno di questi due risultati prima dell'approvazione delle legge di Stabilità" ha conluso Lolli "Dipende da noi, non abbiamo più alibi: al Governo c'è il centrosinistra, così come alla Regione, al comune dell'Aquila e in gran parte dei Comuni dle Cratere. Anche se non dimentichiamo mai che, se abbiamo questi problemi, è perché, qualche anno fa, per motivi ideologici, il parlamento bocciò l'emendamento in cui chiedevo la tassa di scopo".

 

Ultima modifica il Lunedì, 14 Luglio 2014 16:40

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