Altra tegola per l'amministrazione comunale di centrodestra.
L’Anac, l'autorità nazionale Anticorruzione, con delibera numero 157 del 30 marzo scorso, ha dichiarato inconferibile l’incarico di presidente del Cda della Gran Sasso Acqua Spa, società pubblica del ciclo idrico integrato, all’avvocato Alessandro Piccinini, già assessore comunale ad inizio legislatura e voluto fortemente alla guida della GSA dal sindaco dell'Aquila Pierluigi Biondi.
Era accaduta la stessa cosa a Paolo Federico, messo a capo dell'Asm sebbene fosse, anche lui, inconferibile.
Secondo l'Anac, la carica non poteva essere assunta da Piccinini poiché era anche commissario liquidatore di Euroservizi Spa, società a totale capitale pubblico detenuta dalla Provincia dell’Aquila, incarico portato avanti dal 31 luglio 2019 al 19 aprile 2021; per questo, l'Autorità ha dichiarato inconferibile anche quell’incarico.
Per il momento, Piccinini non è comunque decaduto dall'incarico: "E’ un parere interlocutorio - si legge in una nota - continuo serenamente a svolgere il mio lavoro convinto che non ricorra il caso dell’inconferibilità, semplicemente perché era una manifestazione d’interesse della Provincia a cui ho partecipato con altri professionisti; sono quindi certo della legittimità della mia posizione e della bontà delle mie tesi. Ci saranno ora provvedimenti che dovranno essere adottati dai competenti organismi: il parere dell’Anac non dispone in alcun modo la decadenza, al contrario, in precedenti casi analoghi, il parere dell’Autorità non ha trovato alcun fondamento. Stiano dunque sereni quanti pensano che possa farmi da parte: sono certo delle mie ragioni e andrò dritto per la mia strada"
A sollevare pubblicamente la questione delle inconferibilità di Piccinini era stato il segretario provinciale dell'Ugl, Roberto Bussolotti, che a marzo 2021, intervenendo sulla vicenda Euroservizi aveva denunciato come "il liquidatore Piccinini", a giudizio del sindacato, fosse "inconferibile" in quanto non vi era stato "il rispetto del periodo di raffreddamento come prevede la norma, art. 7 comma 2 del D.Lgs 39/2013": in effetti, le dimissioni da Assessore del Comune dell’Aquila sono datate 26.03.2019 e l’incarico di liquidatore di Euroservizi.Prov.Aq SpA è arrivato ad agosto 2019".
A ciò si è aggiunta la nomina a presidente del Cda della Gran Sasso Acqua Spa.
Anac, nella delibera, richiama il Decreto legislativo 39/2013 riguardante “Disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico, a norma dell’articolo 1, commi 49 e 50, della legge 6 novembre 2012, n.190”, la cosiddetta Legge Severino: per l’Anticorruzione l’incarico è troppo ravvicinato e quindi non è stato dato “luogo allo stacco di ‘raffreddamento’, previsto dalla legge, per evitare le porte girevoli dall’incarico politico di assessore a quello di liquidatore o di presidente di Cda di nomina politica”.
Tra l'altro, la figura del liquidatore di Euroservizi è decisa discrezionalmente dal presidente della Provincia: ebbene, se i due incarichi di nomina politica risultano nulli, Anac ha anche sancito – in base alla legge – che i componenti dell’organo, dell'Ente Provincia appunto, alla data del conferimento dell’incarico non potranno per 3 mesi conferire tutti gli incarichi di natura amministrativa di competenza. Questo proprio in base al decreto 39/2013.