"Una presenza importante e simbolica per la sanità pubblica".
Con queste parole la deputata dem Stefania Pezzopane, candidata sindaca della coalizione di centrosinistra alle amministrative del 12 giugno, ha dato il benvenuto all'Aquila a Rosy Bindi, già Ministra della Sanità dal 1996 al 2000, Ministra per le politiche della famiglia dal 2006 al 2008 e Presidente della Commissione Antimafia dal 2013 al 2018, che ha partecipato al quarto incontro sul Pnrr organizzato "per dare strumenti di conoscenza e di intervento".
"La situazione nella Asl 1 è pesante e, nonostante l’impegno straordinario di medici e personale sanitario, ogni giorno vengono denunciate situazioni molto critiche", ha sottolineato Pezzopane; in particolare all’Aquila, "abbiamo dovuto mobilitarci per ottenere cose scontate ed abbiamo dovuto denunciare uno squilibrio della spesa e degli investimenti da parte della Giunta Marsilio. Siamo riusciti - anche grazie all’intervento degli stessi medici e dei sindacati - a recuperare alcune situazioni di vera e propria discriminazione ed accanimento verso l’ospedale e la medicina di base (ultima, la vicenda incresciosa delle mancate sostituzioni dei medici di famiglia e della riduzione dell’orario nelle USCA). Ora, intendiamo fare il punto della situazione, stabilire dei percorsi di recupero e rilancio del nostro ospedale, ragionare su come un buon utilizzo del Pnrr possa rafforzare la medicina sul territorio anche con nuovi strumenti previsti dal Recovery".
Il Pnrr è uno strumento straordinario "e dobbiamo saper cogliere le occasioni per rilanciare la nostra sanità", ha tenuto a ribadire Pezzopane, tanto più "in una città e in una realtà territoriale che, purtroppo, negli ultimi anni ha perso centralità; l'ospedale dell'Aquila, che vanta professionalità eccellenti, è stato 'ristretto' mentre sono state supportate le strutture sulla costa, e penso al covid Hospital realizzato a Pescara con un finanziamento da 13 milioni di euro a fronte delle briciole destinate alla nostra azienda sanitaria provinciale. Per questo, vogliamo dare sostanza ad un progetto che rimetta al centro la sanità: L'Aquila è tanto più forte quanto più le strutture sanitarie sono in grado di accogliere in maniera eccellente le necessità dei cittadini. Il rilancio del San Salvatore e la strutturazione di una medicina territoriale d'avanguardia sono, per noi, obiettivi forti del programma di governo della città".
All'incontro, introdotto dalla dott. Annarita Gabriele e moderato dalla segretaria cittadina del Pd Emanuela Di Giovambattista, sono intervenuti il capogruppo dem in Consiglio regionale Silvio Paolucci, già assessore alla Salute nella passata legislatura, il segretario provinciale dello Smi (Sindacato medici italiani) Guido Iapadre, il segretario provinciale della Fimmg (Federazione italiana medici di medicina generale) Vito Albano, ed il primario del reparto di Medicina riabilitativa del San Salvatore Giorgio Spacca. In platea, tra gli altri, l'ex vice presidente della Giunta regionale Giovanni Lolli, il segretario provinciale della Cgil Francesco Marrelli, i consiglieri comunali Stefano Albano e Paolo Romano, il segretario regionale di Articolo uno Fabio Ranieri, il segretario regionale del Psi Gianni Padovani ed Enrico Perilli della segreteria regionale di Sinistra italiana.
"Gli stanziamenti del Pnrr per investimenti in sanità sono consistenti, importanti e devo anche dire che sono orientati nel modo giusto", ha sottolineato Rosy Bindi; "dovrebbe essere rivalutata e rafforzata l'assistenza territoriale e domiciliare, con la realizzazione di Case della comunità intese come luogo di presa in carico delle persone non soltanto dal punto di vista sanitario ma anche sociale. In questo senso, si sta andando nella giusta direzione. Il problema - ha aggiunto l'ex ministra - è che si tratta di investimenti e non di spesa corrente; investimenti significativi come quelli del Pnrr dovrebbero essere accompagnati da un aumento del fondo sanitario che, al contrario, non si è realizzato. Anzi, nel triennio forse assisteremo ad una diminuzione rispetto al prodotto interno lordo".
E' evidente che "ciò chiede alle Regioni, oltre che al Ministero, una capacità di governo e di programmazione stringente; sarà necessario intervenire sul personale, su alcune professioni rispetto ad altre, spostando le risorse secondo gli obiettivi da raggiungere, e facendo fronte, soprattutto, alle carenze che il covid ha messo in evidenza. Negli ultimi due anni, con la necessaria concentrazione sulla lotta alla pandemia, si sono trascurate la prevenzione e le diagnosi precoci; le liste di attesa si sono allungate. Su questo sarà necessario intervenire".
Se vogliamo rafforzare il servizio sanitario nazionale pubblico - ha incalzato Rosy Bindi - "bisogna avere il coraggio, e la capacità, di correggere alcune distorsioni che si sono verificate in questi anni; non è un caso che il nostro paese abbia registrato tassi di mortalità, in alcune realtà, più alti che nel resto del mondo. Invecchiamo ma forse non invecchiamo bene: evidentemente, manca l'assistenza che dovrebbe far fronte alle fragilità".
Per questi motivi, l'ex ministra si è complimentata con Stefania Pezzopane "per aver voluto mettere al centro del suo programma elettorale il tema della sanità pubblica, su cui i sindaci, nei prossimi anni, saranno chiamati ad un ruolo di maggior protagonismo".