E' mancato il numero legale, nel pomeriggio, in Commissione Vigilanza e controllo del Comune dell'Aquila convocata dal presidente Giustino Masciocco, su sollecitazione del capogruppo di Italia viva Paolo Romano, per discutere dell'adeguamento contrattuale delle maestre in forza alla municipalizzata Afm e delle prospettive dei servizi di pre e inter scuola nonché del dopo scuola.
Assenti i consiglieri comunali di centrodestra; erano presenti soltanto alcuni dei commissari di opposizione: oltre a Masciocco e Romano, Elia Serpetti (Il Passo Possibile), Lelio De Santis (Cambiare insieme/Idv), Angelo Mancini (L'Aquila sicurezza e lavoro), Annalucia Bonanni (Coalizione sociale).
Ancor più grave, non si sono presentati coloro che erano stati chiamati in audizione, e cioé gli assessori Francesco Cristiano Bignotti e Fausta Bergamotto (che, tuttavia, ha spiegato la sua assenza in una nota: sul punto torneremo), il segretario generale Lucio Luzzetti, l’amministratore di AFM Alessandra Santangelo e il direttore della partecipata Roberto Fontana.
Evidentemente, il centrodestra non ha ritenuto degno di attenzione l'argomento all'ordine del giorno.
Eppure qualche mese fa, in una seduta di Consiglio Comunale, era stato approvato un ordine del giorno che assegnava impegni precisi al sindaco e all’assessore al ramo Francesco Bignotti, e cioè: attuare l’adeguamento contrattuale delle insegnanti del servizio di pre e inter scuola comunale, come da volontà specifica dell'assise, a 24 ore settimanali e a 12 mensilità lavorative; dare un cronoprogramma certo sull'adempimento dell'indirizzo politico e, prima della pausa natalizia, fissare una riunione della in terza commissione per relazionare su quanto effettuato. Da allora, però, non si sono fatti passi avanti, nell'indifferenza generale.
Per di più, ha denunciato Paolo Romano nella relazione che accompagnava la richiesta di convocazione, è stata approvata in giunta dall’assessore Bignotti una delibera d’indirizzo che, di fatto, "demanda al Settore partecipate, e quindi all’assessore Fausta Bergamotto, la valutazione dei presupposti necessari e le azioni consequenziali per arrivare all’obiettivo sperato e all’adeguamento dei servizi del pre, inter scuola e dopo scuola, quando queste deleghe appartengono all’assessorato del diritto allo studio e non a quello del controllo analogo". A dire che pare esserci la volontà dell'assessore Bignotti "di scaricare la responsabilità delle scelte su altri piuttosto che quella di dare corpo alle soluzioni", le parole di Romano.
Tant'è vero che nella nota inviata al presidente Giustino Masciocco, l'assessore Bergamotto ha tenuto a ribadire che "il settore controllo analogo si è sempre dichiarato disponibile ad affrontare il problema, trovare una soluzione e valutare anche un adeguamento del contratto di servizio con AFM. Affinchè ciò avvenga, però, è necessario, nello specifico, un progetto oppure una proposta operativa sullo svolgimento del servizio. Nella delibera di Giunta comunale 126 del 10 marzo, viene dettato un atto di indirizzo sull'istituzione del servizio del dopo scuola; nel deliberato si demanda al settore partecipate 'la valutazione dei presupposti necessari al fine di provvedere all'attivazione del dopo scuola, anche tenendo conto di quanto deliberato dall'organo consiliare....etc...etc'. Bene, il ruolo del settore controllo analogo attiene alla valutazione dei presupposti, di fattibilità economica e di legittimità amministrativa, per l'attivazione di un servizio la cui proposta operativa o il cui progetto deve provenire necessariamente dal settore competente".
E cioé dall'assessorato di Bignotti. Più chiaro di così.
Tra l'altro, in questi ultimi anni vi è stato un massiccio uso di contratti a tempo determinato (molti dei quali non rinnovati a causa del decreto dignità del 2019) e interinali per sopperire alle necessità di personale: oggi, in Commissione, si sarebbe dovuto discutere anche della pianificazione di nuovi concorsi per dare più certezze e per preservare il know how acquisito dalle lavoratrici. E invece, la seduta è andata deserta.