Venerdì, 18 Luglio 2014 15:16

Aeroporto, un altro futuro possibile: le proposte del centrodestra

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Aeroporto dei Parchi, un altro futuro possibile.

Nel giorno della cancellazione dei voli mai decollati per Olbia, soltanto l'ultima pagina di un fallimento annunciato, e a seguito di quanto emerso nel corso dell'audizione in V Commissione 'Garanzia e Controllo' dell'assessora Emanuela Iorio, la società che ha garantito la fideiussione alla Xpress è in liquidazione da un anno e manca parte della rendicontazione giustificativa del contributo da 600mila euro in 3 anni riconosciuto alla società di gestione dal Comune dell'Aquila, la minoranza di centrodestra ha tenuto stamane una conferenza stampa per presentare proposte alternative per lo sviluppo dello scalo.

"Una opposizione responsabile - ha sottolineato il presidente della V Commissione, Raffaele Daniele - dopo aver formulato delle critiche, presenta delle proposte concrete. Così intendiamo agire".

L'idea del centrodestra si articola in 5 punti: innanzitutto, spiega Daniele, l'aeroporto di Preturo potrebbe tornare ad essere una scuola di volo d'eccellenza, almeno nel centrosud. "Già nel 2001, ci si attestava sui 100 brevetti l'anno", sottolinea. "Prendere un brevetto, costa dai 12mila agli 80mila euro ed il corso dura da tre giorni a due anni. Potremmo avere a L'Aquila iscritti da tutta Italia, che pagano per imparare a volare e - per due anni - spendono soldi nel nostro territorio".

Preturo poi, offre il paesaggio ideale per il volo a vela. "Nei mesi di luglio e agosto - incalza Daniele - potrebbero esserci dai 30 ai 60 alianti provenienti da tutta Europa, con evidenti benefici per la città".

E ancora, l'aeroporto potrebbe divenire una base operativa della Protezione Civile e di pronto intervento nazionale, "vista la posizione baricentrica dell'Aquila". Tornando così, all'antica vocazione dello scalo aquilano. Almeno, fino a quando non si è deciso di tentare l'avventura del volo commerciale.

Infine, il centrodestra ha formulato altre due proposte: l'aeroporto di Preturo potrebbe divenire punto di riferimento per la manutenzione degli aeroplani di piccole dimensioni e, se ci fosse mercato, e scalo per aerotaxi almeno un paio di giorni a settimana.

"Crediamo che l'aeroporto possa divenire un importante vettore di sviluppo per la città. Dunque, intendiamo contribuire a creare le condizioni ideali. Al di là della gestione fallimentare dell'amministrazione", ha aggiunto Emanuele Imprudente. "Siamo stufi di sentir dire che siamo contro la città, soltanto perché solleviamo critiche all'azione della maggioranza. Le proposte che abbiamo immaginato vanno nella direzione di uno sviluppo sostenibile dell'aeroporto, capace di creare occupazione a costo zero per l'amministrazione".

Insomma, basta contrapposizioni e lavoriamo per disegnare un nuovo futuro. "Presentiamo considerazioni progettuali, proposte concrete che potrebbero divenire un Ordine del Giorno da portare all'attenzione del Consiglio comunale", ha sottolineato Guido Quintino Liris.

Una strada che la minoranza di centrodestra intende seguire anche per offrire altre proposte all'amministrazione. "Nei prossimi giorni - spiega Alessandro Piccinini - affronteremo la gestione della pista d'atletica di Piazza d'Armi. Come per l'aeroporto, non c'è chiarezza sui progetti dell'amministrazione. Se l'assessora Iorio - che ha la delega allo sport e allo sviluppo dello scalo - vuole avere il nostro rispetto, deve cominciare a dare delle risposte. Basta con la politica ad escludere dell'amministrazione Cialente, incapace di ascoltare le istanze della città".

L'indisponibilità dell'amministrazione attiva all'ascolto delle proposte della minoranza, ha concluso Pierluigi Properzi, è il grave problema che vive la città. "Non c'è alcuna visione sul futuro. Non è chiaro quale sia il progetto di sviluppo dell'Aquila e come intenda collocarsi la città nei prossimi anni. E la gestione dell'aeroporto, è metafora di questa approssimazione".

Dunque, le proposte sono sul tavolo. Chissà se l'amministrazione saprà accoglierle. Di certo, arrivano con almeno tre anni di ritardo. E si scontrano con la convenzione ventennale che il Comune dell'Aquila ha firmato con la società di gestione. A meno che non si riesca a rescindere l'accordo, a meno che la Xpress non decida di fare un passo indietro. 

 

Ultima modifica il Venerdì, 18 Luglio 2014 15:29

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