Martedì, 24 Maggio 2022 14:54

Pezzopane aderisce alla campagna 'Arcobaleno in Comune': "Sottoscrivo decalogo Arcigay"

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“Sottoscrivo con entusiasmo e convinzione il decalogo proposto alle candidate e ai candidati dal comitato Arcigay ‘Massimo Consoli’ L’Aquila”.

A darne notizia è la deputata Stefania Pezzopane, candidata sindaca della coalizione di centrosinistra, che ha deciso di aderire alla campagna “Arcobaleno in Comune”.

“Condivido profondamente il senso della campagna che vuole porre l’attenzione sulla comunità LGBTI+ come parte viva e vitale del territorio; una presenza troppo spesso negata, trascurata, inascoltata. Se gli aquilani mi accorderanno la loro fiducia, l’impegno sarà ad agire nel nome di valori come l’uguaglianza, l’inclusione e i diritti”.

Pezzopane fa propri “tutti e 10 i punti considerati essenziali dal comitato aquilano di Arcigay” e s’impegna a realizzarli sin dai primi giorni di mandato.

D’altra parte, “nel nostro programma di governo - sottolinea la deputata - abbiamo dedicato la dovuta attenzione alle politiche di genere, con una serie di proposte che intendiamo mettere in campo immediatamente: innanzitutto, vogliamo aprire una casa accoglienza LGBTI+ per chi viene allontanato o deve allontanarsi per la propria sicurezza; se eletti, aderiremo poi alla rete READY, la Rete italiana delle Regioni, Province Autonome ed Enti Locali impegnati a prevenire, contrastare e superare le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere, anche in chiave intersezionale con gli altri fattori di discriminazione (sesso, disabilità, origine etnica, orientamento religioso, età) riconosciuti dalla Costituzione, dal diritto comunitario e internazionale. Siamo convinti, inoltre – aggiunge Pezzopane – che il Comune debba promuovere l’apertura di almeno un centro regionale specializzato nella disforia di genere”.

Non solo. “Ci impegniamo a mettere in campo politiche socio-educative per rimuovere e prevenire ogni discriminazione”, conclude Pezzopane: “fondamentale sarà la funzione dei centri anti-violenza - che vanno adeguatamente finanziati – e, a partire dalle scuole dell’obbligo, di percorsi formativi contro il bullismo, la violenza di genere e ogni tipo di discriminazione che promuovano un’affettività e sessualità consapevole e rispettosa. In Parlamento, ho firmato la legge per le unioni civili e mi sono battuta per la sua approvazione, così come per la legge Zan approvata da noi alla Camera ed ora bloccata al senato da forze politiche che ostacolano da sempre i diritti”.

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