“Un’idea concreta per rendere L’Aquila e il suo territorio un modello a cui la politica deve guardare per ricostruire l’Abruzzo del cratere sismico. È necessario allargare il concetto di smart city a tutto il territorio, per arrivare a una smart country e ad una smart communities”.
Così Domenico Petrocco, ex capo sezione segreteria e personale dell’Ufficio comando del Comando provinciale carabinieri dell’Aquila, parlando del futuro del capoluogo regionale.
Petrocco, aquilano, 61 enne ex militare, è sceso in campo da indipendente nelle file della Lega per la carica di consigliere comunale alle elezioni amministrative dell’Aquila del 12 giugno prossimo, a sostegno del candidato sindaco di centrodestra, il primo cittadino uscente Pierluigi Biondi.
“Ho in mente di promuovere un progetto che impegnerà partner industriali e pubblici – spiega Petrocco – integrando competenze e asset tecnologici e promuovendo ricerca in settori come ad esempio il controllo del territorio, la predizione dei rischi da calamità naturali di natura antropica, la protezione dell’individuo e dei beni culturali, il miglioramento dell’analisi e del controllo del traffico, il tutto in un contesto di servizi alla popolazione all’interno di un unico sistema integrato capace di capitalizzare e amplificare l’effetto del singolo servizio integrandolo con i molti altri erogati”.
“Il progetto – prosegue – intende realizzare un insieme di attività e servizi finalizzati ad aumentare la sicurezza, la fruibilità di servizi sanitari e territoriali e lo sviluppo di tecnologie innovative legate alle smart cities, in un complesso sistema territoriale, rappresentato dall’area metropolitana costituita dai Comuni del cratere aquilano, colpito dai terremoti del 6 aprile 2009 e del 2016/2017”.
Tutto ciò – continua il candidato consigliere comunale – “contribuirà a migliorare la sicurezza del sistema città che potrà disporre sia di servizi 'in tempo reale', sia di servizi 'off-line', in grado di affrontare qualsiasi tipo di problematica, compresa, ovviamente, quella della sicurezza, in maniera efficiente. Il progetto, inoltre, intende introdurre un modello collaborativo tra cittadini e istituzioni pubbliche per migliorare e rendere capillare l’analisi del territorio, attraverso l’uso delle nuove tecnologie così da favorire ulteriormente la coesione sociale”.
“Quest’area territoriale – dice ancora – è di fatto, oggi, assolutamente predisposta per diventare la più grande ed innovativa area metropolitana del Paese. Non servono grandi risorse per rilanciare lo sviluppo e la crescita: servono buone idee da trasformare in progetti. Il concetto di smart city diventa dunque un’occasione di riconversione produttiva e culturale, una rivoluzione copernicana che dovrebbe arrivare a investire tutti gli attori della regione. Possiamo arrivare a una vera e propria rivoluzione sociale dove la trasformazione urbanistica e tecnologica dovrà essere accompagnata da una trasformazione economica e sociale”.
Per Petrocco, “il controllo e l’analisi del territorio saranno ulteriori obiettivi della proposta, in un’area caratterizzata da una elevatissima densità di beni culturali: garantire un continuo monitoraggio e controllo ne migliorerà la conservazione e ne garantirà una migliore fruibilità, sia alla popolazione che all’industria del turismo. Il controllo del territorio verrà declinato anche in termini di analisi e monitoraggio per la prevenzione di eventuali danni, dell’identificazione di zone di vulnerabilità e di potenziale dissesto, per la salvaguardia del territorio agricolo e la gestione ambientale delle aree maggiormente esposte a problematiche di inquinamento”. “L’ottica del progetto è creare un sistema integrato che guardi, da varie angolazioni e con vari strumenti, al complesso sistema di un’area metropolitana duramente colpita dal sisma, creando servizi evoluti verso i cittadini. I comuni del cratere sismico rappresentano un ecosistema articolato ed eterogeneo: solo un intervento che comprenda tutti questi aspetti e ne metta in comune analisi ed informazioni può sperare di fornire una risposta adeguata ed efficiente ('smart') all’aspettativa di una migliore qualità di vita dei cittadini, coniugando l’efficienza dell’intero sistema con le richieste inderogabili di Safety e Security”.