"L'Aquila è uno dei test politici per noi più importanti a livello nazionale, in relazione al prossimo turno delle elezioni amministrative; L’Aquila è una città importante, una città capoluogo simbolo dell’Italia".
Parole del senatore Matteo Richetti, presidente di Azione, giunto ieri sera all'Aquila per un evento a supporto della candidatura a sindaco di Americo Di Benedetto.
"Con lo stesso coraggio con cui Carlo Calenda ha interpretato le ultime amministrative a Roma - ha sottolineato Richetti - Americo sta mettendo in campo un progetto che ha come grande alleato la città dell'Aquila. Non si è perso nei rivoli della politica politicista, un po’ di convenienza, di ricollocazione, da "ultimo miglio": non voglio far polemica con nessuno, ma la differenza è tra chi ha un respiro che guarda al governo cittadino per i prossimi 5 o 10 anni e chi deve provare, invece, a gestire il presente. Americo ha un progetto politico chiaro e molto forte, lo sta portando avanti con grande coraggio, che non solo taglia fuori i populismi e i sovranismi ma che mette al centro la differenza tra il dare seguito agli impegni presi e il vivere di slogan. Abbiamo scelto la prima strada: sono molto fiducioso".
Richetti non si è sottratto alla domanda sulla mancata sintesi nel campo largo progressista: "A noi interessa moltissimo il centrosinistra, nella misura in cui è contrasto alle disuguaglianze, contrasto alle ingiustizie, capacità di realizzare progetti. Cosa fa il centrosinistra dei rifiuti: costruisce termovalorizzatori o fa altre scelte? E con le energie pulite? Dice no al gas di Putin non realizzando però nulla dal punto di vista delle energie verdi - eolico, idroelettrico e fotovoltaico - per poi riaccendere il carbone come sta accadendo? Noi vogliamo una forza di governo che si fondi sul pragmatismo di chi realizza le cose, e Americo dimostra con una relazione con la città che non si scosta di un millimetro che questa deve essere la volta buona. L’Aquila merita una risposta di questo tipo".