Il Consiglio dei ministri ha completato, nella tarda serata di ieri, la squadra di governo, nominando 30 sottosegretari e 10 viceministri. Al termine di una lunga giornata di trattative, attento a non scontentare i partiti che hanno dati vita all’esecutivo delle larghe intese, Enrico Letta sfogliando il manuale Cencelli ha fatto le sue scelte: dei 40 nuovi membri del governo, 23 sono di provenienza Pd, dieci sono di centrodestra, cinque di Scelta Civica.
All'Economia sono stati nominati Luigi Casero (Pdl) e Stefano Fassina (Pd) vice ministri, e Alberto Giorgetti e Pier Paolo Baretta sottosegretari. Al dipartimento del Lavoro viceministro è Cecilia Guerra, Jole Santelli al Welfare. Sono tre i viceministri agli Esteri: Marta Dassù, già vice nel governo Monti; Bruno Archi, già consigliere diplomatico di Silvio Berlusconi a Palazzo Chigi; Lapo Pistelli, responsabile Esteri del Pd. La squadra è completata dal sottosegretario Mario Giro, della comunità di Sant’Egidio in quota Scelta civica.
Alla Giustizia i sottosegretari sono Giuseppe Beretta e Cosimo Ferri. All'Interno viceministro è Filippo Bubbico, sottosegretari Domenico Manzione e Giampiero Bocci. Sottosegretari alla Difesa Roberta Pinotti e Gioacchino Alfano.
Alle Infrastrutture e trasporti Vincenzo De Luca, sindaco Pd di Salerno, accompagnato dai sottosegretari Erasmo De Angelis e il Pdl Rocco Girlanda. Sottosegretari alle Politiche agricole forestali e alimentari Maurizio Martina e Giuseppe Castiglione. Poi all'Ambiente Marco Flavio Cirillo.
All'Istruzione sottosegretari Gabriele Toccafondi, Marco Rossi Doria e Gianluca Galletti. Ai Beni culturali e turismo Simonetta Giordani e Ilaria Borletti Buitoni e alla Salute Paolo Fadda.
Antonio Catricalà è stato nominato viceministro allo Sviluppo, con Simona Vicari (Pdl) sottosegretario.
Infine, i Sottosegretari alla presidenza del Consiglio: Gianfranco Miccichè alla Funzione Pubblica, Micaela Biancofiore alle Pari opportunità, Sesa Amici (Rapporti con il Parlamento e coordinamento attività di Governo), l'ex deputata Sabrina De Camillis (Rapporti con il Parlamento e coord. attività Governo),Walter Ferrazza (Affari Regionali e Autonomie) e, un po’ a sorpresa, l’abruzzese Giovanni Legnini (Editoria e Attuazione Programma), del Partito Democratico.
Speranze deluse per chi, il Pd aquilano in particolare, aveva chiesto che fosse affidato a Giovanni Lolli un ruolo da sottosegretario con delega alla ricostruzione. Il nuovo referente per il cratere, dopo le esperienze di Gianni Letta e Fabrizio Barca, potrebbe provenire dal dicastero delle Infrastrutture.
A meno che Giovanni Legnini, ora che è sottosegretario, non decida di dimettersi da deputato lasciando il seggio, così, proprio all’ex parlamentare aquilano. Sapremo nelle prossime ore.