Giovedì, 30 Giugno 2022 20:36

Prime grane per Biondi, 'L'Aquila al centro' non entra in Giunta

di  Redazione

Prime grane per la maggioranza di centrodestra al Comune dell'Aquila.

Neanche il tempo di 'celebrare' il primo Consiglio comunale della nuova legislatura che il sindaco Pierluigi Biondi deve fare i conti con la prima spaccatura.

Nel pomeriggio, una delegazione di 'L’Aquila al Centro', composta dal segretario cittadino Mauro Cappelli e dal segretario regionale Mimmo Srour, ha incontrato il primo cittadino: ebbene, "nell’ambito della consultazione con il sindaco - si legge in una nota -, è stata proposta alla lista una posizione in giunta residuale, derivata al termine dei contatti e degli accordi con tutte le altre forze che hanno sostenuto Biondi alle ultime elezioni amministrative". 

Questo dato - pur comprensibile alla luce del fatto che ‘Italia al Centro’, per quanto decisiva e portatrice di un risultato lusinghiero, è stata seppur di poco la lista meno suffragata - "si aggiunge a quello di una composizione della giunta francamente squilibrata" sottolinea il movimento che fa riferimento al senatore Gaetano Quagliariello e che ha eletto, in Consiglio comunale, Daniele D'Angelo e Stefano Flamini.

Una Giunta che appare "assai poco rappresentativa delle forze centrali, che hanno svolto un ruolo decisivo e compiuto alle amministrative: una scelta non obbligata vista la pluralità delle opzioni in campo, e ampiamente tarata sulle esigenze egoistiche dei partiti più forti".

In sostanza, Biondi avrebbe chiesto a 'L'Aquila al Centro' l'indicazione di una donna per la composizione della Giunta: il movimento, però, ha ritenuto di non fornire un nome, sentendosi, da un lato, poco considerata e valutando, dall'altro, che l'esecutivo sia troppo sbilanciato a destra, con tre assessorati di peso a 'Fratelli d'Italia' e tre alla 'Lega'.

"Alla luce del combinato disposto delle suddette circostanze, dunque, l’assemblea dei candidati di 'L’Aquila al Centro' ha deciso all’unanimità di non entrare a far parte della giunta e di non accettare alcun altro tipo di compensazione di potere".

Non vi sarà - viene spiegato - "alcuna ostilità pregiudiziale nei confronti della nuova amministrazione Biondi, alla quale si augura buon lavoro, ma la libertà di giudicare di volta in volta sulla base del merito e nell’esclusivo interesse della città".

Di fatto, la maggioranza di centrodestra potrà contare su 18 consiglieri e non su 20; numeri che lasciano ancora tranquillo il sindaco Biondi ma che mostrano come le politiche prima e le regionali poi saranno d'intralcio al buon andamento dell'amministrazione attiva. D'altra parte, è chiaro che la decisione di 'L'Aquila al centro' sta dentro un ragionamento politico più ampio: a livello nazionale, 'Italia al Centro' con Giovanni Toti e Gaetano Quagliariello sta discutendo con Carlo Calenda e Matteo Renzi sulla ricomposizione di un campo centrista che potrebbe avere un ruolo rilevante alle politiche del 2023. 

Non solo. 

In vista delle regionali, i 'centristi' non intendono sostenere la ricandidatura di Marco Marsilio; per questo, 'L'Aquila al centro' ha preferito tenere le mani libere non entrando nella Giunta comunale di Pierluigi Biondi per avere spazio di manovra nella costruzione di una alternativa credibile.

Ultima modifica il Venerdì, 01 Luglio 2022 13:06

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