Lunedì, 18 Luglio 2022 18:41

Crisi di Governo: scontro Partito democratico - Fratelli d'Italia

di  Marco Giancarli

Botta e risposta tra il Partito Democratico e Fratelli d'Italia, sulla presa di posizione degli esponenti locali e regionali del Partito della Meloni in riferimento alla crisi di Governo, culminata con lo strappo tra il Premier Mario Draghi ed il Movimento 5 stelle.

Ad intervenire per primo è stato il segretario regionale del Partito Democratico, Michele Fina che in una nota ha detto come “L’ultima versione della filiera dei migliori Meloni - Marsilio - Biondi si sostanzia in dichiarazioni pubbliche che criticano chi legittimamente esprime un’opinione a sostegno di Draghi, preoccupati per le sorti del nostro Paese”.

Per Fina “è incomprensibile l’insofferenza degli esponenti di Fratelli d’Italia nei confronti di chi, da posizioni di responsabilità di amministrazione e di governo, come un numero significativo di sindaci, anche collocati nel centrodestra, si dichiara a favore del proseguimento di un’esperienza di governo; loro lo fanno perché in gioco ci sono le opportunità e il benessere delle comunità amministrate".

Per il segretario "È incomprensibile inoltre che critichino la legittimità democratica dei governi; sarà forse l’eco dell’insofferenza verso la centralità del Parlamento tipica della peggiore destra estrema. Più che incomprensibile è invece piuttosto paradossale che questi esponenti di FdI prendano posizione contro i governi e i partiti che sono stati in maggioranza in questa legislatura, visto che tra questi ci sono quelli di cui dovrebbero essere alleati. L’ennesima dimostrazione della natura cinica del gioco di Fratelli d’Italia: pur di conquistare il Palazzo che nominano in modo così dispregiativo, calpestano ogni cosa, dai più basilari diritti costituzionali fino alla coerenza e alla logica politiche più elementari, passando per i loro alleati che dicono poco o niente, preda forse di una qualche forma di sindrome di Stoccolma”.

Da Fratelli d'Italia la replica è affidata al segretario regionale, Etelwardo Sigismondi. che ha detto: "Il Pd abruzzese ha paura di tornare al voto,  un fatto  che non mi meraviglia considerando che nel 2018 la sua proposta politica fu sonoramente bocciata dagli italiani e che solo grazie ai giochi di palazzo, in cui è maestro, oggi si trova al governo della Nazione. Per questo gli esponenti del Partito democratico vorrebbero mantenere lo status quo".

"Condivido la posizione equilibrata assunta dai Presidenti di Regione, Marsilio,  Acquaroli e Musumeci, e dal sindaco Biondi - prosegue Sigismondi -. Le difficoltà del momento richiedono un governo autorevole e forte, con un chiaro mandato elettorale che esprima  una maggioranza coesa, capace di dare risposte, senza ricorrere a continue mediazioni tra forze diametralmente opposte. Per queste ragioni sosteniamo la necessità di tornare immediatamente alle urne e di  mettere definitivamente fine ai giochi di palazzo che hanno contraddistinto questa legislatura e gettato l'Italia nell'incapacità di rispondere alle sfide del momento".

"Chiaramente irresponsabile è l'atteggiamento di chi, come i rappresentanti del Partito democratico, pur di rimanere  saldi a  qualche poltrona per altri mesi,  vorrebbe continuare a campicchiare trascinando un governo sempre più ostaggio delle scontate divergenze della sua variegata maggioranza. Tutto a discapito dell'Italia rassegnata al più completo immobilismo e nell'impossibilità di sostenere le famiglie e un sistema economico in difficoltà", ha concluso il segretario regionale di FdI, Etelwardo Sigismondi

 

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