Si è aperta la Festa dell'Unità cittadina, con un dibattito moderato dalla segretaria Emanuela Di Giovambattista, dal titolo “Apertura e rinnovamento: il Pd si apre alla città”.
“Abbiamo organizzato la Festa convinti che il Pd possa rappresentare davvero uno strumento formidabile per cambiare la nostra città, a condizione che per primo a cambiare sia proprio il Pd”, ha spiegato in apertura Di Giovambattista; “oggi compiamo il primo passo verso la storica rifondazione del più grande partito del centrosinistra aquilano, accogliendo alcune personalità della società civile che hanno deciso di condividere questo percorso sostenendolo e facendolo proprio”.
Il capogruppo in Consiglio Comunale, Stefano Albano ha sottolineato “Prima ancora degli obiettivi strategici occorre rendere l’intera comunità partecipe e protagonista di un percorso comune, consapevole delle sfide che abbiamo davanti, ma anche con l’ambizione di farlo attraverso l’idea di contrastare e non acuire le tante disuguaglianze sociali ed economiche che caratterizzano il modello di società che vorremmo lasciarci alle spalle. Avvertiamo tuttavia un grande rischio: la totale mancanza di disponibilità al dialogo e alla concertazione di questo governo cittadino. Guai se l’attuale classe dirigente, di fronte a tali e tanti sostegni esterni (PNRR, Fondi Restar, ecc), dovesse ritenersi autosufficiente ed impermeabile alla necessità di promuovere e far emergere in città energie ed intelligenze partecipi ed attive. Serve al contrario sprigionare una grande elaborazione collettiva”.
Proprio per dare impulso all'apertura del Partito Democratico alla città, la segretaria Emanuela Di Giovambattista ha dichiarato che proporrà, agli iscritti, Nello Avellani come presidente dell'assemblea cittadina.
Nello Avellani, direttore della nostra testata fino a qualche settimana fa, noto nell'ambiente politico cittadino, artefice, insieme ad altri, della costruzione della lista L'Aquila Coraggiosa alle recenti elezioni comunali, riuscendo ad eleggere due consiglieri, ha dichiarato:
"Se l’assemblea degli iscritti lo riterrà, sarò orgoglioso di assumere l’incarico di presidente di questa comunità; altrimenti, sarò ugualmente orgoglioso di farne parte, da attivista. Sarebbe stato più comodo attendere l’esito delle elezioni politiche del 25 settembre: tuttavia, ritengo che oggi, più che mai, sia il momento di una precisa scelta di campo: restare indifferenti, con la peggiore delle destre possibili che potrebbe assumere la guida del paese in una fase storica di straordinaria gravità, sarebbe imperdonabile. Fare una scelta di campo, all’Aquila, è ancora più importante: la città, infatti, vive una fase decisiva nella definizione del suo sviluppo futuro; i fondi del Pnrr, la nuova programmazione europea, il 4% delle risorse della ricostruzione destinati allo sviluppo economico e sociale, potrebbero rappresentare delle leve formidabili per il rilancio del territorio, a patto che si sia in grado di mettere in campo un’idea di città credibile, sostenibile e lungimirante. Ecco perché è necessario, inderogabile, urgentissimo offrire all’Aquila un’alternativa al pessimo governo cittadino”.