“Spenti gli sberluccichii dell'estate all'Aquila centro, possiamo riprendere in mano le questioni con cui conviviamo quotidianamente.”
Questo l’esordio della nota inviata dalla segretaria del circolo PD di Paganica, Deborah Palmerini.
La segretaria solleva il tema, che spesso torna a galla, della mancata ricostruzione delle chiese, sottolineando la loro funzione aggregativa.
È necessario ricordare in premessa che tematiche come queste sono rintracciabili sempre più all’interno di quelle che vengono chiamate frazioni, le quali da anni attendono maggiore attenzione e che restano in attesa da anni di una necessaria ricostruzione e di un’attenzione da parte della politica che troppo spesso si dimostra fissata sul pallino del centro storico.
Palmerini sottolinea la doppia criticità della mancata ricostruzione e del deperimento dei puntellamenti che sostengono le strutture.
Inoltre ricorda che “un anno fa, nel giugno 2021, fu sottoscritta una convenzione fra il Segretariato Regionale del Mibact e il Provveditorato per le Opere Pubbliche, per affidare a quest'ultimo le funzioni di centrale di committenza per la progettazione di venti edifici ecclesiastici nel cratere, di cui otto ricadenti nel territorio del Comune dell'Aquila.”
Detto ciò prosegue Palmerini “Pur se il numero delle chiese oggetto della convenzione è davvero esiguo rispetto al patrimonio esistente, a distanza di un anno dalla stipula sarebbe importante sapere a che punto siano gli iter progettuali, quali chiese interessino e se qualcuna di esse sia in una delle frazioni aquilane.”
Inoltre Palmerini ci tiene a ricordare che tutti gli edifici ecclesiastici nelle frazioni sono da ricostruire, pochissime sono le eccezioni. Alcuni di essi sono stati interessati da lavori di ricostruzione ma mai portati a termine, i cui cantieri sono bloccati da anni, senza alcuna evidente a beneficio della cittadinanza sulle reali motivazioni. Due esempi, forniti dalla segretaria dem di paganica, sono la Chiesa della Concezione a Paganica, il cui cantiere è fermo da un lustro malgrado la ristrutturazione parrebbe quasi ultimata e, poco distante, la Chiesa parrocchiale della stessa frazione, interessata da un primo lotto di lavori all'interno e poi rimasta congelata in una sorta di limbo impenetrabile.
La premessa era chiara, più difficile sarà trovare una conclusione, l'allarme lanciato dal circolo PD di paganica è il sintomo dell'abbandono delle frazioni non solo in ottica materiale ma molto di più in una prospettiva socio-culturale. Edifici come le chiese sono da sempre luoghi di aggregazione e punti di riferimento all'interno dei quali si costruisce l'assetto di una popolazione. Più la popolazione rientra in un contesto ristretto maggiore è l'importanza di questi punti di riferimento.
Alla società liquida ci stiamo abituando ma tornare ogni tanto alla necessità del solido non sarebbe male.