Mercoledì, 21 Settembre 2022 15:34

Scontro Pietrucci/Sigismondi sulla sede unica Regionale

di  Redazione

Si è acceso uno scontro tra il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci e il segretario regionale di FdI Etelwardo Sigismondi sul tema sede regionale unica a Pescara.

Lo scontro si è acceso sopo che Pietrucci, nel commentare il protocollo d’intesa siglato tra il presidente della regione Marsilio e il sindaco di Pescara Masci riguardo la realizzazione della sede unica regionale a Pescara, ha parlato di scelta gravissima fatta senza conoscere i dati, presa senza una condivisione istituzionale e programmazione amministrativa.

In primis l’assessore al bilancio Liris che prossimamente verrà “assunto” al Senato e lascerà la Regione completamente sbilanciata verso Pescara: dalle operazioni sulla sanità e sul Covid Hospital, alla sede pescarese del Soccorso Alpino Abruzzese, all’inesorabile spostamento della gran parte degli uffici della Regione nel capoluogo adriatico.”

Queste le parole del consigliere. Il quale prosegue “Mi chiedo – e tutti avrebbero dovuto farlo prima di ogni decisione – se è stata fatta una ricognizione complessiva delle necessità, del patrimonio pubblico, dell’insieme delle sedi e delle strutture in affitto che la Regione utilizza non solo a Pescara, ma all’Aquila e nelle altre città abruzzesi.

Inoltre Pietrucci si chiede se ci sia un piano di razionalizzazione delle risorse immobiliari, una strategia per accorpare le sedi, potenziare l’infrastrutturazione digitale, investire sullo smart working, fare in modo che il personale regionale possa lavorare in sinergia e garantire il front office con il pubblico nella gestione di servizi che richiedono il rapporto diretto con l’utenza e ancora se è stato fatto un cronoprogramma anche a lungo termine, si è programmata una gerarchia degli interventi, esiste un documento da consultare per capire come è giusto muoversi.

Queste le domande poste dal consigliere, il quale in conclusione ha affermato “Attendo una risposta organica, articolata e complessiva. Le scelte fatte e comunicate su Facebook vanno bene per una festa di compleanno, non per governare una Regione, spendere milioni di risorse pubbliche, rispondere alle esigenze dei cittadini.Mi auguro che la Corte dei Conti ponga sotto la sua lente queste scelte che – fatte con l’idea di risparmiare – possono finire per costare caro a cittadini abruzzesi che non hanno colpa se non – per molti, ma non per tutti – quella di aver dato “pieni poteri” a un romano del tutto estraneo alla storia e al futuro dell’Abruzzo.”

Sigismondi non le ha mandate a dire, contrattaccando affermando "Il consigliere Pietrucci vince ancora una volta il premio per la mistificazione e l’odio campanilistico in Abruzzo. Lancia accuse surreali contro la sede unica della Regione Abruzzo a Pescara, condite dalle solite illazioni secondo le quali qualcuno toglierebbe qualcosa a L'Aquila. Un comportamento prevedibile, tanto per tentare di spaventare gli elettori aquilani a qualche giorno dal voto come fece durante le elezioni comunali - sempre con scarsissimo successo - agitando polemiche pretestuose sulla carta degli aiuti di Stato piuttosto che sul soccorso alpino. Parla della sede unica nella città adriatica come se si trattasse di una novità assoluta o di un' invenzione dell’attuale amministrazione regionale."

Anche Sigismoni, come Pietrucci si pone dei quesiti: "Mi chiedo: ma è lo stesso Pietrucci che sedeva nei banchi della maggioranza D’Alfonso che approvò la sede unica attraverso il progetto ‘City’ costruito su terreni privati? Oggi, invece, si scaglia contro un’intesa che raggiunge lo stesso obiettivo ma con un accordo di programma tra due enti pubblici e riguardante un’area interamente pubblica. La nuova sede unica non toglierà nulla all’Aquila: gli uffici di Pescara esistono da cinquant’anni e sono disseminati in troppe succursali, alcune delle quali inadeguate o fatiscenti, per un costo di oltre 2 milioni di euro l’anno per gli affitti, che pesa anche sui cittadini, compresi quelli aquilani che Pietrucci continua, evidentemente, ad offendere nella loro intelligenza. Va da sé come il Comune di Pescara – su cui grava questo genere di scelte - sia stato legittimato a fare una riflessione: a fronte di due sedi inagibili (viale Bovio e via Raffaello) che sono due buchi neri all’interno della città, e con un sito inutilizzato, quale l’area di risulta, che rischia di essere lasciato al degrado, appare fruttuoso suggerire alla Regione di utilizzare quell’ampio spazio per una ottimizzazione delle sedi e, conseguentemente, ridurre il numero degli affitti. Si tratta, dunque, di un’operazione virtuosa che il presidente Marsilio, insieme al sindaco Masci, ha annunciato e portato a termine, con indubbi vantaggi per l’intero territorio regionale. La reazione di Pietrucci ci conferma, invece, quale sarebbe l’Abruzzo che lui vuole: una regione immobile, prigioniera dei suoi pregiudizi, dilaniata dal feroce campanilismo che l’ha progressivamente indebolita in tutti questi decenni, governata da demagoghi e parolai pronti a promettere la luna e a scappare alla prima occasione. Naturalmente Pietrucci lancia queste accuse nell’omertoso silenzio dei democratici del Pd di Pescara, dai quali sarebbe interessante conoscere l’opinione e soprattutto sapere se condividano o meno l’attacco sulla sede unica e sull’ospedale covid di Pescara”.così conclude sigismondi

Ultima modifica il Mercoledì, 21 Settembre 2022 19:15

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