Lunedì, 09 Gennaio 2023 08:27

Secondo i Verdi - Sinistra Italiana, l'associazione SaveGranSasso, predica bene ma razzola male

di  Redazione

La formazione politica Verdi Sinistra Italiana, irrompe con un comunicato stampa, sulle vicende legate allo sviluppo del Gran Sasso.

"Accade che il gruppo sviluppista SaveGranSasso ha  candidato tre dei quattro ideologi fondatori con la destra alle scorse elezioni comunali.

Uno è stato eletto e delegato alla montagna (sic). L'ideologo non candidato da qualche ora lavora come staffista degli assessori per sei mesi, per 18 ore settimanali.

SaveGranSasso è un gruppo di destra, che pensa cose di destra, i suoi più conosciuti esponenti sono dichiaratamente di destra, alcuni addirittura nostalgici del MSI. Ritengono che il voler bene alla montagna voglia dire sfruttarla al pari di una cava, il carnefice solitamente dice di volere bene alla vittima.

Ritengono che il profitto debba prevalere su ogni altro aspetto (sbagliando anche i calcoli...). Bene, punti di vista.

La domanda è: come è possibile che queste idee e queste persone potentemente di destra abbiano influenzato e tuttora condizionano grande parte del csx cittadino e la quasi totalità del PD? Fino ad averli assecondati anche nelle richieste più assurde, compresa la richiesta di riperimetrazione del Parco Nazionale del Gran Sasso e la richiesta di cancellazione di alcune aree protette!

Esempio lampante di sudditanza culturale dovuta a mancanza di visione o peggio di identica visione della peggiore destra.

Comunque non ci stupiamo più di niente, accadono cose inimmaginabili, tant’è che anche l’Ente Parco Sirente Velino dopo la sentenza della Corte Costituzionale n. 235/2022 (clicca qui) che lo vede soccombente sulla questione riperimetrazione dei confini, non solo non ha commentato la statuizione della Consulta, non solo non l’ha pubblicata sul suo sito istituzionale nonostante le reiterate richieste, ma addirittura limita i commenti nei post sulla propria pagina Facebook quando evidentemente non sono di particolare gradimento, a dimostrazione di una gestione, anche dei social, di un ente pubblico assolutamente personalistica e che non rispecchia i requisiti di trasparenza e partecipazione."

Ultima modifica il Lunedì, 09 Gennaio 2023 08:44

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