Lo stallo drammatico determinatosi nella cessione dei crediti d’imposta per l’utilizzo del superbonus energetico e sismico del 110% sta generando una crisi profonda e drammatica del sistema edilizio, coinvolgendo imprese, professionisti, aziende e migliaia di condomìni e di famiglie.
Per questo nelle scorse settimane – alla luce dell’iniziativa assunta prima dalla Provincia di Treviso e poi dalla Regione Sardegna – ho sollecitato un analogo intervento della Regione Abruzzo chiedendo l’adozione di una norma di legge che prevedesse l’impegno dell’Ente regionale ad acquistare i crediti d’imposta dalle Banche in compensazione diretta dei propri debiti fiscali, coinvolgendo la Finanziaria regionale FIRA nella creazione di una piattaforma informatica per monitorare la situazione dei crediti e favorirne l’acquisto.
In questo modo, alleggerendo l’onere delle Banche che in molti casi hanno un “cassetto fiscale” saturo, gli Istituti di credito potranno riaprire le loro possibilità di acquisizione dei crediti, dando fiato ad un processo che altrimenti rischia di portare al collasso gran parte del sistema edilizio locale e nazionale. Centinaia di cantieri aperti sono bloccati da mesi per l’impossibilità di trasformare i crediti d’imposta in risorse finanziarie per pagare i SAL dei lavori svolti, tantissime aziende fornitrici hanno effettuato ordinativi di materiali che non riescono a rivendere, tantissimi progettisti non vedono retribuito il loro lavoro, migliaia di famiglie non riescono a rientrare nelle proprie case, e tanti sono ancora i progetti approvati che non partono per l’incertezza finanziaria esistente.
Sono contento che l’appello dell’ANCE sia stato accolto e che la mia sollecitazione abbia contribuito ad accelerare una decisione della Regione. Mi auguro che la legge arrivi immediatamente in commissione e in consiglio e che si abbia l’intelligenza di favorire un confronto il più possibile aperto e unitario per condividerne l’approvazione e l’attuazione nei tempi più rapidi possibili.