Mercoledì, 13 Agosto 2014 11:23

Regione, la riforma della struttura amministrativa: Chiodi, annunci finiti restano cambiali elettorali

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"Come avevo previsto, la politica degli annunci è finita ed ora restano da pagare le cambiali elettorali. Sembrava ieri che il presidente D'Alfonso nelle piazze gridava alla 'Regione facile e veloce', che avrebbe realizzato una struttura amministrativa efficiente ed affidabile con una riduzione del numero delle posizioni dirigenziali. Ma poi, come accade generalmente in politica i programmi restano sono belle parole della campagna elettorale".

Lo afferma Gianni Chiodi, consigliere regionale di Forza Italia, in riferimento alla legge di riforma della macchina amministrativa regionale che sarà discussa in aula domani. "Sembrava ieri - prosegue Chiodi - che l'assessore Paolucci, quando era segretario del Pd affermava che il numero dei dirigenti regionali andava limitato all'essenziale per farne dei veri e propri manager, che era necessario eliminare quella zona grigia di contatto fra la politica e i dirigenti e mi diceva che avevo proposto solo spot e annunci. Ora invece - continua l'ex Presidente - mi sembra che la riforma della macchina amministrativa che andremo a discutere domani in Consiglio regionale è stata preparata dai suoi uffici, sotto la sua supervisione, e si parla di dirigenti aumentati, promozioni di dipendenti senza concorso e commissari realizzatori con poteri illimitati nominati dalla stessa politica".

"Ma lo sconcerto maggiore - prosegue Chiodi - mi arriva dal silenzio dei sindacati, della Cgil Funzione pubblica in primis, che mi ha attaccato più volte in questi anni ritenendo assolutamente necessario snellire il numero dei dirigenti regionali. Questo silenzio nei riguardi della nuova amministrazione che vuole addirittura aumentare i dirigenti in numero maggiore rispetto a quelli che ho trovato io, gli toglie ogni forma di credibilità".

"In tutte le Regioni si taglia il numero dei dirigenti e gli stipendi - incalza Chiodi - la spending review colpisce tutti gli enti compresi i ministeri, il piano di Cottarelli prevede una riduzione del numero dei dirigenti pubblici, ma la 'Regione facile e veloce' di D'Alfonso presenta una legge di riforma della macchina amministrativa regionale che aumenta i dirigenti e permette promozioni ai dipendenti senza concorso. Il grottesco - conclude Chiodi - sono le dichiarazioni del presidente della Commissione Bilancio, Maurizio Di Nicola, che cerca di coprire tale sveltina parlando di errori di trascrizione, ma gli abruzzesi non vogliono tornare indietro, non vogliono piu' essere la Regione canaglia d'Italia e noi dell'opposizione difenderemo i risultati raggiunti finora".

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