Mercoledì, 13 Agosto 2014 19:39

Riorganizzazione Regione, i sindacati: "Bene semplificazione ma vanno chiariti alcuni punti"

di 

Un sì con "con riserva" alla riforma di riorganizzazione della Regione voluta dalla nuova maggioranza di centrosinistra. 

E' questo, in sintesi, il contenuto di un documento condiviso firmato dalle sigle sindacali Cgil, Cisl, Uil e Direr (Federazione nazionale dei dirigenti e dei quadri direttivi delle regioni).

La legge, approvata la scorsa settimana in commissione, approderà domani in consiglio regionale per ottenere l'ok definitivo.

I sindacati si dicono favorevoli a molte delle norme contenute nella proposta di legge (soprattutto quelle riguardanti la delegificazione e quelle che introducono una maggiore semplficazione e un più efficace snellimento della macchina burocratica) ma stigmatizzano il loro mancato coinvolgimento nella fase preliminare l'approvazione del testo ed esprimono alcuni dubbi su altri punti, come la definizione della figura e del compenso del Commissario realizzatore.

Di seguito la nota completa.

"Sul progetto di legge di riforma dell’Ente Regione, le scriventi organizzazioni sindacali sottolineano di non aver ricevuto alcuna informazione sull’argomento, nella fase preliminare l’approvazione del progetto di legge. Nonostante ciò si sono immediatamente attivate e seguono con attenzione l’evolversi della questione, pur nel periodo di ferie estive, a ridosso del Ferragosto".

"Al riguardo ritengono che l’ampia delegificazione messa in atto dal legislatore può effettivamente portare ad un miglioramento delle attività amministrative regionali, solo se negli atti successivi che la Giunta ed il Consiglio andranno ad adottare ci sarà il più ampio coinvolgimento delle scriventi OOSS, in rappresentanza dei lavoratori e nell’interesse dei cittadini utenti".

"Nel merito concordano sulla necessità di rendere più efficace e snella la macchina burocratica, attraverso il processo di delegificazione, ammodernamento, snellimento e semplificazione delle procedure".

"Ritengono utile e necessaria la riduzione delle figure dirigenziali, accorpando le funzioni di base ed eliminando le sovrapposizioni, partendo dalle riduzioni già operate ed introducendo una nuova figura apicale in grado di sintetizzare ed armonizzare gli obiettivi fissati dall’organo politico con la macchina organizzativa per il soddisfacimento delle istanze provenienti dal territorio, dai gruppi di interesse e dai singoli utenti".

"Evidenziano la necessità di una migliore definizione della figura del Commissario realizzatore sia per quanto concerne le modalità di nomina (esterno o interno), che per i poteri di gestione ed attuazione del programma di governo, che in ogni caso non potranno avere interferenze con i compiti e le funzioni già attribuite alle figure dirigenziali".

"Nello specifico non si comprende, inoltre, con quali oneri dovrà essere retribuito considerato che non dovrebbero esserci aggravi di spesa a carico dei fondi della dirigenza e del restante personale".

"Altra questione controversa del progetto di legge, che merita chiarimenti ed approfondimenti è quella riferita alla nuova articolazione delle strutture di supporto agli organi politici, con particolare attenzione al contenimento della spesa attuale, da effettuare con specifici fondi, che non vadano ad intaccare le risorse della dirigenza e del personale dipendente, già profondamente diminuite a seguito dei ripetuti blocchi dei rinnovi contrattuali, dalla mobilità di personale da altre amministrazioni e dall’ingresso in Regione di dipendenti provenienti dagli enti disciolti. Inoltre deve essere mantenuto l’accordo vigente che prevede l’utilizzo presso le strutture politiche di personale interno alla amministrazione regionale, al fine di garantire il risparmio della spesa complessiva".

"In conclusione le scriventi OO.SS. chiedono che nella fase di approvazione del progetto di legge siano tenute in debita considerazione le osservazioni formulate con il presente documento".

"Chiedono, altresì, che sia subito attivato un tavolo di concertazione nel quale approfondire le tematiche derivanti dal processo di delegificazione e dai successivi atti di riorganizzazione che l’organo politico andrà ad adottare, tenuto conto che i lavoratori dell’Ente regione intendono partecipare attivamente ai processi di rinnovamento che potranno portare
miglioramenti all’intera collettività abruzzese".

 

Ultima modifica il Mercoledì, 13 Agosto 2014 19:45

Articoli correlati (da tag)

Chiudi