Mercoledì, 20 Agosto 2014 12:56

Abruzzo: piccoli uffici postali a rischio chiusura, Pietrucci chiede un vertice con Poste Italiane: "Sono presidi di coesione sociale"

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Pierpaolo Pietrucci, consigliere regionale del Partito Democratico, torna a esprimersi sul piano di chiusura degli uffici postali dei piccoli centri predisposto da Poste Italiane. Un ridimensionamento che vede la provincia dell’Aquila e in generale le aree interne dell'Abruzzo particolarmente penalizzate. Si tratta, secondo Pietrucci di un "problema apparentemente laterale ma che complica assai la quotidianità della cittadinanza".

"Troppo spesso" scrive il consigliere del Pd "le parole di incoraggiamento e le promesse di potenziamento delle aree interne della regione Abruzzo si infrangono su fatti che, in buona sostanza, dimostrano volontà contrarie. Alla luce delle analisi numeriche di Poste Italiane, per esempio, deve apparire prioritario il dimezzamento degli orari se non addirittura la chiusura degli uffici postali nei piccoli centri. Problema apparentemente laterale, ma che complica assai la quotidianità della cittadinanza".

In Italia sono più di mille gli uffici postali a rischio chiusura finiti nella lista nera stilata da Poste Italiane, in quanto considerati antieconomici sulla base di un’analisi effettuata sul rapporto costi/ricavi di ciascuno di essi”.

"La notizia è di qualche mese fa, tanto da far supporre che il numero potrebbe anche essere aumentato, ad oggi".

"E così nel mirino finiscono ovviamente anche i nostri piccoli centri. Tanto per citarne solo qualcuno: Capitignano, Fossa, Cagnano Amiterno, Cesaproba di Montereale, Barete, Campotosto, Villa Sant’Angelo e Lucoli, con buona pace dell’intenzione di mantenere vivi e attivi, potenziandoli, i presidi sociali fondamentali per non spopolare queste vaste porzioni di aree regionali".

"Aree ricchissime di storie, paesaggisticamente straordinarie, culturalmente ancora da scoprire, reale patrimonio regionale, che vedono le popolazioni autoctone allontanarsi a causa del depauperamento – inflitto sommariamente dallo stato di necessità - di quei servizi indispensabili rappresentati da uffici postali, presidi farmaceutici, strade, possibilità di collegamenti e trasporti".

"Tanto per fare un esempio eclatante, si potrebbe parlare della chiusura – effettuata da tempo e a cui non pare ci sia soluzione - della strada provinciale che collega Capitignano a Capannelle, con evidentissimo disagio delle persone che abitano quel territorio, costretti ad affrontare percorsi alternativi che con una settantina di km in più allungano tempi e incrementano problemi".

"Chiedo al Presidente della Regione D’Alfonso di affrontare la questione insieme a me e all’Assessore Sclocco, per salvaguardare le necessità della popolazione residente".

"Insieme a Mirella Sclocco chiedo a Roma un vertice con Poste Italiane per il mantenimento e dove necessario, per la rimodulazione degli uffici postali nei piccoli centri. E con l’Assessore Di Matteo incontrerò i Sindaci dei territori interni e l’Amministrazione Provinciale competente, per conoscere e valutare lo stato delle infrastrutture in generale, dalle strade, in pessime condizioni o addirittura chiuse, al potenziamento dei trasporti".

 

Ultima modifica il Mercoledì, 20 Agosto 2014 13:03

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